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Presentato “I Art”, un progetto per lo sviluppo della Sicilia attraverso la cultura

I Art, da sx Lucio Tambuzzo, Enzo Bianco, Orazio Licandro, Giovanni Anfuso

I Art – progettofinanziato con la Linea di Intervento 3.1.3.3. del PO FESR 2007/2013 – nasce come un movimento artistico che, attraverso le forme ibride, innovative e plurali delle arti contemporanee, vuole esplorare e restituire nuovo valore alle identità locali: quel microcosmo di saperi, memorie e tradizioni millenarie che rappresentano l’unicum di ogni piccola comunità siciliana. Da quella arroccata negli impervi borghi di montagna a quella che da generazioni popola le più piccole isole degli arcipelaghi siciliani in mezzo al Mediterraneo. Un progetto, quello di I ART, che di fatto sarà un propulsore di azioni concrete per il rilancio culturale ed economico attraverso interventi mirati alla valorizzazione alla promozione del territorio e del suo immenso patrimonio di arte, natura, artigianato e tradizioni orali. Centro propulsore di I ART è il Comune di Catania (Assessorato ai Saperi e alla Bellezza Condivisa, Direzione Cultura e Turismo), Ente capofila del progetto ideato e diretto dall’associazione I WORLD che, ha già riunito, in forma di partenariato, quasi cento Comuni. Partner del progetto sono anche associazioni e cooperative culturali della Sicilia orientale e occidentale che, selezionate con un bando pubblico nel 2010, avranno il compito di produrre spettacoli ed eventi legati al tema della reinterpretazione, in chiave artistica contemporanea, delle identità siciliane e che saranno l’ossatura del grande Festival I ART in programma in tutta la regione nel 2015.

“Forse è l’eventopiù importante del prossimo anno – ha affermato il sindaco Bianco -. Cento comuni siciliani che si uniscono con Catania città capofila questa volta aiutati veramente e fortemente dalla Regione. Voglio ringraziare il Governatore Crocetta per avere dato una mano ad una scommessa così importante. La Sicilia – ha detto ancora il Primo cittadino - può fare grandi passi in avanti per recuperare la sua identità culturale, aperta al Mediterraneo e aperta all’Europa, e trasformarla in un grande veicolo promozione e pubblicità. Un’occasione importante da cogliere in vista dell’Expo 2015. Un americano, un tedesco, un finlandese possono venire qui e trovare cose meravigliose. Ci sono poche terre al mondo che hanno un patrimonio storico, architettonico e ambientale come la nostra isola. Un’iniziativa che nasce dal basso, con i comuni che fanno squadra. Bravo a chi ha ideato questo progetto – ha concluso Enzo Bianco -, realizzato da pubblico e privato, e in particolare un grazie a Guglielmo Ferro per il suo importante contributo e per aver creduto in questa iniziativa”.

Partner associati diI ART sono anche Commissioni Nazionali Unesco, Ministeri della Cultura ed altri Enti di Paesi dell’area Euromediterranea (Libano, Egitto, Giordania, Grecia e Malta) insieme a prestigiose istituzioni italiane (Università La Sapienza di Roma) ed europee che operano nel campo dell’arte contemporanea. Gliappuntamenti sono scaglionati lungo tutto il 2015, avranno il loro apice nel grande Festival I ART che, declinato in diverse discipline [danza, teatro, grandi eventi, letteratura, musica, arti visive, video arte, cinema, architettura contemporanea] animerà l’estate siciliana. Numerosissimi sono gli eventi intorno all’arte contemporanea e i loro interpreti, italiani e stranieri, cui spetterà il compito di rivitalizzare e dare nuove chiavi di lettura epartecipazione condivisa al patrimonio materiale e immateriale di cui è ricca l’isola.

“Un grande progetto– ha detto l’assessore Licandro - che raduna tutte le espressioni artistiche della Sicilia, Un’occasione straordinaria per affermare ciò di cui siamo profondamente convinti: che attraverso le politiche culturali possiamo dare l’inizio ad una fase nuova per la nostra terra. Abbiamo superato ilcortocircuito tra pubblico privato e sono certo che questo progetto supererà i confini nazionali. Sarà l’occasione di proporre la Sicilia come un modello virtuoso.  Un progetto che nasce dalbasso – ha concluso Orazio Licandro -, grazie alla comprensione che anche in un periodo di crisi la cultura non è un lusso ma resta un diritto per tutti ma soprattutto l’opportunità di creare anche un nuovo modello economico di sviluppo.

Il progetto prevedel’istituzione dei 23 Centri Culturali Polivalenti (CCP) ospitati in altrettanti comuni siciliani che diverranno spazi espositivi in rete e centri servizi dedicati all’arte contemporanea e ai suoi protagonisti. Quindi si lavorerà alla creazione della Rete I ART, una rete dell’arte contemporanea siciliana e internazionale; e all’attività di Laboratori (curati da esperti e artisti di caratura internazionale) e a quella di Artist in Residence dedicata a 30 artisti che saranno selezionati da tutta l’area euromediterranea grazie a un bando pubblicato in rete in questi giorni. Saranno ospitati per un mese in Sicilia e vivranno l’esperienza di “residenza d’artista”, reinterpretando con i linguaggi contemporanei dell’arte le identità territoriali, a partiredall’universo delle pratiche tradizionali e del patrimonio culturale immateriale. Le opere realizzate “site specific” resteranno patrimonio dei Comuni che li hanno ospitati. Le discipline ammesse sono: pittura, scultura, arti tattili e design, fotografia e arti audiovisive, musica e composizioni sonore. I ART propone inoltre inediti e innovativi itinerari di viaggio in Sicilia: iniziativa che punta a differenziare e implementare l’offerta turistica tradizionale e che pure dalla tradizione, rivisitata dai giovani artisti, trae ispirazione.

“I Art – ha spiegatoTambuzzo, autore del progetto - promuove e sostiene la creazione artistica multidisciplinare per reinterpretare l'universo delle tradizioni orali, del patrimonio immateriale e delle mille identità di Sicilia e restituire al mondo un'immagine vera e contemporanea dell'isola, finalmente fuori dagli stereotipi che da troppo tempo l'hanno appesantita come un'armatura medievale arrugginita”. Infine il già citato Festival I ART, un articolato progetto artisticomultidisciplinare che toccherà tutta la Sicilia: dai capoluoghi di provincia ai paesi, fino ai piccoli borghi medievali spesso sconosciuti ai viaggiatori italiani e stranieri, su cui I ART accenderà una luce nuova e soprattutto “rinnovata” dai linguaggi originali delle arti contemporanee e dei loro interpreti. Il direttore artistico del Festival, Giovanni Anfuso, ha anticipato i contenuti: “Ci saranno i cantautori siciliani affermati, lo spazio per i giovaniemergenti, la grande musica sinfonica contemporanea, e poi la settimana del cinema che si aprirà ai videoclip, alle colonne sonore, ai corti e a quei medi e lungometraggi che non hanno ancora trovato la distribuzione, il teatro di strada, il teatro fantastico e di manipolazione, il teatro di ricerca, convegni sul paesaggio e sulla tax free, e tanto altro ancora. E pensare che non molto tempo fa qualcuno ha detto chiedi arte non si campa… Anche di aria non si campa, ma senza aria si muore!”

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