La scuola elementare “Giovanni Paolo II“ di via Majorana 5, a Gravina di Catania, è il primo edifico pubblico del comune etneo ad avere una targa energetica che indica l’efficienza con la quale l’energia è utilizzata in quel particolare edificio. Nella fattispecie l’Amministrazione comunale gravinese, guidata dal sindaco Domenico Rapisarda, intende aumentare l’efficienza energetica con azioni mirate sia sull’involucro edilizio, sia sull’impianto termico e di conseguenza ridurre le emissioni di anidride carbonica. Un impegno importante testimoniato anche dalla presenza del sindaco, dei funzionari comunali e dell'ingegnere incaricato del progetto, al momento dell’apposizione della targa nella scuola. L’iniziativa rientra nell’ambito del “Patto dei Sindaci” (Covenant of Mayors) promosso dalla Commissione europea, al quale il Comune di Gravina ha aderito, e intende coinvolgere attivamente le città europee verso la sostenibilità energetica e ambientale; nonchè responsabilizzare le autorità locali al perseguimento degli obiettivi comunitari di miglioramento dell’efficienza energetica e di incremento dell’utilizzo delle fonti di energia rinnovabile nei loro territori. In particolare i Comuni aderenti al Patto si impegnano a ridurre, entro il 2020, di almeno il 20% le emissioni di anidride carbonica. “Il comune di Gravina – spiega il primo cittadino Domenico Rapisarda - aderendo al Patto dei Sindaci si è impegnato a redigere un Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile (P.A.E.S.). Il Piano è stato redatto dall’Ingegnere Bartolomeo Buscema e comprende anche la redazione degli attestati di prestazione energetica (APE) degli edifici di proprietà comunale e la relativa targa energetica che i Comuni hanno l’obbligo di affiggere. Con legittimo orgoglio – aggiunge Rapisarda – possiamo dire che la targa energetica apposta alla nostra scuola è tra le prime ad essere state redatte in Sicilia da un’Amministrazione comunale e pone quindi Gravina di Catania all’avanguardia nell’iniziative a favore della tutela ambientale”. Come dimostrano anche gli importanti obiettivi che il comune etneo si propone di raggiungere su questo fronte. ”Il piano che abbiamo elaborato – spiega infatti l’ingegnere Buscema - prevede un ventaglio di azioni mirate di risparmio energetico che saranno intraprese nell’arco dei prossimi sei anni ( fino al 2020). Pensiamo di ridurre per tale data le emissioni di CO2 di circa il 23 per cento rispetto al 2011 che è l’anno base di riferimento. In particolare, le azioni comprese nel PAES riguardano principalmente il miglioramento dell’efficienza energetica nell’edilizia (pubblica, residenziale, terziaria), nella pubblica illuminazione, l’incremento della produzione locale di energia da fonti rinnovabili, ad esempio l’energia fotovoltaica, e lo sviluppo di progetti di trasporto urbano sostenibile” .