Inaugurato Centro diurno progetto Alzheimer: Bianco, “Segno di civiltà, servizi medici di alto livello”

Bianco Ipab

 

“Rappresenta un segno di civiltà aver aperto oggi aCatania, una delle prime città in Italia, un centro per l'Alzheimer, che garantirà una serie di servizi medici di straordinario livello”.

Lo ha detto il sindaco di Catania Enzo Biancoinaugurando, nella sede dell'Opera Pia Monsignor Ventimiglia, il Centro diurno che ospita il progetto "Alzheimer" finanziato dal Comune con fondidella legge 328. Alla cerimonia erano presenti, tra gli altri, l’arcivescovo di Catania monsignor Salvatore Gristina, il commissario dell’Opera pia Gianpiero Panvini e l’assessore comunale al Welfare Fiorentino Trojano.

Proprio quest’ultimo ha spiegato come la strutturainaugurata vada a integrare la rete ambulatoriale, residenziale e ospedaliera catanese “coprendo quella semiresidenzialità fondamentale per ritardare o addirittura impedire i processi di degenerazione che   determinano il ricovero permanente”.

“Come in ogni grande città – ha sottolineato Biancoparlando con i giornalisti -, anche a Catania c'è il problema delle persone anziane non autosufficienti. Ma questo centro rappresenta un segno della nostra volontà e della nostra attenzione nei confronti di una parte della popolazione che ha dato molto alla comunità catanese e riteniamo giusto venga sostenuta”.

Il Sindaco ha anche annunciato che nei prossimimesi sarà ripristinato il servizio di sorveglianza davanti alle scuole, “che riveste grande utilità sociale e consente agli anziani di guadagnare qualche euro”.

Nel corso dell’incontro – al quale erano presentitra gli altri anche i deputati regionali Marco Forzese e Gianfranco Vullo e la consigliere comunale Elisabetta Vanin - il commissario dell’Ipab Panvini, ha presentato il protocollo d'intesa tra il Comune di Catania, l'Arcidiocesi, il Monsignor Ventimiglia e l'Unitalsi. Una convenzione, ha detto, “che serve a integrare i servizi forniti agli anziani e ai disabili rendendo un servizio più completo”. In pratica l’Ipab – che ha nel suo cda rappresentanti di Arcidiocesi e Comune - fornirà i locali, mentre l’Unitalsi metterà a disposizione medici specialisti e l’Amministrazione comunale fornirà stalli per far parcheggiare le auto dei pazienti.

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