Cinquemila cittadini, secondo stime di "Libera", in corteo dalGiardino Bellini al Cortile Platamone per dire “No alla mafia”. E' successo nella prima “Giornata cittadina della memoria e dell'impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie”, istituita dal Comune di Catania (prima città in Sicilia) per volontà del sindaco Enzo Bianco, grazie all'impegno di “Libera, Associazioni, nomi e numeri contro le mafie”, che dal 1996 organizza la Giornata a livello nazionale. Nel cortile Platamone si sono susseguiti vari momenti di riflessione, con le testimonianze di Libera e Addio Pizzo, e la lettura dei nomi delle vittime delle mafie per voce dei ragazzi delle scuole, presenti in grandissimo numero. La lettura è stata completata dai familiari di Giuseppe Fava, Beppe Montana, Alfredo Agosta, indimenticate vittime della mafia, e dalle autorità presenti: il sindaco Enzo Bianco e il vicesindaco Marco Consoli, la presidente del Consiglio comunale Francesca Raciti, il prefetto Maria Guia Federico, il questore Salvatore Longo, il comandante provinciale dei Carabinieri Alessandro Casarsa, gli assessori ai Saperi e alla Bellezza Condivisa Orazio Licandro, alla Legalità Rosario D'Agata, le consigliere comunali Ersilia Saverino e Elisabetta Vanin.
“Catania – ha detto il sindaco Bianco - è la prima città in Sicilia a onorare le vittime innocenti della mafia. Alcune di queste persone erano anche miei amici personali. Il mio e il nostro impegno per ricordarli tutti andrà avanti con iniziative più forti e che sappiamo possono davvero contrastare Cosa nostra, come l'aggressione dei patrimoni dei mafiosi da destinare all'uso della collettività”.
“IlConsiglio comunale – ha sottolineato la presidente Raciti – rafforzerà la propria testimonianza con la seduta del 27 marzo prossimo, durante la quale saranno letti i nomi di tutte le vittime delle mafie”. “All'assemblea cittadina - ha annunciato Renato Camarda di Libera – saranno presenti i familiari delle vittime, compresi quelli che oggi erano a Latina per partecipare alla Giornata nazionale”.