Architetti e crisi della committenza: «proporsi e comunicare la professione al servizio della società»

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Fino a pochi decenni fa bastava il passaparola o l’accreditamento presso gli enti pubblici per far sì che il professionista dell’architettura venisse chiamato a realizzare nuovi progetti, e dunque a inserirsi con successo nel mondo del lavoro. La crisi economica ha interrotto questo flusso vitale di occupazione causando un impasse: i giovani primi fra tutti, ma anche i più esperienti, attualmente hanno serie difficoltà nel reperire committenti e opere da realizzare.

La Fondazione dell’Ordine degli Architetti della provincia di Catania – presieduta da Paola Pennisi – al fine di supportare i professionisti in un percorso di promozione di sé stessi, ha organizzato per i propri iscritti un seminario tecnico sul marketing degli studi professionali, svoltosi questa mattina (8 marzo) nella sede dell’Ordine.

«La professione dell’architetto – ha affermato la presidente Pennisi – è considerata a livello legislativo come un’attività d’impresa, ma nello stesso tempo gli viene riconosciuto l’interesse pubblico, perché è un mestiere a servizio della società. Se in passato era il committente a cercare il professionista, adesso la situazione è ribaltata. È il momento di proporsi, esercitando l’attività secondo i principi di libera e leale concorrenza, di differenziazione e pluralità dell’offerta, così da assicurare agli utenti una effettiva possibilità di scelta nell’ambito di un’ampia informazione relativa ai servizi offerti».

Relatore dell’incontro è stato Leo Vitale, architetto di lunga esperienza che negli ultimi anni si è dedicato allo studio del marketing e della comunicazione per i servizi professionali, rivolgendosi soprattutto ai giovani che si affacciano nel mondo del lavoro e cercano committenza privata. «Per creare e gestire uno studio professionale – ha sottolineato Vitale – oltre alle competenze specifiche del progettare bisogna avere anche competenze da imprenditore, da esperto di marketing e vendita di servizi, capacita di comunicazione e doti di Public Relation. È fondamentale per l’architetto acquisire queste nuove competenze, materie da sempre escluse dalla formazione universitaria. Per avere successo nell’acquisizione di nuovi clienti – ha continuato – è necessario pianificare una strategia indirizzata all’analisi delle necessità del mercato di servizi di architettura, allo sviluppo della proprio notorietà e competenza. Soprattutto è importante focalizzarsi sulla creazione di relazioni di fiducia con i potenziali clienti. In conclusione, l’architetto fino ad oggi ha sempre progettato l’immagine e l’ambiente per gli altri, adesso è necessario che prima progetti se stesso per specializzarsi nel campo».

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