Costi lavoro e strumenti anticrisi: come supportare le aziende

 

Bussino e Raspanti

Gli ultimi interventi legislativi, tra cui la legge di stabilità 2014, rappresentano in pieno le incertezze di una normativa in materia di lavoro, che si presenta poco semplificata e in continua evoluzione: in questo contesto i commercialisti sono chiamati a stare al passo con i tempi, a seguire una formazione attenta e qualificata, che li metta in grado di districarsi nella matassa di regole e leggi.

Come nel caso delle novità e dei riflessi sul costo del lavoro, oggetto del seminario di aggiornamento professionale organizzato dall’Ordine dei dottori commercialisti ed esperti contabili di Catania (Odcec) che ha ospitato come illustre relatore Temistocle Bussino, componente Centro studi Attività ispettiva del ministero del Lavoro, in linea con il percorso di alta formazione che l’Ordine propone ai suoi iscritti. Ad introdurre l’incontro è stata Lorena Raspanti - presidente Commissione Lavoro Odcec Catania - che ha sottolineato l’importanza strategica del seminario ai fini del dialogo e del confronto tra esperti e professionisti.

Dunque il commercialista, oggi più che mai, è chiamato ad orientarsi nella “giungla” delle norme, non sempre chiare e di facile applicazione, senza perdere di vista il compito principale di garantire il giusto supporto all’azienda «perché la crisi va necessariamente gestita da un consulente qualificato – ha spiegato Bussino ai partecipanti – soprattutto in un momento come quello che attraversiamo in cui le imprese per far fronte ai costi crecenti spesso non fanno ricorso a una figura professionale, scegliendo, loro malgrado, soluzioni meno virtuose, come ad esempio prestazioni di lavoro in nero, con i rischi che ne derivano. L’attenzione e la sensibilità manifestata dall’Ordine di Catania – ha continuato Bussino – è crescente soprattutto in tema di diritto del lavoro e previdenza. È fondamentale informare e formare gli iscritti, bisogna essere preparati e pronti, anche per affrontare con professionalità il confronto con le Istituzioni e gli uffici preposti al controllo, che per l’anno 2014 prospettano un’attività ispettiva più intensa e ferrea, con inasprimento dellle sanzioni sul lavoro irregolare».

 

 

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