Login to your account

Username *
Password *
Remember Me

Create an account

Fields marked with an asterisk (*) are required.
Name *
Username *
Password *
Verify password *
Email *
Verify email *
Captcha *
Reload Captcha
Martedì, 19 Marzo 2024

L'I.C. Papanice investe i…

Mar 01, 2024 Hits:636 Crotone

Presentato il Premio Nazi…

Feb 21, 2024 Hits:887 Crotone

Prosegue la formazione BL…

Feb 20, 2024 Hits:805 Crotone

Si firmerà a Crotone il M…

Feb 14, 2024 Hits:978 Crotone

Le opere del maestro Affi…

Feb 07, 2024 Hits:1037 Crotone

Il patrimonio della …

Gen 24, 2024 Hits:1396 Crotone

Book Baby Boom: inizia un…

Gen 19, 2024 Hits:1496 Crotone

Alla Frassati inaugurata …

Nov 07, 2023 Hits:2803 Crotone

Motta Sant'Anastasia - Delocalizzazione e bonifica del territorio

Il sindaco di Motta Sant’Anastasia Angelo Giuffrida, aprendo l’incontro, ha affermato che la comunità mottese ha il diritto di riappropriarsi di un territorio (quale quello dei calanchi dei Sieli, che con le stesse caratteristiche morfologiche in altre regioni del paese sono addirittura aree riconosciute e tutelate  dal punto di vista naturalistico) ricco di valori, di identità e tradizioni che rappresenta anche un patrimonio ambientale di grande interesse. “La discarica privata autorizzata dalla Regione di contrada Tiritì- ha proseguito il primo cittadino –si pone come ostacolo alla valorizzazione di tale patrimonio ambientale; pertanto va delocalizzata e va avviata una bonifica ambientale”.
A seguire, gli interventi sul tema dei professori Peter Latz e Ralf Lehmann dell’Università di Monaco di Baviera, il primo docente di architettura del paesaggio e il secondo, geologo.
Il prof. Peter Latz, illustre luminare, autore, tra l’altro, della riqualificazione ambientale della discarica israeliana di Tel Aviv, trasformata da immondezzaio a parco urbano, ha confessato di essere rimasto affascinato dalla bellezza del territorio dei Sieli e dalle opportunità di valorizzazione ambientale che possono renderlo teatro di uno scenario paesaggistico straordinario.
Corsi e ricorsi, dunque, in un momento in cui la stessa Regione Siciliana, con la sospensione dell’autorizzazione integrata ambientale e col riesame delle condizioni di compatibilità dell’impianto di contrada Tiritì con le più recenti norme regionali, potrebbe riconsiderare il destino di un’area che, nonostante le gravi ferite inferte dall’uomo, conserva le potenzialità di formidabile polmone naturalistico alle spalle della città metropolitana e a chilometro zero.
Per chiunque si rechi sui luoghi, sia da Motta Sant’Anastasia, sia da Misterbianco che da Monte Po’ (Catania), perché l’ecosistema, pur martoriato, abbraccia i tre comuni, si stenta ad accettare con la ragione, anche se gli occhi dicono quello che c’è e il naso coglie la puzza, che le tre comunità interessate più da vicino non possano trovare di meglio per il proprio futuro e per la propria salute delle discariche, delle cave e dei  centri di rottamazione.
In conclusione dell’incontro il sindaco Giuffrida ha fatto intendere che lo studioso tedesco fornirà una relazione sulla possibile trasformazione della discarica di Tiritì in parco naturale e che tale proposta sarà messa a disposizione dei cittadini per ottenere la massima condivisione delle scelte che sull’area si dovranno fare.

Pubblicità laterale

  1. Più visti
  2. Rilevanti
  3. Commenti

Per favorire una maggiore navigabilità del sito si fa uso di cookie, anche di terze parti. Scrollando, cliccando e navigando il sito si accettano tali cookie. LEGGI