Caltagirone - Piano d'azione coesione: in dirittura d'arrivo i progetti per minori e anziani

A passi spediti verso l’utilizzo delle risorse assegnate col Piano d'azione coesione (Pac) ai comuni del Distretto socio-sanitario di Caltagirone (centro capofila), comprendente anche le municipalità di San Michele di Ganzaria, Mirabella Imbaccari, San Cono, Grammichele, Licodia Eubea, Mazzarrone, Mineo e Vizzini. Si tratta di un milione 375mila euro per promuovere servizi di cura all'infanzia (602mila) e agli anziani non autosufficienti (773mila). “Risorse significative - afferma il sindaco Nicola Bonanno – che intendiamo utilizzare al meglio a beneficio degli appartenenti a due settori che richiedono grande attenzione”.

I comuni in questione, attraverso il comitato dei sindaci e l’ufficio di piano, hanno, infatti, impresso una netta accelerazione all'iter per i progetti riguardanti i due segmenti. La fine del mese (il 26 settembre riunione del tavolo tecnico per gli anziani, il 28 settembre il termine entro il quale i Comuni devono far pervenire al tavolo le loro indicazioni per i servizi di cura all’infanzia) è, infatti, il periodo fissato per mettere a punto idee e proposte, in modo da elaborare – si prevede nei primi giorni di ottobre - un progetto unico per il territorio, con un anticipo di circa due mesi rispetto al termine fissato dal ministero per la Coesione territoriale.

Per ciò che attiene agli anziani, nel sottolineare “la celerità e il largo coinvolgimento registrati”, l’assessore competente in materia Massimo Favara indica fra le proposte in campo “la dotazione di un pullmino che accompagni gratuitamente gli over 65 nell’ospedale di Santo Pietro, per beneficiare dei servizi di fisioterapia che lì vengono espletati”.

“Stiamo procedendo celermente – spiega l’assessore Marta Bellssima che, per il Comune di Caltagirone, si occupa dei servizi di cura all’infanzia– e nel segno della piena condivisione delle strategie, per cogliere le esigenze più avvertite nel territorio, che nel caso dei nidi per l’infanzia riguardano il potenziamento dell’offerta educativa o con il miglioramento delle strutture, e/o mediante un aumento del monte ore spettante al personale che si occupa dei piccoli”.

 

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