Erano presenti l'Associazione Marco Mascagna, la Rete Lilliput, il WWF, il Coordinamento Cittadini Campani per un Piano Rifiuti Alternativo, le Mamme Vulcaniche, e numerosi comitati (Chiaiano, Terzigno, Giugliano ecc.) e cittadini.
Associazione Marco Mascagna e Rete Lilliput hanno consegnato un appello ai Consiglieri Regionali (vedi allegato 1) insieme ad un volantino (allegato 2) che è stato distribuito anche ai passanti.
Associazioni, comitati e cittadini hanno ribadito che questo Piano non rispetta la normativa UE, che prescrive di privilegiare la riduzione dei rifiuti, poi il riciclaggio e in ultimo l'incenerimento e la discarica. Infatti il Piano non prevede alcuna riduzione della produzione dei rifiuti (i fabisogni di inceneritori e discariche sono calcolati sul dato del 2008 costante per i prossimi anni), indica una raccolta differenziata al 50% (in contrasto anche con la normativa italiana che prevede il 65% di RD), un riciclato del 40% (mentre la normativa UE lo fissa al 50%) e stabilisce di bruciare oltre il 50% della spazzatura prodotta.
Ha dichiarato Ornella Capezzuto del WWF: “Se questo Piano verrà approvato il rischio che l'Europa ci commini le sue multe è molto alto”.
Il Piano è anche contraddittorio perché afferma di avere scelto lo scenario B2 (quello col 50% di raccolta differenziata e senza impianti di separazione secco-umido) perché a minore impatto sanitario e ambientale ma poi (tabella pag. 79 del Piano) si evince che l'impatto sulla salute dello scenario scelto dal Piano ha un impatto sulla salute umana superiore del 46% rispetto allo scenario A3 (quello che prevede raccolta differenziata al 65% e impianti di separazione secco umido.
Associazioni, comitati, cittadini hanno ribadito la loro determinazione a non permettere scelte che avranno ricadute pesantemente negative sulla salute dei cittadini e sull'ambiente e l'economia di questa regione.