Regione Campania assente sui problemi del commercio

“ Un ente fondamentale, come la Regione Campania, non può limitarsi, nell’ambito delle attività produttive e per arginare la crisi commerciale, ad interventi di mera facciata come quello di prendere atto di una situazione già in essere nell’ambito dei saldi estivi, anticipandoli al 2 luglio, laddove da diversi giorni nelle vetrine di diversi esercizi commerciali, per cercare di rimpinguare le esangui casse, già sono esposti i cartelli degli sconti, indicati sovente come “vendita promozionale “”. E’ la dura presa di posizione di Gennaro Capodanno, presidente del Comitato valori collinari, che per altro da tempo chiede una normativa che liberalizzi i saldi nel corso dell’intero anno solare, così come fatto da tempo nella provincia di Trento.

“ La Regione Campania dovrebbe prendere esempio dalla vicina regione Puglia – puntualizza Capodanno – dove in questi giorni è stato pubblicato sul bollettino ufficiale il bando per interventi a favore della piccola e media impresa nel settore del commercio, con la finalità di riqualificare e rivitalizzare il settore distributivo attraverso l’aggregazione delle imprese del commercio e la loro integrazione sul territorio e con lo sviluppo dell’imprenditoria femminile “.

“ Per tale finalità – sottolinea Capodanno – la Regione Puglia ha già stanziato oltre sei milioni e mezzo di euro, che potranno essere incrementati con ulteriori fondi, un milione dei quali riservati ad interventi presentati da Associazioni temporanee di impresa o consorzi di imprese “.

“L’aiuto – si legge nel bando - è concesso nella forma di finanziamento a fondo perduto nella seguente misura: - nel limite massimo di Euro 25.000,00, pari al 50% sulle spese ammesse, per i programmi di investimento presentati da PMI del commercio; - nel limite massimo di Euro 50.000,00, pari al 70% sulle spese ammesse, per i programmi di investimento presentati da associazioni temporanee di impresa o da consorzi “.

“ E’ auspicabile – conclude Capodanno – che anche la Regione Campania si voglia muovere al più presto in questa direzione, contribuendo così concretamente ad arginare cla perdita di tante attività della piccola e media impresa commerciale che stanno scomparendo quotidianamente dal tessuto produttivo cittadino, andando nel contempo ad alimentare la crisi occupazionale, specialmente giovanile, che attraversa, non da oggi, il capoluogo partenopeo “.

 

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