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"Tra i tanti aspetti negativi che hanno caratterizzato quest'estate la vita nel quartiere Vomero, partendo dal lungo fermo per i lavori della funicolare Centrale per finire alle vicende che riguardano la chiusura del polisportivo Arturo Collana, passando attraverso lo stato di degrado igienico-sanitario con la proliferazione delle famigerate blatte rosse, finalmente arriva una notizia positiva - afferma Gennaro Capodanno, presidente del Comitato Valori collinari -. Riguarda l'apertura, in via Kerbaker, di una libreria-cartoleria che è anche un caffè letterario".

"Si tratta della libreria Raffaello, una ditta che vanta quasi mezzo secolo di vita, operando dal 1973, con altri due punti vendita che risultano già presenti nella parte alta dell'area collinare della città - puntualizza Capodanno -. La nuova attività, inaugurata l'altro ieri, è ubicata in gran parte dei locali destinati, fino a poco tempo fa, alla vendita di elettrodomestici, a pochi passi, peraltro, da quelli dove per lustri aveva operato la storica libreria Loffredo".

"Tanti gli spazi all'interno destinati ai libri, suddivisi in appositi settori - continua Capodanno -. Tra gli altri spicca la presenza dell'area destinata ai testi scolastici, fondamentale in una zona dove sono ubicati diverse scuole, così come quella dedicata all'infanzia. Importante anche la presenza, all'interno dei locali, di un'attrezzata cartoleria".

"Ma ciò che più colpisce è la presenza di un angolo bar, con la creazione di un vero e proprio caffè  letterario - sottolinea Capodanno -. Un'attività della quale, dopo le chiusure delle librerie Guida Merliani e Loffredo appunto,  al Vomero si sentiva una forte necessita, dal momento che non solo rilancia aspetti culturali importanti ma stimola e favorisce momenti associativi e di socializzazione, fondamentali anche per la crescita, soprattutto dei giovani ".

"Difatti, i caffè letterari, nati tra il settecento e l'ottocento - ricorda Capodanno -, svolsero nella società dell'epoca un ruolo trainante, specialmente per la nascita e la crescita di nuovi talenti, quale punto d'incontro per gli artisti e i letterati per uno scambio di opinioni o per condividere le proprie idee. Un ruolo che oggi torna di grande attualità pure per contrastare la freddezza e la solitudine legata all'utilizzo del solo mezzo informatico ".

Capodanno dunque plaude a questa iniziativa privata, auspicando che sulla sua scia, anche le pubbliche istituzioni vogliano attivarsi per promuovere e favorire altre iniziative durature, e non effimere come la notte bianca, per incrementare le attività culturali e di socializzazione, con la creazione anche di appositi spazi per l'incontro e il confronto destinati ai cittadini, ai giovani come alle tante persone anziane che vivono nel popoloso quartiere collinare.

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Gennaro Capodanno, presidente del Comitato Valori collinari, ancora una volta interviene sullo stato di abbandono nel quale continua a versare il Vomero, segnatamente,  in relazione al poco verde pubblico a disposizione degli abitanti della collina ma anche, nel caso specifico, a salvaguardia della pubblica incolumità.

 “In questi giorni, al rientro dalle ferie, ho potuto constatare lo stato di degrado  nel quale continua a versare il quartiere collinare, tra l'altro, con strade sporche e piene di rifiuti e con zone invase dalle blatte  - afferma Capodanno -. Emblematica, a testimonianza di quanto sopra, la presenza,  nell'isola pedonale di via Scarlatti, d'una alberatura stradale che, per motivi sui quali occorrerebbe investigare, presenta, da alcuni giorn,  rami spezzati, che attualmente pendono al altezza d'uomo e che potrebbero, specialmente di sera. al calar delle tenebre, costituire un pericolo, anche per un eventuale caduta".

"Peraltro - continua Capodanno - al momento non risulta alcuna segnaletica, nei pressi del suddetto albero, anche per il potenziale pericolo che potrebbe rappresentare né, nonostante il passare del tempo, si è assistito ad alcun intervento per risolvere alla radice la problematica evidenziata, tra l'altro tagliando e eliminando i rami attualmente  pendenti".

Sulla vicenda Capodanno sollecita gli uffici competenti ad intervenire, ribadendo con l'occasione la necessità che si provveda a ricollocare in tempi rapidi nuove alberature nelle numerose fonti d’albero ancora vuote al Vomero.

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Area_ex_gasometro

“E’ passato oltre un anno da quando il 20 marzo 2015 un incendio scoppiò nell’area dell’ex gasometro al Vomero in viale Raffaello. Fiamme che furono visibili anche a notevole distanza, lambendo pericolosamente anche alcuni fabbricati e creando notevole paura “. A ricordare l’evento è Gennaro Capodanno, presidente del Comitato Valori collinari, che da molti anni segue le travagliate vicende di quest’area, ricostruendo, ancora una volta, nell’occasione, la storia di una delle tante opere annunciate ma mai realizzate in materia di verde pubblico nell’area collinare del capoluogo partenopeo, un parco agricolo urbano che sarebbe dovuto sorgere, ma il condizionale a questo punto è d’obbligo, visto che sono passati circa vent’anni dall’inizio di questo tormentone, nell’area dell’ex gasometro, posta tra viale Raffaello e salita Cacciottoli.

 

“Nel marzo del 2011, dopo varie traversie – ricorda Capodanno -, il parco fu finalmente presentato in pompa magna alla stampa, nel mentre erano da poco iniziati i lavori per la sua realizzazione, lavori che sarebbero dovuti durare sei mesi. Invece da allora sono passati ben cinque anni e il parco è rimasto solo sulla carta“.

 

“Lustri d’attesa, oltre due milioni di euro a suo tempo finanziati ma a tutt’oggi siamo ancora in attesa che veda la luce questo parco che doveva sorgere su di un’area acquisita dal Comune di Napoli di circa 14mila metri quadrati, area che fino agli anni ’80 era stata occupata da una campana gassometrica e dalle relative attrezzature per il funzionamento - puntualizza Capodanno -. Pur conoscendo la lentezza della macchina comunale non si riescono a comprendere né a conoscere i motivi per i quali i lavori non sono stati portati avanti fino al completamento dell’opera“.

 

“Il parco era stato progettato su un’area vincolata, che precedentemente apparteneva ad un privato, e su una parte della quale si voleva realizzare un parcheggio interrato – ricorda Capodanno -. Dopo una serie di battaglie sostenute dai residenti e dalle associazioni, il Comune di Napoli elaborò una variante per un progetto di riqualificazione, variante approvata con deliberazione consiliare n. 44/2001 e deliberazione di Giunta comunale n. 2365/2002. Successivamente con decreto del Presidente della Giunta regionale della Campania n. 529 del 24 settembre 2004 la stessa variante fu approvata anche dalla Regione Campania“.

 

“Molti si chiedono perplessi, visto il silenzio calato da tempo sulla vicenda, se il progetto del parco agricolo, pubblicato all’epoca anche nelle cartografie del sito internet del Comune di Napoli, sarà mai realizzato – prosegue Capodanno -. Sarebbe opportuno che, per fare luce su questa vicenda, oramai datata, venissero promosse tutte le indagini del caso anche per chiarire i motivi dei ritardi accumulati, pure alla luce degli ultimi eventi“.

 

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Incastonata nel centro del Golfo di Napoli, la suggestiva cornice di Castellammare sarà la scenografia della rassegna “Stelle, Mare e Musica” che da venerdì 24 giugno fino a settembre animerà l’estate alle pendici del Vesuvio. Organizzata dalla DipMusic la rassegna di musica, cabaret & dance, si terrà nello storico complesso turistico del Bagno Elena a Pozzano, proporrà sei appuntamenti in cui il divertimento è assicurato.

Tra i più antichi della regione, il Bagno Elena nasce nel 1919 quando l’Italia era ancora una monarchia e infatti lo stabilimento si chiamava Bagno Regina Elena. Da tre generazioni la famiglia Vanacore gestisce l’attività con la mission di promuovere le bellezze paesaggistiche, le delizie dell’enogastronomia locale e organizzando spettacoli di musica, teatro e varietà che possano essere attrattori turistici e la rassegna “Stelle, mare e Musica” rientra proprio in questo obiettivo.

Apre la rassegna l’ironia di Vittorio Marsiglia l'unico e l'ultimo interprete delle “Macchiette”, fiore all'occhiello di indimenticabili artisti del 900, genere completamente dimenticato, che impone la bravura di Marsiglia quale Moderna Macchietta, in grado di riprodurre antiche sapienze e furbizie comiche, pur con un minimo di distanziamento e moderna ironia. Due gli appuntamenti previsti a luglio che si concentrano sui grandi classici della canzone napoletana e vedranno protagonisti “Le Loving “ il trio di soprani al femminile che, dirette dal Maestro Antonello Cascone, proporranno oltre ai classici napoletani anche grandi hit internazionali e Enzo Esposito con il suo spettacolo “Radici e Ali”. Oltre alla musica, grande spazio al cabaret con gli spettacoli “ Stasera varietà” di Lello Pirone e Natalia Cretella e Lino D’Angio’ che con il suo “Revolushow” chiuderà il gran finale della prima edizione di stelle mare e musica.

Con questa rassegna la DipMusic di Daniele Ippolito e Il Bagno Elena hanno un quindi duplice obiettivo: quello di valorizzare la cultura partenopea attraverso la canzone, il teatro e il talento degli artisti campani. In questo modo sarà proprio l’arte e la cultura a diventare attrattore turistico che insieme alle bellezze paesaggistiche e al buon cibo deve essere punto di forza come eccellenza da mostrare.

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Dopo oltre 100 date sold out in tutt’Italia e il grande successo del tour europeo, “L’Ora del Rosario”, il nuovo atteso spettacolo di Rosario Fiorello, torna a Napoli al Teatro Augusteo nei giorni 18 e 19 maggio 2016.

Rosario Fiorello torna sui palchi italiani in una dimensione teatrale, dopo il grande successo del tour europeo che lo ha portato a Lugano, Zurigo, Bruxelles, Parigi e Londra. Il suo nuovo spettacolo, come lui stesso ha dichiarato, nasce dalla “gran voglia di sentire e toccare la gente.”.

“L’Ora del Rosario” inizia sempre un giorno prima girando per le vie delle città, in questo caso Napoli, e conoscendo le persone del luogo che diventano, in qualche modo, autori di spunti comici e parte integrante dello show. Lo spettacolo, che sarà in scena al Teatro Augusteo di Napoli nei giorni 18 e 19 maggio 2016 alle ore 21:00, è in perfetto stile Fiorello: analogico, fatto di puro intrattenimento e autentico divertimento. Tanti i temi trattati, dagli immancabili riferimenti all'attualità fino alle note di costume dei nostri giorni. Oltre 2 ore ininterrotte di monologhi, canzoni, gag, duetti di grande spessore con artisti del calibro di Mina e Tony Renis che, in ‘collegamento’ da Las Vegas, regalerà allo showman una versione molto particolare della celebre “Quando Quando Quando”. Ma in ogni tappa non mancheranno sorprese per il pubblico in platea, che diventerà parte attiva dello spettacolo. Rosario Fiorello interagisce così con gli spettatori, in un flusso continuo di fuori programma.

Accompagnato dal vivo dalla band composta da Carmelo Isgrò al basso, Massimo Pacciani alla batteria, Antonello Coradduzza alle chitarre, diretta dal maestro e tastierista Enrico Cremonesi; e dal trio vocale “I Gemelli di Guidonia”: Pacifico, Luigi e Eduardo Acciarino, lanciati a “Fuori Programma” su Radio Uno, Fiorello gioca tra pop e swing con cover e mash-up di canzoni.

Un ritorno tanto atteso quello di Fiorello a Napoli, che ha nuovamente registrato il tutto esaurito in entrambe le date, appena rese pubbliche.

Uno spettacolo di Rosario Fiorello scritto con Francesco Bozzi, Claudio Fois, Piero Guerrera, Pierluigi Montebelli e Federico Taddia. La regia è di Giampiero Solari.

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