L’Unione Civica, il movimento che si candida alla guida del paese alle prossime elezioni comunali, denuncia lo stato di dissesto finanziario del Comune procurato dall’incuria e dalle politiche disastrose dell’Amministrazione uscente. “Essa” - si legge in un comunicato diffuso ai media - “è riuscita in quella che è una vera impresa negativa: ha incrementato drammaticamente l’indebitamento del Comune pur aumentando la pressione impositiva ed il costo dei servizi”. Andrea Di Lorenzo, candidato sindaco dell’Unione, ha analizzato il rendiconto dell’esercizio economico del 2009 e lancia un preoccupato allarme: “Il rendiconto economico 2009” - ha affermato - “certifica un disavanzo di amministrazione di ben 746.151,52 euro. Questo buco, di dimensioni enormi se rapportato alla capacità economica del nostro Comune, oltre a trovare la sua giustificazione nel grande regalo che i nostri amministratori hanno fatto alla società di riscossione ex San Giorgio, chiudendo entrambi gli occhi per ben sette mesi sulle sue inadempienze, è il frutto di una politica incapace e dannosa nei confronti dei cittadini. Dalla documentazione contabile” - ha proseguito - “è chiaro e indiscutibile che per l’anno in questione, oltre alle minori entrate avutesi rispetto a quelle attese nel bilancio di previsione, vi è stata una “allegra” gestione della spesa. E inoltre, nonostante un aumento dei trasferimenti al Comune da parte dello Stato, gli Amministratori hanno ritenuto di dover tartassare ulteriormente i Morronesi aumentando l’addizionale comunale all’IRPEF, portandola al massimo dell’aliquota consentita dalla legge, e della TARSU, che ha raggiunto livelli altissimi se paragonata a quella dei comuni limitrofi. È sempre più evidente che questi amministratori” - ha, infine concluso - “non operano negli interessi dei cittadini, ma nella totale indifferenza per i problemi del paese, inseguono le loro clientele ed i loro minuti interessi di bottega. Se essi dovessero continuare a stare alla guida del paese, ormai prigionieri della loro stessa rete di interessi e della loro incapacità a comprendere le esigenze dei cittadini, le cose per noi Morronesi andranno sempre peggio”.