Isola Capo Rizzuto - Franceschina Girasole, una bella testimonianza di fede vissuta

Franceschina Girasole, donna ‒ come già il suo stesso nome lascia intendere ‒ umile e devota, si è sempre fatta piccola per aiutare il prossimo. Proprio come un girasole segue durante il giorno la luce del sole così Franceschina, durante la sua vita, ha sempre seguito la luce vera che è Cristo. 

Donna operosa sin dalle prime luci dell’alba, pronta a non far mancar nulla alla famiglia e ai clienti che alloggiavano presso l’albergo costruito e gestito insieme al marito tanti anni orsono. Tra i vari servizi inclusi una testimonianza di fede, una parola su Gesù, una parola di conforto e soprattutto l’esempio di vita.

Ospitò i vari sacerdoti inviati nel paese quando ancora non avevano un’abitazione, dava nutrimento a coloro che a noi portano Cristo indicandoci, con l’esempio, di non criticarli mai e di pregare per loro portando sempre il più grande rispetto...

Alla Santa Messa tutte le mattine, il messale quotidiano ormai consumato dallo sfogliare dei giorni che trascorrono è l’oggetto che non la lasciava mai...  La malattia del marito... terribile, l’uomo che lei amava, buono e mite ormai non la riconosceva più, ma lei per il suo amato non si dava per vinta e seguendo gli insegnamenti del Vangelo lo accudiva con immenso amore sino a quando i suoi occhi si chiusero alla visione terrena per entrare in quella celeste... 

Teneva sempre con se, custodendole come ciò che aveva di più caro le chiavi della chiesa Annunziata, chiesa antica ormai sconsacrata dopo la seconda guerra mondiale che lei stessa sull’esempio del Beato Bartolo Longo, aveva contribuito a far ridiventare il luogo sacro di culto che è tutt’oggi... 

Devotissima del Santo Rosario, questa corona era sempre con lei, lo recitava sempre; negli ultimi tempi in cui la memoria affievolita dava maggior posto alla devozione, il numero dei rosari quotidiani penso lo possa conoscere solo Colei a cui inviava così tante rose.

Appena sposata la prima tappa fu al suo amato santuario di Pompei ove donò il suo vestito da sposa affinché qualche ragazza senza disponibilità economiche avrebbe potuto coronare il sogno delle nozze con il suo abito nunziale...

Tanti sono gli esempi di vita di questa donna/mamma/nonna, tra le sue ultime parole coscienti “voglio stare nel Cuore di Gesù”, ha speso la sua vita per stare in quel Sacro Cuore e ora da lì ella guida tutti noi.

Il Signore le ha concesso l’ultima grande grazia l’8 agosto, chiamandola a se per vivere eternamente in quel tanto amato Cuore, a lei che era così devota al Sacro Cuore e alla pia pratica dei primi nove venerdì del mese. Infatti, nel momento dell’ultimo sospiro, in clinica, ancor prima che giungessimo noi suoi cari, si trovava un sacerdote, uno di coloro che lei sempre nella sua vita aveva aiutato per diffondere Cristo; evidentemente lo stesso Signore Gesù ne aveva inviato uno, vicino nell’ultimo istante. È la grande grazia del sacramento finale: sdraiata in quel letto, piena di piaghe come nostro Signore, sotto le benedette mani del sacerdote, ha raggiunto il Sacro Cuore di Gesù che in vita aveva sempre amato.

Questa era mia nonna, Franceschina Girasole donna di fede, che ha lasciato il suo esempio a tutti noi e che noi vogliamo ringraziare...

 

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