Il PD spinge sull'unione di Cirò e Cirò Marina

Ormai periodicamente e da molti anni si parla di istituire l’Unione dei Comuni del nostro comprensorio.

L’importanza di questa Unione è ormai chiara a tutti. I Comuni in forma associata oltre ad avere maggiori trasferimenti statali, possono razionalizzare ed incrementare i servizi ai cittadini.

L’ Unione dei Comuni, soprattutto quello fra Cirò e Cirò Marina, era stato inserito nel programma politico – amministrativo della maggioranza che amministra Cirò Marina, ed era stato perseguito a tratti dall’amministrazione di Cirò. Vorremmo sapere cosa ha causato questo “riallontanamento”!

Movimenti cittadini, associazioni politico culturali, forze politiche come il Partito Democratico, negli anni scorsi si sono augurati un maggior dialogo fra le due amministrazioni per iniziare un percorso di avvicinamento a questo importante traguardo.

Occorre vincere resistenze, un atavico senso di appartenenza alle piccole comunità locali che finora hanno frenato, probabilmente, l’auspicato dialogo fra le amministrazioni di Cirò Marina e Cirò.

Il commissariamento rilevatosi illegittimo, del Comune di Cirò, ha poi ulteriormente complicato il percorso di avvicinamento delle due comunità.

Noi crediamo che ormai non vi siano più motivi ostativi per un serio lavoro di razionalizzazione dei servizi primari ai cittadini delle due comunità.

In un mondo globale, con la possibilità di connettersi in tempo reale con tutto il mondo, diventa anacronistico la difesa di piccoli interessi. Chi amministra oggi la cosa pubblica riesce nell’impresa se sa capire quale futuro è bene per la propria comunità anziché per se stessi.

L’Unione dei Comuni di Cirò Marina e Cirò non sarebbe un ritorno al passato, a quel 1952 che ha visto nascere da una costola di Cirò, l’attuale Cirò Marina. Sarebbe, al contrario, permanendo le rispettive autonomie, un importante traguardo per le nostre due comunità.

La premialità che lo Stato accorda alle Unioni, la razionalizzazione dei servizi, un maggior potere di controllo, la possibilità di un marketing territoriale omogeneo, dovrebbero essere motivo sufficiente per vincere le residue resistenze.

Pertanto, visto l’invito della Prefettura a fornire indicazione e visione futura sulle possibili unioni, invitiamo le amministrazioni di Cirò e Cirò Marina ad avviare un costruttivo e serio lavoro che porti le nostre cittadine ad essere in regola con la Legge Delrio e per sfruttarne le naturali potenzialità.

 

 

Francesco Marino

(Segretario Circolo PD Cirò)

Domenico Facente

(Segretario Circolo PD Cirò Marina)

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