Fdi-AN: Una legge elettorale antidemocratica

“Rimango stupito di come un Consiglio regionale possa così tranquillamente generare una legge elettorale che calpesta tutti i diritti, dalla democrazia, con una soglia di sbarramento al 15% che taglia fuori parti importanti dell’elettorato, alla partecipazione, non includendo il voto di genere, arrivando addirittura a cancellare la rappresentatività di alcuni territori più piccoli, come Vibo e Crotone”.

La reazione di Fratelli d’Italia – Alleanza Nazionale alla nuova legge elettorale non si fa attendere, ed è proprio il portavoce regionale del partito di Giorgia Meloni ad esprimere la contrarietà a questo nuovo sistema di regole, impostate da una maggioranza delegittimata dalle dimissioni del Governatore Scopelliti, così come i dirigenti di FdI, avevano sottolineato nei giorni scorsi.

“Prendo atto – continua Turino – che gli amici del centrodestra sono rimasti sordi alle nostre richieste. E siccome non c’è peggior sordo di chi non vuole sentire, troveremo forme più eclatanti per farci sentire”.

Venerdì sera Turino e Franco Bevilacqua hanno convocato una riunione di coordinamento regionale urgente proprio per discutere della nuova legge elettorale e di eventuali future alleanze.

“Sorrido – conclude il portavoce regionale di FdI-AN – nel leggere gli appelli all’unità di alcuni esponenti del centrodestra calabrese, che poi sono gli stessi elementi che hanno dato vita a questa legge che è peggio del porcellum, direi che siamo proprio alla “folliam”. Questa legge è un pessimo segnale che la “casta” ha dato ai calabresi. E’ una legge che mira all’autoconservazione, ma sono convinto che i calabresi sapranno spazzare via i dinosauri della politica regionale”.

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