Emanuele Strigaro: un vero chef travestito da Rock star

Artigiano o artista?

Un dilemma attuale, forse sospinto dai nuovi ruoli a cui i cuochi ormai sono chiamati dalla televisione, che ne fa dei veri e propri eroi, acclamati e richiesti dalle folle proprio come gli attori di un tempo.

E Crotone batte un “presente” anche in questo campo, sfoderando il giovane Emanuele Strigaro, venticinquenne, col viso da pop star, che non sfigurerebbe in alcun reality, ma che ha deciso che la cucina, sia il luogo in cui far parlare di se.

Ormai conosciuto dai ristoratori più importanti della Calabria, in cui ha espresso la propria maestria ed in cui ha “rubato” tanti segreti, sta cominciando a calcare i palcoscenici, pardon….i fuochi, delle cucine di mezzo mondo.

Prossimo a intraprendere un’avventura “parigina”, tra i tavoli di uno “stellato” Michelin, è sicuro di poter portare, anche in luoghi straordinariamente diversi a quelli del suo terroir, quei profumi e quelle sensazioni gustative che unicamente terre di sole e di mare possono riproporre con tale violenza, come se si venisse investiti da veri e propri macigni di emozioni gastronomiche tali da risvegliare i sensi più assopiti e le papille gustative più esigenti.

Nuove generazioni di cuochi bussano alle porte e vogliono essere protagonisti del loro ingegno e della loro creatività, e di questo si sono accorti un po’ tutti, dai produttori di vino (Russo e Longo in testa), a Slow Food e anche nuovi mecenati come Nando Lavecchia.

Crotone vuole dire la sua e Emanuele è pronto per portare il tripode crotoniate in giro per il mondo, come una novella fiaccola olimpica, in cui il sacro fuoco è pronto per cuocere i suoi ingredienti, quelli della sua infanzia e quelli del suo destino.

Il tonno rosso, il pesce azzurro, erbe e sentori delle colline calabresi, e poi melanzane da cui estrarre l’essenza, gelato di cipolla, pesce crudo in cui sentire il mare da cui proviene, e cotto in cui esaltare le salse della tradizione e mille altri sentori e spezie e materie prime con cui cimentarsi.

Cimentarsi in questo campo riporta al dilemma iniziale, arte o artigianato?

Solo dopo aver assaggiato le composizioni di Emanuele si può definitivamente dare una risposta: Arte!

 

Luigi Monaco

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