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Akros in crisi, se ne discute in Provincia

Su richiesta dell’azienda Akros spa si è riunito ieri, giovedì 5 settembre, presso il Palazzo della Provincia, il tavolo tecnico provinciale di crisi, convocato e presieduto dal vicepresidente della provincia, Pietro Durante, al fine di esaminare la grave condizione economica dell’azienda stessa, che non consente di sopportare i costi dell’intero personale. Alla riunione hanno partecipato le organizzazioni sindacali di categoria, il Centro per l’impiego e una folta rappresentanza dei lavoratori. Per conto di Akros l’amministratore unico, Antonio Barberio, ha illustrato la situazione finanziaria dell’azienda, sostenendo che la crisi, di cui si è discusso anche nei mesi scorsi, non è stata ancora risolta, nonostante siano stati conseguiti importanti risultati di risanamento, e che, pertanto, per riportare il bilancio in pareggio e per non compromettere il futuro, è necessario ricorrere a forme di ammortizzatori sociali, come la cassa integrazione in deroga, per un mese, con turnazione tra trenta unità lavorative e possibilità di anticipo dei pagamenti da parte dell’azienda. Barberio ha messo in evidenza, in particolare, le perdite attuali di Akros e il rapporto insoddisfacente tra ricavi della produzione e costi del personale. Successivamente si è sviluppato una serrato dibattito, in cui è emerso lo stato di disagio e di esasperazione dei lavoratori. I rappresentanti sindacali hanno lamentato che da due anni non si riescono a risolvere i problemi più volte denunciati ed hanno manifestato l’esigenza che, prima di avviare formalmente il tavolo di crisi, ci sia un preventivo confronto tra le maestranze e l’azienda per esaminare tutte le possibili soluzioni da prospettare unitariamente al tavolo di crisi. Alcune di queste sono state suggerite nel corso della riunione, come la necessità di predisporre un piano industriale con una precisa strategia di marketing, la necessità di eliminare il dualismo oggi esistente nel settore della raccolta avviando la fusione tra Akros e Akrea e coinvolgendo nella vertenza il Comune di Crotone, soggetto indispensabile per affrontare in maniera definitiva tutta la materia. Si è anche accennato alla possibilità di esaminare elementi propedeutici alla cassa integrazione, quali gli esodi incentivati, e all’opportunità che l’azienda si accolli l’onere della integrazione degli emolumenti che saranno erogati con gli ammortizzatori sociali. Aderendo alla richiesta delle organizzazioni sindacali, si è infine convenuto consensualmente, su proposta del vicepresidente dell’Ente intermedio Pietro Durante, di rinviare il tavolo tecnico di crisi per consentire prioritariamente la convocazione di un’assemblea dei lavoratori Akros con i vertici aziendali.

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