Ubaldo Prati si dimette da vice presidente della giunta provinciale di Crotone

Oggi, martedì 6 agosto, Ubaldo Prati ha consegnato le proprie dimissioni da vice presidente della Provincia di Crotone.

«Le motivazioni alla base della mia scelta – afferma l’esponente regionale di Fratelli d’Italia – sono diverse. Innanzitutto professionali e legati alla critica fase che sta vivendo la Fondazione Campanella, fase che richiede il massimo impegno e sforzo di ogni professionalità a disposizione. E visto la mia storia personale, non posso tirarmi indietro proprio in questi momenti così difficili».

Ma alla base della scelta dell’ex vicepresidente ci sono anche motivazioni politiche.

«Quando ho deciso di aderire al progetto di Fratelli d’Italia, - continua Prati - candidandomi al Senato, ho perso la mia caratura da tecnico per rivestire un ruolo politico. Ero consapevole che questa decisione avrebbe avuto delle conseguenze sul mio percorso da amministratore, ma la “poltrona”, nella nostra visione della politica e del mondo, non è un punto di arrivo ma uno dei tanti strumenti per lavorare per questo territorio, per cui mi viene al quanto facile rinunciarci e trovare da domani, nuove forme di aggregazioni e nuovi strumenti per continuare a combattere le battaglie di questa provincia».

La lunga diatriba che si è diffusa nell’ente intermedio riguardante questo rimpasto di giunta, spesso annunciato e ancora non realizzata, non ha appassionato Prati ed il suo partito.

«Io – ribadisce l’esponente di FdI - sono uomo di mare, e quindi abituato a nuotare o a restare a terra, galleggiare a pelo d’acqua facendo il morto non è nel mio stile. Sono un uomo di partito e pertanto mi sarei aspettato che il mio partito fosse coinvolto nella discussione per il rimpasto, ma visto che questo non è accaduto, mi viene ancora più semplice consegnare le mie dimissioni. Il nostro senso delle istituzioni, fa sì che o si lavori con una prospettiva ed un progetto serio, oppure è meglio evitare di sprecare inutilmente energie. Ed in questo grave momento, questo nostro territorio non può permettersi alcun spreco».

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