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La più grossa cipolla bianca di Castrovillari è stata prodotta da Giuseppe Barletta a cui è andata l'opera di Ortale

E’ andata a Giuseppe Barletta, titolare dell’omonima azienda agricola, la bell’opera scultorea dell’artista Francesco Ortale, per la più grossa e pesante (kg. 1,150) Cipolla Bianca di Castrovillari, generata.

Il riconoscimento è stato consegnato nella Corte del Castello Aragonese dal Sindaco , Domenico Lo Polito, dinanzi ad un pubblico  di cittadini e produttori, dopo la pesa eseguita da Giuseppe Barbino consigliere nazionale della Federazione Italiana Cuochi  e dal Vigile Pietro Caprino dei diversi ecotipi in concorso presentati.

La simpatica manifestazione, ben concatenata, si è svolta a termine dell’incontro, in programma  negli appuntamenti di Civita..nova, sul ruolo e tutela delle produzioni tipiche locali, co-portavoce da sempre di quei retaggi identitari che promuovono il patrimonio locale, imprescindibile dal bene e risorsa Terra, vocazione millenaria di questa regione e culla della famosa dieta Mediterranea per quanto riguarda la nutrizione ed i benefici per la salute.

Fattori che sono stati richiamati in più modi, con contributi specifici dai partecipanti e rilanciati con ulteriori motivazioni dal primo cittadino- nel tirare le fila dell’evento- che ha sottolineato il momento come l’occasione per comprendere l’indispensabile ruolo delle collaborazioni tra istituzioni, organizzazioni di categoria e capacità degli uomini e donne del lavoro al fine di promuovere e far crescere al meglio tali ricchezze, non solo per la ricaduta d’immagine che danno, fondamentale per attrarre il turismo, ma soprattutto per quella maggiore opportunità socio economica che destinano alle popolazioni ed ai territori che le posseggono e ne godono. L’Amministrazione comunale (ideatrice tra l’atro del concorso) - ha annunciato- desidera consegnare una Denominazione comunale (De.Co.) alla Cipolla per valorizzarla ulteriormente con le sue qualità e la sua storia  agreste.

Di questo in particolare ne ha parlato diffusamente Luigi Gallo del Ce.Da. n.2 Centro Divulgazione Agricola dell’ARSAC spiegando il valore della Cipolla Bianca di Castrovillari, un ecotipo, con interessanti qualità organolettiche, che si coltiva oggi su pochi ettari in agro Giardini del capoluogo di Castrovillari , ma che un tempo – come è stato ricordato – disponeva di produzioni molto più ragguardevoli e provenienti pure dalla Zona e dalla provincia di Cosenza. Un appunto per affermare la convenienza ed  opportunità di incrementare tale coltivazione di nicchia, rispondente ad un mercato e domanda sempre  interessati a prodotti di grande qualità e che un’imprenditoria giovanile, con l’apporto delle organizzazioni di categorie, delle istituzioni e di misure ed incentivazioni dedicate, potrebbe rafforzare facendola divenire un volano  interessante per aumentare la redditività e produrre ricchezza da redistribuire alla comunità.

Sul ruolo e portata del made in Calabria, nell’enorme panorama delle tipicità agricole made in Italy, hanno offerto il proprio contributo  il  Presidente regionale della Coldiretti, Pietro Molinaro, Maria Pirrone per la C.I.A. e Giorgio Salimbeni per la Confagricoltura, confermando in più modi e da diverse angolazioni l’importanza di tutelare le produzioni tipiche ed accrescerle per ciò che significano sia per la Calabria che per la gastronomia nel mondo. Caratterizzazioni ed impulsi che necessitano di politiche, determinazioni e scelte unitarie per supportare le giovani intraprese,  sostenere al meglio le biodiversità sempre più richiesteci dai mercati, e bisognose di territori, qualità ambientali che li caratterizzino e strumenti di sostenibilità, fondamentali per coniugarli con il recupero contestuale del Costume, della Storia e della Tradizione dei luoghi di cui sono da sempre testimoni inequivocabili.

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