Amantea - Un successo il progetto Home care premium

Mai come in questo caso i numeri sono testimoni di un successo. Il progetto “Home care premium”, presentato nei giorni scorsi nella sala consiliare del comune di Amantea e finalizzato all’erogazione di contributi e finanziamenti per l’assistenza domiciliare di soggetti svantaggiati e non autosufficienti, ha ottenuto l’esito sperato. Complessivamente saranno 120 i disabili assistititi per una spesa di oltre 850 mila euro, stanziati direttamente dall’Inps.

«In totale – spiega il sindaco Monica Sabatino – saranno 135 le persone che, con l’attuazione di questo programma, verranno avviate al lavoro nel settore dei servizi sociali. Il traguardo raggiunto, ed è bene sottolinearlo, è figlio dell’impegno e della competenza dei dipendenti dell’ente che hanno seguito l’iter procedurale delle diverse pratiche, fornendo informazioni e consigli utili nella redazione delle domande. La somma in questione, e anche questo è bene ricordarlo, verrà messa a disposizione dall’Inps, con l’ausilio della Cassa depositi e prestiti che il comune gestisce per conto dell’Ambito Territoriale ex ASL».

«L’obiettivo dell’intervento – sottolinea il vice sindaco con delega ai servizi sociali Giovanni Battista Morelli – è fornire assistenza domiciliare a soggetti in stato di bisogno psicofisico tramite una serie di interventi specifici che avranno luogo direttamente nelle case dei soggetti beneficiari. Presso il domicilio dell’utente, infatti, si recherà un assistente familiare e altre figure di supporto specialistico quali l’educatore professionale, gli operatori socio – assistenziali ed i tecnici addetti all’assistenza. Il progetto in questione interesserà non soltanto il centro nepetino, ma anche i comuni di Aiello Calabro, Belmonte Calabro, Cleto, Fiumefreddo Bruzio, Lago, Longobardi, San Pietro in Amantea e Serra di Aiello. Il servizio è garantito per i prossimi centottanta giorni, fino al prossimo mese di novembre incluso, ma dalle notizie pervenute dai referenti degli enti convenuti è plausibile ritenere che l’intera esperienza possa essere replicata anche per il 2016».

«Il lavoro dell’ente comunale, del referente legale e dei funzionari di settore – rimarca il primo cittadino – è stato encomiabile e si è sviluppato a partire dallo scorso mese di gennaio, consentendo l’inserimento nella banca dati Inps di circa 165 domande: un record dal punto di vista numerico che ha collocato il nostro ambito ai primi posti in questa particolare graduatoria regionale. La soddisfazione per il risultato raggiunto è pari al sollievo che le famiglie coinvolte nell’iniziativa avvertiranno a partire dalle prossime settimane. In un periodo ancora avvolto dalla crisi economica un’iniezione di liquidità monetaria di quasi un milione di euro indurrà una capacità di spesa che avrà ricadute sulle attività economiche e commerciali dell’intero comprensorio. Circa 135 lavoratori si vedranno garantiti un compenso medio 600 euro mensili».

L’attenzione dell’esecutivo sul fronte dell’assistenza sociale ha generato altri percorsi virtuosi. «È stato avviato – prosegue Morelli – l’iter procedurale per l’avvio della prima annualità dei Piani di coesione, nonché l’approvazione della seconda annualità. Per la prima volta ad Amantea e nei comuni limitrofi, nel prossimo biennio, verrà potenziata l’assistenza domiciliare per anziani (prima annualità 302 mila euro, seconda annualità 446 mila euro) e avranno seguito, parallelamente all’attivazione dell’asilo nido comunale, altri interventi minori pari ad euro 238 mila euro per il 2015 e 300 mila per il 2016. Il Piano sociale di zona, inoltre, mette a disposizione complessivamente 700 mila euro fino alla fine del 2015».

«A questi progetti – conclude il sindaco – si vanno ad aggiungere quelli già realizzati per l’integrazione del reddito tramite l’avviamento al lavoro di oltre 100 persone con il sistema dei vaucher nel corso del 2014-2015 e di altrettanti tra il 2015-2016. L’intero sistema messo in atto andrà a rafforzare la rete di protezione sociale. Siamo consapevoli che questi interventi da soli non permetteranno di risolvere tutti i problemi del comprensorio, ma siamo altresì coscienti del fatto che facciamo al meglio la nostra parte».

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