“Dalla sanità all’utilizzo dei fondi europei, dai lavori della cittadella regionale fino al recupero di significative risorse nazionali, il Presidente Scopelliti sta facendo un lavoro in profondità. Il Governatore è uno che pensa politicamente e andrebbe sostenuto di più. Non ricordo un Presidente della regione così presente dal punto di vista fisico, dell’iniziativa politica e degli investimenti economici nell’intero territorio calabrese. Un’energia che cerca di sovvertire rendite di posizione, inefficienze e sacche di privilegi consolidati”. È quanto affermato dall’Assessore Regionale alla Cultura Mario Caligiuri in un’intervista rilasciata al mensile di politica e cultura “Oltre” diretto da Francesca Gabriele. Caligiuri si è soffermato, in particolare, sui tanti progetti realizzati e avviati dal suo assessorato, evidenziandone le ricadute sul piano civile ed economico. "La cultura può svolgere un ruolo straordinariamente importante – ha sottolineato Caligiuri – contribuendo a creare un efficace modello di sviluppo economico, a far crescere la democrazia e contrastare la criminalità organizzata, che e' nemica della democrazia, chiunque governi. In due anni e mezzo abbiamo investito complessivamente nell’area della cultura, quindi in scuola, università, ricerca, beni e attività culturali, oltre 300 milioni di euro.
Somme mai viste, a cui si aggiungeranno altri 80 milioni entro fine anno. I risultati dipenderanno da come i beneficiari, cioè comuni, scuole, imprese private e università, sapranno utilizzare i fondi assegnati. La Regione il suo dovere lo sta facendo”. Dopo essersi soffermato su ciò che non va, sostenendo che “l’inefficienza di una parte della burocrazia della Regione Calabria è una delle cause determinanti del degrado della nostra terra”, ma aggiungendo anche che in molti ambiti “si può contare su dirigenti e funzionari di grande qualità”, Caligiuri ha elencato quelli che ritiene i tre progetti “fiore all’occhiello” concretizzati dall’Assessorato alla Cultura: “L’edilizia e le tecnologie nelle scuole, l'attenzione sui beni culturali e la creazione della rete regionale della ricerca”. Caligiuri ha infine sottolineato due segnali significativi che confermano il cambiamento in atto: “Il primo: abbiamo aumentato il numero dei lettori, soprattutto giovani, superando Sicilia, Campania, Basilicata, e Puglia. Il secondo: la Calabria, dopo l’Emilia-Romagna, è ora la seconda regione come incremento di iscrizioni negli istituti tecnici, un modo per andare incontro alle richieste delle aziende italiane e al mondo del lavoro”.