Serie B, terza giornata: Grifone Gialloverde-Catania 1-1

Davvero un peccato. Catania non va oltre il pareggio per 1 a 1 sul campo del Grifone Gialloverde in una partita più che mai alla portata delle ragazze rossazzurre a cui, evidentemente, non ha fatto bene la lunga sosta del campionato. In campo non si è visto il solito Catania, aggressivo e, a tratti, incontenibile, ma una squadra timorosa e per certi aspetti apatica, a cui è mancato l’estro delle sue giocatrici migliori e in particolare di Marem Ndiongue che non è riuscita a dimostrare il suo valore. Una giornata non particolarmente brillante può anche starci durante il campionato, ma resta l’amaro in bocca per aver perso due punti che sarebbero stati fondamentali per non perdere terreno dalla vetta.

LA PARTITA. La gara è viva e intensa fin dai primi minuti. Catania ci prova subito con una conclusione di Aurora Calanna, sugli sviluppi di un calcio d’angolo, ma senza fortuna. Risposta immediata delle padrone di casa: calcio di punizione e pallone a lato di poco. In avvio sono le romane ad essere più pericolose: un errore di Leonardi apre un’autostrada per il contropiede avversario, cross al centro e pallone che danza pericolosamente in area rossazzurra. Un’azione che, evidentemente, scuote Catania che alla prima vera occasione da rete, passa in vantaggio. Ndiongue serve Williams che dopo aver saltato due avversarie mette in gol il pallone che vale l’1 a 0. Prima dell’intervallo è ancora la numero 9 a trovare la via della rete, ma l’arbitro annulla per un presunto fuorigioco. Nel recupero Catania rischia: Mimma Fazio con l’aiuto della traversa riesce a sventare il pericolo.

Nella ripresa, però, il pareggio arriva e a siglarlo per la formazione romana è Rofaida. Lo spettacolo del primo tempo non è confermato nel secondo, parziale in cui non succede praticamente nulla, come se le due squadre si accontentassero del pareggio. Un risultato certamente più gradito al Grifone che è riuscito a contenere gli ultimi 5 minuti di forcing finale di Catania, davvero non in giornata di grazia. Anche per questo azioni da raccontare nella ripresa se ne segnalano davvero pochissime. Inevitabile l’1 a 1 finale che lascia l’amaro in bocca alle ragazze di Peppe Scuto.

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