Il bilancio dell’Orizzonte Catania dopo il Girone eliminatorio

Foto Isabella Riccioli

L’Orizzonte Catania termina il Girone eliminatorio di Coppa Italia senza successi, ma il nuovo progetto della società rossazzurra è solo alle battute iniziali.

E’ chiaro che perdere non fa mai piacere a nessuno e in qualunque caso, figuriamoci ad una società come l’Orizzonte che ha sempre avuto altre abitudini, ma la consapevolezza di avere ampi margini di miglioramento contribuisce a dare gli stimoli giusti per intraprendere il cammino prefissato in estate.

In casa Orizzonte dunque si farà certamente tesoro delle sconfitte contro Waterpolo Messina e Città di Cosenza, ben sapendo di avere ancora un gap da colmare importante ma che presenta gli ennesimi stimoli legati ad una scommessa che si vuole vincere a tutti i costi e per la quale si è certi di avere gli elementi con cui costruirla.

Tale consapevolezza parte innanzitutto dal coach dell’Orizzonte Catania, che traccia il bilancio della prima uscita stagionale della propria squadra, fornendo le linee guida per il futuro: “Sicuramente abbiamo tanto da lavorare – dice Martina Miceli – , ma è altrettanto vero che siamo una squadra nuova e ciò è ampiamente testimoniato dal fatto che siamo l’unica in A1 che ha solo quattro/tredicesimi rispetto alla scorsa stagione. Ci sono tante giocatrici nuove, così come diverse giovanissime atlete che non hanno mai giocato a questi livelli. Solo Di Mario, Palmieri, Marletta e Lombardo giocavano già insieme, poi abbiamo il portiere nuovo, tre acquisti appena arrivati, l’inserimento delle ragazzine e una straniera che deve ancora arrivare, ma che annunceremo presto. Incide sicuramente anche questo perché non abbiamo ancora gli automatismi e abbiamo tanto da lavorare. Sappiamo che possiamo migliorare tantissimo e questo ci dà sensazioni positive, ma dobbiamo imparare subito ad essere più umili. Contro Cosenza, ad esempio, quando abbiamo fatto le cose facili sembrava stesse andando tutto bene e poi invece ci siamo complicate la vita da sole. Per ora però va bene così, ripartiamo concentrandoci sull’esordio in campionato proprio contro le calabresi e sapendo che abbiamo tutte le carte in regola per giocarci questa partita, consapevoli che loro ci hanno battuto oggi ma che sono al nostro livello. Parlando più in generale della squadra vista in entrambe le partite, devo dire che sono contenta dell’impegno e della prestazione delle piccole, perché si tratta di tredicenni che si affacciano per la prima volta a questi livelli sapendo di doverlo fare per tutta la stagione. Mi riferisco ad esempio a Riccioli, che ha fatto un goal per ogni partita e pur commettendo tanti errori ha dato tantissimo, ma lo stesso vale anche per Giulia Aiello e tutte le altre. Nessuna ha manifestato paura ed emozione quando è scesa in acqua e questi sono valori su cui poter lavorare e che confermano che abbiamo davvero diversi margini di miglioramento. Magari non si vedranno nella prossima partita o in quelle più vicine, ma il cammino da percorre è lungo e sono sicura che verremo fuori”.

 

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