Login to your account

Username *
Password *
Remember Me

Create an account

Fields marked with an asterisk (*) are required.
Name *
Username *
Password *
Verify password *
Email *
Verify email *
Captcha *
Reload Captcha
Sabato, 20 Aprile 2024

L'Associazione "Pass…

Apr 05, 2024 Hits:526 Crotone

Ritorna Calabria Movie Fi…

Apr 03, 2024 Hits:556 Crotone

La serie evento internazi…

Mar 27, 2024 Hits:741 Crotone

L'I.C. Papanice investe i…

Mar 01, 2024 Hits:1337 Crotone

Presentato il Premio Nazi…

Feb 21, 2024 Hits:1457 Crotone

Prosegue la formazione BL…

Feb 20, 2024 Hits:1291 Crotone

Si firmerà a Crotone il M…

Feb 14, 2024 Hits:1462 Crotone

Le opere del maestro Affi…

Feb 07, 2024 Hits:1511 Crotone

Una narrazione dell’uomo ancor prima che del Santo. Dotato di grande umiltà, mai sottomessosi al volere dei potenti e con una immensa e profonda fede in Dio. Un eccellente Ernesto Orrico, ieri sera al Teatro Comunale di Catanzaro, ha raccontato la storia di San Francesco di Paola con lo spettacolo ‘Sulle acque sui rovi’, andato in scena nell’ambito della rassegna teatrale di AMA Calabria, diretta da Francescantonio Pollice.

Una difficile messinscena grazie all’efficace testo di Vincenza Costantino e alla toccante descrizione narrativa di Ernesto Orrico, che è riuscito a cogliere e restituire al pubblico i sentimenti di un personaggio tra i più rappresentativi e considerati della Chiesa Cattolica. Il percorso di Francesco assume maggiore forza in ogni singola parola declamata dall’attore cosentino. La storia del santo calabrese è conosciuta a tutti, ma Orrico riesce a mettere in risalto con la sua ottima interpretazione aspetti dimenticati o, ancor di più trascurati della vita di Francesco.

Un percorso fatto di cammino, di diffusione del messaggio cristiano e di aiuto alla gente bisognosa. Un susseguirsi di azioni, pregne di grande umanità, riconosciuta anche dai potenti come re Luigi XI che, gravemente ammalato, mandò in Calabria un suo inviato per convincere Francesco a recarsi da lui per guarirlo. Al primo rifiuto seguì l’obbedienza a Papa Sisto IV, il quale gli affidò alcuni importanti incarichi presso la corte del re di Francia.

A sostenere il racconto di Ernesto Orrico, la presenza del musicista Paolo Napoli che è riuscito con a dare il giusto ritmo con le musiche da lui eseguite, ma anche a creare le giuste tensioni emotive con i “rumori” che ben si sposavano alle situazioni descritte.

«Dopo l’intensa rappresentazione messa in scena da Mana Chuma Teatro, Ernesto Orrico ha sottolineato quanto sia vivo il teatro calabrese. In virtù di questi esempi maggiore sarà la volontà di AMA Calabria di proporre nelle proprie stagioni teatrali le Compagnie che più si contraddistinguono. La nostra attenzione nei confronti degli artisti calabresi è sempre alta e a loro non verrà meno il nostro sostegno. Ognuno di loro dovrà trovare nel proprio territorio la spinta per raggiungere importanti traguardi espressivi e qualitativi». Le parole di Francescantonio Pollice si aggiungono al lungo applauso tributato nel finale a Ernesto Orrico e Paolo Napoli.

Il cartellone della rassegna teatrale catanzarese di AMA Calabria, vivrà giovedì 31 marzo, al Teatro Comunale di Catanzaro, con inizio alle ore 21:00, un nuovo importante appuntamento con ‘La rottamazione di un uomo perbene’, commedia irriverente e divertente con protagonista Carlo Buccirosso. Lo spettacolo sostituisce il previsto ‘Variazioni enigmatiche’ con Glauco Mauri.

I biglietti di ‘La rottamazione di un uomo perbene’ potranno essere acquistati presso la biglietteria del Teatro Comunale di Catanzaro, oppure s’invita a consultare il sito www.amaeventi.org, per l’acquisto on line. Per ulteriori informazioni ci si potrà rivolgere alla segreteria al numero telefonico 0968.24850 o contattandoci alla mail Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

AMA Calabria si atterrà alle misure disposte dalle autorità nazionali in ordine all’emergenza pandemica consentendo, fino a esaurimento posti, l’ingresso esclusivamente agli spettatori in possesso del Super Green Pass e con l’obbligo di indossare la mascherina FFP2.

Sublime. Non esiste un termine più adatto che possa dare un senso a una serata in cui il Teatro, quello vero, si è palesato in tutte le sue forme. L’arte della recitazione esaltata all’ennesima potenza. Tutto questo è stato ‘Un tram che si chiama desiderio’ con Mariangela D’Abbraccio e Daniele Pecci che, alla stessa maniera di una freccia scagliata con estrema forza e precisione, hanno centrato il cuore degli spettatori con un caleidoscopio di emozioni. Il dramma, andato in scena giovedì scorso al Teatro Comunale di Catanzaro, nell’ambito della stagione teatrale organizzata da AMA Calabria, è stato l’ennesimo diamante incastonato in una preziosa collana.

L’intensità di una storia complessa, vissuta insolitamente in un atto unico, è stata resa alla perfezione dai due attori apparsi baciati sulla fronte da Dioniso. I complessi personaggi di Blanche Du Bois e Stanley Kowalski non potevano trovare una migliore dimensione di quella fornita da Mariangela D’Abbraccio e Daniele Pecci. Accanto a loro Giorgia SalariEros PascaleGiorgio SalesErika Puddu e Diego Migeni, perfetti nell’adattamento curato dalla regia, rispettosa del testo originale, di Pier Luigi Pizzi.

Il rischio di affrontare un capolavoro, dandogli un tocco di modernità, era enorme. La casa di Stanley e sua moglie Stella (Giorgia Salari), sorella di Blanche, è sembrato un girone dell’Inferno dantesco in cui le paure e le ansie conducono la protagonista verso un tragico finale. Mariangela D’Abbraccio ha perfettamente interpretato il ruolo di una donna che, in seguito alle tristi vicende che l’hanno colpita, ha preferito nascondere la realtà con le sue fantasie. Il suo continuo scontro con il cognato, i confronti con la sorella e la sua relazione incompiuta con Mitch (Eros Pascale) fanno apparire Blanche una donna tanto in preda a una crisi di nervi quanto ingenua. A far da contraltare è Stanley, un uomo rozzo e prepotente nei suoi comportamenti, ma anche violento nei confronti della moglie. Personaggio che Pecci si cuce addosso alla perfezione, rendendolo molto attuale e sentito.

Di grande impatto il monologo in cui Blanche racconta alla sorella, con estrema emozione, il momento della scoperta dell’omosessualità del marito. Un momento in cui l’intensità emotiva è aumentata, grazie alla interpretazione di una immensa Mariangela D’Abbraccio che, con le parole conclusive “E allora il faro che s’era acceso sul mondo, si spense di nuovo e mai più per un solo istante da allora, ha brillato una luce tanto più forte di questo mozzicone di sigaretta”, ha tracciato un vuoto interiore determinato da una immagine di donna profondamente colpita dal suicidio del marito.

Il finale lascia l’amaro in bocca, allorquando Blanche si fa portare via da un dottore, a lei sconosciuto, attratta com’è dalla sua gentilezza. Un gesto suggellato da una frase che spiega da sola il fragile stato mentale di Blanche: “Chiunque voi siate, ho sempre confidato nella gentilezza degli estranei”. La mestizia del dramma lascia spazio a un applauso caloroso del pubblico sfociato in una standing ovation. Mariangela D’Abbraccio, Daniele Pecci e l’intera Compagnia hanno scritto l’ennesima pagina importante nel Grande Libro del Teatro Italiano.

Il cartellone della rassegna teatrale catanzarese di AMA Calabria, avrà una variazione. Mercoledì 16 marzo andrà in scena ‘Sulle acque, sui rovi. Storia di San Francesco di Paola’, con Ernesto Orrico e Paolo Napoli, la cui data era stata prevista per il 13 gennaio. Giovedì 31 marzo, sarà la volta di Carlo Buccirosso e ‘La rottamazione di un uomo perbene’, spettacolo che sostituisce il previsto ‘Variazioni enigmatiche’ con Glauco Mauri. Entrambi gli spettacoli si terranno al Teatro Comunale di Catanzaro, con inizio alle ore 21:00.

 

I biglietti di ‘Sulle acque, sui rovi. Storia di San Francesco di Paola’e di ‘La rottamazione di un uomo perbene’potranno essere acquistati presso la biglietteria del Teatro Comunale di Catanzaro, oppure s’invita a consultare il sito www.amaeventi.org, per l’acquisto on line. Per ulteriori informazioni ci si potrà rivolgere alla segreteria al numero telefonico 0968.24850 o contattandoci alla mail Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

AMA Calabria si atterrà alle misure disposte dalle autorità nazionali in ordine all’emergenza pandemica consentendo, fino a esaurimento posti, l’ingresso esclusivamente agli spettatori in possesso del Super Green Pass e con l’obbligo di indossare la mascherina FFP2.

 

Musica e cinema. Un connubio indissolubile, un rapporto unico tra due amanti tanto diversi, quanto bisognosi l’uno dell’altro. Entrambi capaci di regalare vivide suggestioni emotive. La narrazione delle immagini, delle storie raccontate, trova maggiore forza espressiva nelle sfumature che la musica riesce a donare. A volte con accenti diversi ma sempre pronti a sollecitare le emozioni più profonde. E’ quanto è riuscito a mettere in atto il violinista Guido Rimonda nelle due serate tenutesi a Catanzaro e Lamezia Terme, nell’ambito della stagione teatrale organizzate da AMA Calabria.

Il fascino di alcuni brani di colonne sonore, unito alla bellezza delle immagini che scorrevano sullo sfondo, ha ricreato un’atmosfera impalpabile, ricca di sensazioni e ricordi. Il viaggio nella musica da cinema è iniziato con ‘Smile’. Il brano composto da Charlie Chaplin è tra le perle di un songbook cinematografico che più è scolpito nei cuori di ognuno di noi. Attraversando la platea, Rimonda è salito sul palco eseguendo il brano del film ‘Tempi moderni’ con una lettura coraggiosa quanto raffinata.

Smile. Sorridi. Un semplice gesto con cui cercare di uscire dal nostro tempo mutato dalla pandemia, che molto ci ha tolto. Un incoraggiamento a cambiare il senso della nostra vita. Un atto di speranza e di amore dettato dalla gioia di vivere. Smile, un invito alla leggerezza voluto da Guido Rimonda che, accompagnato dai musicisti della Camerata Ducale, ha mostrato di possedere una cifra tecnica ineguagliabile e un approccio intenso a ogni singolo brano.

Dal delicato ‘Por una cabeza’ tratto dalla versione americana di ‘Profumo di donna’, agli struggenti temi di ‘Schindler’s list’, de ‘Il postino’ e ‘Il colore viola’, fino a classici come il ‘Tema d’amore’ da ‘Nuovo Cinema Paradiso’, ‘Romance’ da ‘Giochi proibiti’, ‘Adagio’ di Albinoni da ‘Il processo’ e alla più romantica ‘She’ di Charles Aznavour da ‘Notting Hill’, ogni nota ha scandito il tempo creando atmosfere adeguate alle immagini dei film.

I suoni emessi da ‘Le violon noir’ di Rimonda si sono librati nell’aria assecondando il ricercato linguaggio musicale e visuale, riuscendo a riportare alla mente del pubblico storie e personaggi con cui si sono immedesimati. Ora come allora il suono dello Stradivari ha saputo amplificare i sentimenti del pubblico. Ogni componente la Camerata Ducale ha svolto una funzione di contrappunto e di sostegno delle evoluzioni musicali del Maestro.

Musicisti che hanno sfoggiato una incredibile maestria e un grande affiatamento. Da sottolineare la capacità di andare in sincrono con le immagini. Un gioco in cui la musica si mette al servizio delle immagini e viceversa. Difficile separare la bellezza delle immagini da quella della musica, soprattutto se ad eseguirla è un musicista eccelso come Guido Rimonda, che ha il merito di riuscire ad avvicinare il pubblico alle colonne sonore.

Per il finale il Maestro, richiamato a gran voce dal pubblico, non poteva esimersi dal “regalare” l’ultima perla. Con l’annunciato “diverso” e meno conosciuto ‘Adagio’ di Albinoni ha lasciato il proscenio tra gli applausi del pubblico che porterà con sé il ricordo di una serata da incorniciare.

La rassegna di AMA Calabria tornerà con una presenza illustre del cinema e del teatro italiano. Veronica Pivetti sarà di scena al Teatro Comunale di Catanzaro con ‘Stanno sparando sulla nostra canzone’, una commedia vivace e spiritosa che ci farà apprezzare ulteriormente un personaggio molto amato dal pubblico.

Una storia d’amore e malavita. Non insolita, ma raccontata con grande naturalezza seppur piena di spunti di riflessione. ‘Stanno sparando sulla nostra canzone’ con Veronica Pivetti, è andato in scena ieri sera al Teatro Comunale di Catanzaro, nell’ambito della rassegna teatrale di AMA Calabria, diretta da Francescantonio Pollice.

Veronica Pivetti nei panni di Jenny Talento, fioraia ma anche spacciatrice di oppio, è personaggio moderno e ambizioso che guarda al futuro con la giusta ambizione di chi vuole rinascere, muovendosi in un mondo in cui la criminalità è dietro l’angolo. Corteggiata da Brian Boccuni e Cristian Ruiz, nei panni di Nino Miseria e Miky Malandrino, la donna cede all’amore verso il primo, incallito e inesperto giocatore d’azzardo, mantenendo un equilibrio e un cinismo che la conducono a cambiare vita.

La trama è ambientata negli Anni Venti, quelli del 1900, quando la pandemia dell’epoca, conosciuta con il nome di ‘spagnola’, era oramai un ricordo. Quasi una volontà di creare un parallelismo con gli attuali Anni Venti e relativa pandemia. Un periodo che si incrocia e si sovrappone, creando un anelito di speranza, perché è quella di cui c’è bisogno.

Il desiderio di rivedere qualcosa di diverso e di bello può essere definita una scommessa vincente. Giovanna Gra, che ha curato anche la regia con Walter Mramor, ha scritto un testo mai banale, al quale ha dato la giusta interpretazione una Pivetti ispirata. L’attrice, ha messo in mostra una qualità fino ad oggi sconosciuta: il canto. Pur alternando il recitato con le canzoni, ‘Stanno sparando sulla nostra canzone’ non è un musical, ma un lavoro che la stessa regista definisce black story; una commedia in cui le canzoni vengono “innestate” con dovuta sapienza.

L’inserimento delle canzoni nell’intero tessuto pensato dalla Gra è un valore aggiunto, che conferisce a ‘Stanno sparando sulla nostra canzone’ la giusta velocità, rendendo l’opera gradevole e facilmente fruibile. I brani presi a presti dal vasto repertorio musicale internazionale, che va dagli anni ’40 ad oggi, si sono integrati perfettamente con il racconto.

‘Sex bomb’ di Tom Jones a ‘Life on Mars’ di David Bowie, da ‘Fly me to the moon’ di Frank Sinatra a ‘Kiss’ di Prince, fino a ‘Certe notti’ di Ligabue, ‘Mi vendo’ di Renato Zero e ‘Bad’ di Michael Jackson, sono solo alcuni dei brani che hanno fatto da giusta cornice a tutta la storia, con le pregevoli esibizioni dei due contendenti e della sorprendente Veronica Pivetti.

Il finale inatteso della vicenda è stato salutato con un lungo caloroso applauso, trasformatosi in un’autentica ovazione durante il medley di alcuni brani già eseguiti. Attimi di grande gioiosità che hanno regalato ai presenti un momento di spensieratezza e divertimento. Il teatro ha ritrovato la sua gente.  

La stagione teatrale di AMA Calabria continuerà con le tre repliche di uno dei classici di Luigi Pirandello in esclusiva per la Calabria. Il 24, 25 e 26 febbraio, rispettivamente a Lamezia Terme, Catanzaro e Caulonia, con ‘Il fu Mattia Pascal’ sarà protagonista un altro nome eccellente del nostro teatro: Giorgio Marchesi. La messa in scena di un classico della nostra letteratura rivisitato dall’abile regia dello stesso attore con Simonetta Solder e le musiche composte ed eseguite dal vivo da Raffaele Toninelli.

La logistica dei trasporti certamente non aiuta la Calabria. Circa l’85% delle merci per arrivare sugli scaffali viaggia su strada. L’aumento dei prezzi dei carburanti spinge l’inflazione, taglia la spesa delle famiglie e riduce la competitività delle imprese. E’ quanto afferma la Coldiretti Calabria sugli effetti del nuovo aumento di gasolio e benzina che ha raggiunto il massimo da settembre 2013.L’aumento sta contagiando l’intera economia perché se salgono i prezzi del carburante si riduce – sottolinea la Coldiretti – il potere di acquisto dei cittadini che hanno meno risorse da destinare ai consumi, e aumentano i costi per le imprese. A subire gli effetti dei prezzi dei carburanti – continua la Coldiretti – è l’intero sistema agroalimentare dove i costi della logistica arrivano ad incidere fino a quasi il 40% sul totale dei costi per frutta e verdura secondo una analisi su dati Ismea. Quest’anno - annota Coldiretti . produrre grano costa agli agricoltori 400 euro ad ettaro a causa dell’impennata dei costi energetici che si riflette a cascata dalle sementi al gasolio fino ai fertilizzanti. In questo scenario pesa il deficit logistico per la carenza infrastrutturale per il trasporto merci, che aumenta il gap rispetto agli altri Paesi dell’Unione Europea. Da noi- riferisce Coldiretti - il costo medio chilometrico per le merci del trasporto pesante è pari a 1,12 €/km, più alto di altre nazioni. In queste condizioni è importante individuare alternative green come previsto dal Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr) sul Recovery plan elaborato dalla Coldiretti per sviluppare le bioenergie e concorrere concretamente a contrastare il cambiamento climatico. In tale ottica occorre investire per realizzare nuove produzioni come il biometano agricolo Made in Italy “dalla stalla alla strada” per raggiungere l’obiettivo di immettere nella notevoli quantità di metri cubi di gas “verde” da qui al 2030. Partendo dall’utilizzo degli scarti delle coltivazioni e degli allevamenti come già fanno nella nostra regione diverse aziende – sottolinea la Coldiretti – è possibile arrivare alla realizzazione anche di impianti per la distribuzione del biometano utili  per alimentare ad esempio le flotte del trasporto pubblico come autobus, ma non solo.

In questo modo sarà possibile generare un ciclo virtuoso di gestione delle risorse, taglio degli sprechi, riduzione delle emissioni inquinanti, creazione di nuovi posti di lavoro e sviluppo della ricerca scientifica in materia di carburanti green.

Pubblicità laterale

  1. Più visti
  2. Rilevanti
  3. Commenti

Per favorire una maggiore navigabilità del sito si fa uso di cookie, anche di terze parti. Scrollando, cliccando e navigando il sito si accettano tali cookie. LEGGI