Il Brain Training

Mentre il Brain Training (l’allenamento del cervello) è diventato solo di recente un tema attuale, l’importanza dell’attività fisica gode già da tempo di una consolidata considerazione nella nostra società.

L’allenamento fisico non è solo un ‘must’ per i più giovani o per gli amanti del corpo palestrato, per chi vuole sfoggiare addominali o muscoli definiti. Lo sportha assunto un ruolo sempre più importante nella vita quotidiana anche di tutti coloro che hanno deciso di abbracciare la filosofia di uno stile di vita corretto e che vogliono unire ad una buona alimentazione anche del sano movimento.

Partendo dai benefici sul funzionamento del cuore e dagli equilibri cardiovascolari, fino ad arrivare ai muscoli tonificati e al miglioramento del funzionamento generale del nostro organismo, l’attività sportiva è diventata uno strumento chiave del quotidiano, per mantenersi attivi e in salute, non solo per chi avanza con l’età. Sull’importanza di praticare sport c’è un gran consenso generale: l’invigorimento fisico porta a vivere una vita più lunga e sana e serena.

Con occhi ancora un po’ pieni di sfiducia viene invece visto il brain training, l’allenamento del cervello. Sulla sua efficienza le opinioni si spaccano in tendenze opposte, anche se lo stesso cerca con le filosofie di nuova generazione di farsi largo tra la folla e raggiungere un posto in prima fila, accanto alla cura e al mantenimento del corpo.

La parola 'brain training' è stata coniata nel 1980 da Siegfried Lehrl, psicologo tedesco che si è occupato nei suoi studi della misurazione e delle variazioni delle prestazioni mentali sia nelle persone sane che in quelle malate. Anche se l’introduzione di una parola apposita risale solo a tempi recentissimi, l’idea in sé risale già a tempi più antichi.

A differenza di un computer che memorizza dati e informazioni e impara una sola volta tutto ciò che deve, il cervello è molto più simile ad un muscolo che obbedisce alla stessa regola di base di tutti gli altri muscoli del nostro corpo: "use it or loseit". L'idea in sé potrebbe sembrare deprimente, ma l'analogia va oltre: comportandosi esattamente come un muscolo, il cervello può essere portato non solo a tornare in forma, ma anche ad avere una prestazione notevolmente migliorata.

Secondo diversi studi, il cervello raggiunge tra i 16 e i 25 anni d’età il suo livello maggiore di intelligenza e capacità di prestazione. Giochi e Rebus come Sudoku o le parole crociate vengono considerati dei passatempi interessanti e utili per le persone che vogliono tenere sveglia la mente.

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