Scontro Roma Parigi, il terrore dei politici francesi

Dietro il braccio di ferro del governo francese, la posizione del presidente Emmanuel Macron, schiacciato tra la destra, che ha la maggioranza in Parlamento, e la gauche più aperturista. Nella valanga di tweet e reazioni indignate che travolge la cronaca d’Oltralpe, tra i primi a reagire è stata Marine Le Pen. “Accettando per la prima volta che una nave sbarchi dei migranti in un porto francese, Macron lancia un drammatico segnale di lassismo”, protesta la capogruppo del Rassemblement National all’Assemblea Nazionale. 

Sulla stessa linea, il rivale di estrema destra, Eric Zemmour, fondatore del movimento Reconquete, denuncia un “terribile segnale ai trafficanti”. “È irresponsabile, immorale e contrario alla volontà popolare e anche all’umanità che dovrebbe dissuadere queste traversate ad ogni costo”, attacca l’ex polemista sui social. Ma critiche al veleno contro la scelta di Macron piovono anche da parte della destra repubblicana. “Accogliendo l’Ocean Viking a Tolone, il governo francese si rende complice dei trafficanti. Bisogna rispedire le navi nei loro Paesi di provenienza. Nessun porto francese deve diventare la nuova Lampedusa d’Europa”, deplora il falco repubblicano eletto nel dipartimento di Alpes-Marittimes, al confine con l’Italia, Eric Ciotti.

Un tema che esplicano nei numeri anche altri ministri.  “Inspiegabile il nervosismo di alcuni politici francesi a fronte dell’arrivo di 234 immigrati via nave”, scrive su Twitter il vicepremier e ministro delle Infrastrutture, Matteo Salvini. “In Italia gli sbarchi sono stati quasi 90.000 da inizio anno, e di questi la Francia ne ha accettati solo 38, l’Europa intera solo 117. A protestare – rimarca – dovrebbe essere l’Italia”.

“E’ una reazione a dir poco sproporzionata come i numeri che riguardano l’accoglienza e che chiariscono quale sia la realta’ piu’ di ogni altro discorso: quest’anno l’Italia ha accolto 90mila immigrati sbarcati sulle nostre coste, mentre altre tredici nazioni europee si sono impegnate a ricollocarne circa 8 mila, di cui finora ne sono stati ricollocati solamente 117”. A fare i conti è il vicecapogruppo vicario FdI alla Camera Manlio Messina. Numeri che certificano

E così dopo l’apparente disponibilità ad accogliere i migranti per aiutare l’Italia, la Francia fa un improvviso dietrofront.  Il ministro ha attaccato l’Italia per la sua scelta  “incomprensibile”  di non accogliere l’Ocean Viking, annunciando che la Francia aprirà alla nave il porto di Tolone con i suoi 234 migranti a bordo. Sarà accolta oggi.

“Accettando per la prima volta che una nave sbarchi dei migranti in un porto francese, Emmanuel Macron lancia un drammatico segnale di lassismo. Con questa decisione, non potrà più far credere a nessuno che intende porre fine all’immigrazione massiccia ed anarchica”:, scrive in un tweet la capogruppo del Rassemblement National all’Assemblea Nazionale, Marine Le Pen, commentando il caso Ocean Viking.

 “Abbiamo chiesto lo sbarco immediato dalla Ocean Viking perché sappiamo che la situazione ha raggiunto un livello critico e chiaramente c’è l’obbligo legale al salvataggio”, ha detto un portavoce della Commissione Europea. “La priorità della Commissione – ha aggiunto – è che le persone siano trattate in salvataggio e messe al sicuro”.

Si apre uno scontro totale Roma-Parigi proprio sui migranti. La Francia ha annunciato la sospensione dell’accoglienza prevista di 3.500 rifugiati attualmente in Italia. Il ministro dell’Interno francese, Darmanin, ha invitato “tutti gli altri partecipanti” al meccanismo di ricollocamento europeo dei migranti, in particolare la Germania, a sospendere l’accoglienza dei profughi attualmente in Italia. Giorgia Meloni, dunque, è sotto tiro.

“La Francia deplora molto profondamente che l’Italia abbia fatto la scelta di non considerarsi come uno Stato europeo responsabile”, ha detto il ministro, a proposito della decisione del governo italiano di rifiutare lo sbarco degli oltre 234 naufraghi a bordo della nave

”Una reazione sproporzionata”. Così il ministro degli Esteri Antonio Tajani ha definito la risposta francese alla gestione della Ocean Viking da parte delle autorità italiane. Parlando ai giornalisti ad Amsterdam a margine della visita del presidente Sergio Mattarella, Tajani ha detto di ritenere ”che dalla Francia sia venuta una reazione sproporzionata”.

Il titolare della Farnesina ha quindi aggiunto che “ci sono persone che vogliono venire in Italia. Noi siamo pronti a curarle ma non tutti possono venire in Italia. Sulla redistribuzione non è stato fatto molto per cui bisogna trovare soluzioni con determinazione. Le polemiche non servono a molto, ma una soluzione va trovata in Africa”.

A chi gli fa notare che la Francia ha più rifugiati e richiedenti asilo, il ministro all’Agricoltura Francesco Lollobrigida, entrando a Palazzo Chigi risponde: “Il problema non è dei rifugiati, perché quelli siamo pronti ad accoglierlo, il problema sono i clandestini che gravano su questa vicenda – replica Lollobrigida -. I dati statistici dicono che i rifugiati sono solo il 10% di quelli che arrivano, seppure distribuissero il 10% avremmo risolto solo un problema di necessaria accoglienza. Gli immigrati, invece, se li carica lo stato di prima accoglienza, cioè l’Italia”.


Fonti varie agenzie e il Secolo d Italia / firenzepost

Per favorire una maggiore navigabilità del sito si fa uso di cookie, anche di terze parti. Scrollando, cliccando e navigando il sito si accettano tali cookie. LEGGI