Biden "ha perso la pazienza" nel corso di una telefonata con Zelensky

Il presidente Usa, Joe Biden, "ha perso la pazienza" nel corso di una telefonata con il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky. Lo riporta la tv americana Nbc, spiegando che Biden si è irritato dopo che il responsabile di Kiev "ha chiesto altri aiuti", da aggiungere al miliardo di dollari che l'inquilino della Casa Bianca gli aveva appena confermato.

Le stesse fonti citata dalla Nbc precisano poi che i rapporti tra Biden e Zelensky sono via via migliorati dopo le tensioni di quella telefonata. Il presidente ucraino aveva infatti diffuso immediatamente dopo la chiamata una dichiarazione di ringraziamento per gli aiuti americani. Un modo per evitare una crepa nell’intesa con Washington. Ma secondo l’emittente Usa quello screzio è stato anche il primo segnale dei problemi a venire. Non è un caso che la notizia venga fatta trapelare adesso: dopo le elezioni di midterm, il nuovo Congresso potrebbe forse frenare il flusso di aiuti verso Kiev. Subito dopo le elezioni, il Congresso uscente potrebbe forse essere chiamato ad approvare un nuovo pacchetto per circa 50 miliardi di dollari.

Da quando la Russia ha invaso l’Ucraina, è tradizione che Biden e Zelenzky abbiano un colloquio telefonico ogni volta che gli Stati Uniti definiscono un nuovo pacchetto di aiuti militari per Kiev. In quell’occasione, siamo nel giugno scorso, Biden aveva a malapena finito di informare Zelensky del via libera a progetti di assistenza militare per un miliardo di dollari che il suo interlocutore ha iniziato a elencare gli aiuti ulteriori di cui l’Ucraina aveva bisogno e che non stava ricevendo. Il presidente americano allora – stando al racconto della Nbc – è esploso, ricordando a Zelensky della generosità degli americani e dell’impegno della sua amministrazione per aiutare l’Ucraina, alzando la voce e chiedendo a Zelensky di dimostrare un po’ più di “gratitudine“.

Intanto Stop a partire da domani 1° novembre all'obbligo vaccinale anti-vaccinale anti-Covid per medici e professioni sanitarie. Lo ha stabilito il Consiglio dei ministri che si è appena concluso. Nella prima seduta dell'esecutivo guidato da Giorgia Meloni è stata anche varata la lista del cosiddetto «sottogoverno», l'insieme cioè di sottosegretari e vice ministri. Tra questi, per restare all'ambito sanitario, il sottosegretario alla Salute è stato nominato Marcello Gemmato, farmacista e responsabile sanità di Fratelli d'Italia.

Contestualmente, l'esecutivo ha disposto anche il rinvio al 30 dicembre dell'attuazione della riforma Cartabia, provvedimento incluso assieme agli altri passati all'esame quest'oggi in un unico decreto legge, già ribattezzato «dl Giustizia-Covid».

Tra le materie trattate dal decreto anche la normativa anti-rave party: la nuova norma prevede la reclusione da 3 a 6 anni, multe da 1.000 a 10.000 euro e si procede d'ufficio «se il fatto è commesso da più di 50 persone allo scopo di organizzare un raduno dal quale possa derivare un pericolo per l'ordine pubblico o la pubblica incolumità o la salute pubblica».

Fonte varie agenzie

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