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Salvini: Centrodestra compatto e convinto nel sostegno a Berlusconi

"Centrodestra compatto e convinto nel sostegno a Berlusconi, non si accettano veti ideologici da parte della sinistra.Spero che nessun segretario e nessun partito si sottraggono al confronto ed alla responsabilità".Lo dice il leader della Lega, Matteo Salvini.

Il vertice del centrodestra è convocato per domani alle 13.30 a Villa Grande, residenza romana di Silvio Berlusconi. La riunione inizierà al termine dei funerali di David Sassoli, a cui prenderanno parte diversi esponenti del centrodestra.

Ieri era stato evocato un «piano b» e per di più sostenere che la legislatura andrebbe avanti anche senza Draghi a palazzo Chigi, fa infuriare Berlusconi. Che reagisce male: «Che significa? Lui mi ha garantito il voto della Lega». Sì, ma il leader della Lega chiede garanzie, vuole una volta per tutte sapere dove sono i cento voti aggiuntivi che servono e che l'alleato sostiene di avere. 

È evidente che il fattore numerico cela una questione politica, che il pressing è un modo per stringere Berlusconi e portarlo ad abbandonare il suo sogno, così da aprire finalmente una trattativa con gli altri partiti. Talmente evidente che il Pd s’infila ad arte nella disputa, plaudendo alla mossa di Salvini.

Vecchi trucchi. Il Cavaliere non ci casca: «Io mi fido di Matteo». Ma la telefonata tra i due alleati non scioglie il nodo, perché il Cavaliere non svela l'identità di questi grandi elettori: «Ho voti dei Cinquestelle e del Pd». «Ma se Pd e Cinquestelle non partecipano alla quarta votazione, quei voti non ci sono», replica il capo del Carroccio. 

Che per una volta la pensa come la Meloni: la nuova generazione del centrodestra non vuole fare la figura di chi è rimasta incastrata nel gioco del vecchio fondatore, e Salvini pretende di evidenziare la sua leadership esercitando la funzione del kingmaker."Il clima che si respirava l'altro giorno quando è stato commemorato David Sassoli in Parlamento era straordinario, di serenità e di armonia, di desiderio da tutte le parti di contribuire a guardare agli interessi del Paese e non alle differenze di parte. Si tratta di una grande lezione, un grande contributo. 

Se i grandi elettori, parlamentari e non, procederanno all'elezione del presidente della Repubblica, David avrebbe un grandissimo merito", ha detto Gianni Letta parlando all'uscita della Camera ardente di Sassoli davanti alle tv.

«Matteo Salvini non vuole equivoci: “Centrodestra compatto e convinto nel sostegno a Berlusconi, non si accettano veti ideologici da parte della sinistra”. Punto 2, “spero che nessun segretario e nessun partito si sottraggono al confronto e alla responsabilità».

“Silvio Berlusconi è un europeista convinto e questo è ciò di cui ha bisogno l'Italia come presidente, così la vedo da un punto di vista europeo- aggiunge  l presidente del Ppe Manfred Weber - E per questo penso che Silvio Berlusconi sarebbe un ottimo candidato per la Presidenza della Repubblica. Guiderebbe il paese nella giusta direzione, in una direzione pro europea. E per questo da un punto di vista europeo Berlusconi ha il totale sostegno della sua famiglia del partito Popolare europeo”.  “L’Italia – ha proseguito - senza l’Europa è più debole e l'Europa senza l'Italia è più debole e questo è ciò in cui crede Berlusconi e ha difeso questa visione politica anche nei periodi difficili in Italia, quando il populismo era molto forte, e per questo è ben preparato e può contare veramente sull'aiuto dei suoi amici europei”.  

Quando mancano meno di due settimane al 24 gennaio, giorno fissato dal Presidente della Camera Fico per l'elezione del Capo dello Stato ai microfoni di Sky Tg24 parla il presidente del Ppe Manfred Weber : “Noi rispettiamo molto il governo italiano. L’ Italia è tornata, se così possiamo dire, perché i dati economici sono buoni. Draghi premier sta facendo un buon lavoro e sta portando l'Italia del futuro in una buona direzione. Ed è un lavoro importante, noi contiamo sul fatto che lui continui con le sue responsabilità. Dall'altra parte c’è bisogno di un Presidente della Repubblica Italiana e i deputati italiani che devono decidere hanno una grande responsabilità. Silvio Berlusconi è ben preparato con la sua conoscenza, la sua esperienza e con le due idee per il futuro in direzione pro europea” sottolinea Weber.

Salvini è convinto che il tentativo del fondatore di Forza Italia vada preso sul serio sottolinea Corriere della sera . Per ragioni di lealtà e di riconoscimento del ruolo, certo. Ma anche per sé stesso: impensabile nutrire ambizioni di leadership del centrodestra esponendosi al sospetto di non aver fatto tutto quello che era possibile per sostenere colui che tutti, almeno a parole, dicono di sostenere.Scrive corriere della sera, anche se Giorgia Meloni, questa mattina, non ha detto esattamente la stessa cosa. Ha spiegato di non voler parlare di Quirinale perché il vertice è domani ma è tornata a chiedere «la compattezza della coalizione dall’inizio alla fine della vicenda, una compattezza che FdI può garantire perché lo sanno tutti, abbiamo sempre avuto una parola sola…». 

La parola «Berlusconi» non c’è e peraltro la leader di Fratelli d'Italia ha anche respinto la proposta di Salvini per un governo che includa tutti i leader: «Non mi sento garantita da un esecutivo che mette insieme tutto e il contrario di tutto. Nemmeno il “Beato” Mario Draghi è riuscito a concludere molto, figuriamoci un altro... il problema della democrazia è che devi avere una maggioranza coesa che sostenga il governo, e questo si fa con le elezioni». Meloni dà l'altolà anche sulla legge elettorale: «Sicuramente è una questione che porrò al centrodestra, per ribadire la nostra compattezza anche contro una legge elettorale proporzionale, che serve solamente a mantenere governo di inciuci che nascono nel Palazzo contro la volontà degli italiani».

 

Fonte Ansa / Corriere della sera / Sky

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