Il Green pass sul modello francese divide il centrodestra

Continua a far discutere in particolare la possibile introduzione del Green pass sul modello francese, che vede diviso il centrodestra. Il governo sta lavorando a un decreto su questa misura che potrebbe arrivare già questa settimana.

All'interno del governo si continua a discutere e mediare sul nuovo utilizzo del green pass. L'ipotesi che sta prendendo forma è: con una dose di vaccino si va nei ristoranti al chiuso, con due dosi nei luoghi più affollati. Nelle zone dove c'è una forte circolazione del virus invece doppia dose per recarsi ovunque. E non manca l'idea di una stretta maggiore in autunno.

Le attività non hanno subito già abbastanza in un anno e mezzo di restrizioni? Per il governo no», attacca la presidente di Fdi, Giorgia Meloni.
Il leader della Lega Matteo Salvini dice «no» alle multe e a creare nuovi obblighi burocratici che «non servono a nulla, se non a complicare la vita agli italiani».

Ancora nulla di ufficiale al momento ma è questione di poche ore prima che si riunisce la cabina di regia e il Consiglio dei ministri per decidere il da farsi. Si dibatterà non solo di questo ma anche nei nuovi parametri per la classificazione delle aree di rischio con l'obiettivo di lasciare tutta Italia in zona bianca fino al 15 agosto, di frenare la diffusione della variante Delta e se prorogare lo stato di emergenza che scadrà il 31 luglio per almeno altri tre mesi.

"Qualsiasi spostamento, in questo periodo, può comportare un rischio sanitario: in molte isole greche, inclusa Corfù, la presenza di stranieri risultati positivi è significativa e sta comportando rallentamenti e difficoltà alle autorità sanitarie locali nel reperire alloggi adeguati nei Covid-hotel". Lo scrive l'Unità di crisi della Farnesina ad una società che ha organizzato un viaggio in Grecia, con partenza il 23 luglio, di 400 ragazzi italiani.

Nella missiva - secondo quanto appreso - si invitano gli organizzatori ad informare "anche i familiari dei ragazzi" dei rischi e "dei possibili costi aggiuntivi" legati a questi viaggi.

Si andrà in zona gialla se l'occupazione delle terapie intensive è superiore al 5% dei posti letto a disposizione e se quella dei reparti ordinari supera il 10%. Sarebbe questa, secondo quanto si apprende da diverse fonti di governo e delle regioni, l'ipotesi alla quale si sta lavorando per rivedere i parametri del monitoraggio con il quale vengono attribuite le fasce di colore alle regioni.

Scendono leggermente i positivi ai test per i Covid individuati nelle ultime 24 ore, sono 2.072 secondo i dati del ministero della Salute. Sono invece 7 le vittime in un giorno. Sono 89.089 i tamponi molecolari e antigenici per il coronavirus effettuati nelle ultime 24 ore in Italia, secondo i dati del ministero della Salute.

Cambiare le regole delle quarantene, rivedendole alla luce del Green Pass: Matteo Renzi affida alla newsletter riservata ai sostenitori la sua personale ricetta contro il rischio di nuove chiusure. "I contagi crescono e cresceranno, ma per chi ha gli anticorpi nessun allarmismo. Il problema non è il numero delle persone contagiate, ma la terapia intensiva, l'ospedalizzazione, i decessi", spiega prima di lanciare l'appello al governo: "Spero che il Governo cambi le regole della quarantena: se un vaccinato entra in contatto con un positivo oggi va in quarantena per 14 giorni. Follia! Chi ha il Green Pass deve essere tutelato".

Una linea morbida sulla quarantena che Renzi vuole accompagnare con l'obbligo vaccinale per alcune categorie. "Chi lavora a scuola o negli ospedali, a mio avviso, dovrebbe avere l'obbligo vaccinale. Per tutti gli altri estenderei l'utilizzo del Green Pass sul modello Macron. Basta con le zone rosse: in zona rossa ci vada chi non è vaccinato. Chi ha gli anticorpi può andare dappertutto". In quest'ottica il leader di Italia Viva difende il vaccino per gli under 40: "Dire che non bisogna vaccinarsi sotto i 40 anni è una follia. Da sempre ho fatto una battaglia contro i No Vax. Penso che bisogna giocare la carta della franchezza: nelle settimane cresceranno i contagi perché la variante Delta è contagiosa, ma per chi è vaccinato il covid è poco più di una influenza".

Nonostante ciò, per Renzi va evitato l'obbligo vaccinale per tutti: "Sono favorevole al green pass, anche per i trasporti. Se dobbiamo tornare in 'zona rossa', ci vada chi non è vaccinato. E' l'unica strada per evitare l'obbligatorietà del vaccino". Un'ipotesi sposata invece dal segretario Pd, Enrico Letta, che ieri sera chiudendo la Festa de L'Unità a Testaccio ha ribadito: "Sono tra i favorevoli all'obbligo vaccinale. Non è una cosa che non esiste, ci sono già degli obblighi vaccinali. Non stiamo inventando una cosa nuova. Dopo quello che è avvenuto in questo anno e mezzo, mi chiedo cos'altro dobbiamo aspettare". Ma la distanza maggiore fra Renzi e il pd si registra sul Ddl Zan.

Il senatore di Iv considera "una vergogna" la scelta di Enrico Letta di non sedersi allo stesso tavolo con Matteo Salvini per trattare le modifiche al testo della legge contro l'omotransfobia. “È una vergogna non trattare sul ddl Zan. Il Pd si sta avvicinando troppo ai 5 Stelle. Quando dice che non si tratta sulla legge Zan ma si tratta sulla giustizia è strano. Come si fa a non trovare un punto di equilibrio?". E ancora: "Non capisco perché, oggi che la Lega ha dato la disponibilità, il Pd si è messo di traverso. Oggi il Pd è diventato il partito No Zan".

Prevista per oggi anche la conferenza delle Regioni. La riunione del Consiglio dei ministri, invece, avverrà entro giovedì 22 luglio in maniera tale da poter far entrare in vigore il decreto per lunedì 26 luglio. Il Pd e il ministro Speranza spingono per interventi molto decisi. Questo fa presupporre un acceso dibattito dal momento che, come riporta il Corriere, le resistenze sono svariate, sia dalla Lega di Matteo Salvini il quale si è dichiarato favorevole al green pass per "i posti affollati, ma non per andare a mangiare una pizza" che dal M5s di Conte, il quale avrebbe espresso le sue perplessità direttamente al premier Mario Draghi. L'obiettivo comune, come richiesto dalle associazioni di categoria, resta sempre il lasciare aperte le attività.

E' stabile il numero dei nuovi casi di Covid-19: quelli registrati nelle ultime 24 ore sono 3.127 e 3 le vittime del virus, contro i 3.121 nuovi positivi e i 13 morti delle 12 ore precedenti. In aumento, invece, il tasso di positività che si attesta all'1,9% contro l'3,3% di ieri. I contagi, come riporta il bollettino diffuso quotidianamente dal ministero della Salute, sono emersi da 165.269 tamponi eseguiti, tra antigenici e molecolari. In tutto ci sono 46.113 cittadini attualmente positivi, 2.622 in più rispetto a ieri.
Più o meno stabili i numeri delle terapie intensive, che registrano un lieve calo rispetto a ieri: sono 156 i pazienti totali ricoverati in rianimazione, 6 meno di ieri. Mentre nei reparti ordinari sono aumentati i pazienti: 25 in più rispetto a ieri, per un totale di 1.136 persone.

Sono invece 501 le persone dimesse e guarite nelle ultime 24 ore dal Covid-19, per un totale di 4.113.478 dall'inizio della pandemia. Le vittime, da febbraio dello scorso anno, sono state 127.867.
E mentre la curva dei contagi pare essere di nuovo in salita, soprattutto per via delle varianti Delta e Delta plus, prosegue il dibattito sul Green pass, per il quale il governo pare essere arrivato ad un punto fermo.

Il pass che stanno discutendo, ha una validità di nove mesi ed è rilasciato in formato cartaceo o digitale, su richiesta dell'interessato, dalla struttura sanitaria che effettua la vaccinazione contro il Covid. È possibile ottenere il Green pass anche con una sola dose di vaccino: in questo caso il lasciapassare è valido dal 15esimo giorno dalla prima e fino alla seconda somministrazione. La certificazione sarà disponibile anche nel fascicolo sanitario elettronico del paziente.

Quali informazioni devono essere riportate sul certificato?
Oltre alle generalità dell'interessato (nome e cognome) in questo caso il certificato deve indicare la sua data di nascita e anche alcuni dettagli relativi alla vaccinazione. Deve quindi riportare la malattia o agente bersaglio, il tipo di vaccino eseguito, la denominazione del vaccino o l'indicazione del titolare dell'autorizzazione all'immissione in commercio. Il documento deve anche indicare il numero della dose effettuata e il numero totale delle dosi previste, la data dell'ultima somministrazione effettuata, lo Stato membro in cui è stata effettuata la vaccinazione, la struttura che detiene il certificato e il suo identificativo univoco.

2) Guarigione e termine dell’isolamento in seguito all'infezione

La certificazione ha una validità di sei mesi ed è rilasciata, su richiesta dell’interessato, in formato cartaceo o digitale, dalla struttura presso la quale è avvenuto il ricovero del paziente affetto da Covid-19, ovvero, per i pazienti non ricoverati, dai medici di medicina generale e dai pediatri di libera scelta, ed è resa disponibile nel fascicolo sanitario elettronico dell’interessato. La certificazione cessa di avere validità qualora, nel periodo di vigenza semestrale, il cittadino sia positivo al SARS-CoV-2. Le certificazioni di guarigione rilasciate precedentemente dall’entrata in vigore del decreto sono valide per sei mesi a decorrere dalla data indicata nella certificazione.

Quali informazioni devono essere riportate sul certificato?
Anche in questo caso, il certificato deve necessariamente riportate alcune informazioni. Oltre ai dati anagrafici, sul documento devono essere indicati la data del primo test positivo, lo Stato membro in cui è stata certificata la guarigione, la struttura che ha rilasciato il certificato, l'identificativo univoco del certificato e la sua validità.

3) Esecuzione di test antigenico rapido o molecolare con esito negativo

La certificazione ha una validità di quarantotto ore dal rilascio ed è prodotta, su richiesta dell’interessato, in formato cartaceo o digitale, dalle strutture sanitarie pubbliche da quelle private autorizzate e accreditate e dalle farmacie che hanno svolto il tampone antigenico rapido o molecolare, ovvero dai medici di medicina generale o pediatri di libera scelta.

Quali informazioni devono essere riportate sul certificato?
Oltre ai dati anagrafici del soggetto, il certificato deve riportare la malattia o l'agente bersaglio, la tipologia di test effettuato, il suo nome e il produttore. Sul documento devono inoltre essere indicati la data e l'orario della raccolta del campione e quelli del risultato del test, il centro o la struttura che lo ha eseguito, lo Stato membro, la struttura che detiene il certificato e l'identificativo univoco.

Come ottenere il Green pass

Il cittadino ha diverse possibilità per accedere al Green pass:

il sito dedicato dgc.gov.it; tramite fascicolo sanitario elettronico;
tramite l'app Immuni;tramite l'app IO;attraverso il sistema Ts (per il tramite dei medici di medicina generale, dei pediatri di libera scelta, dei farmacisti e degli altri medici delle aziende sanitarie, Usmaf, Sasn autorizzati alla funzione del Sistema tessera sanitaria).

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