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La straordinaria eredità di Raffaella Carrà

Sarà una vera e propria tre giorni per ricordare Raffaella Carrà, morta il 5 luglio all'età di 78 anni, dopo una malattia su cui è stato tenuto a lungo il massimo riserbo. L'addio dell'Italia alla regina della tv, showgirl e cantante, comincerà oggi e si concluderà il venerdì 9 luglio, sempre a Roma, con i funerali alle 12 nella chiesa di Santa Maria in Ara Coeli al Campidoglio. Nelle sue ultime disposizioni ha chiesto una semplice bara di legno grezzo e un'urna per contenere le sue ceneri

In onore di Raffaella Carrà, l'Italia la nostra Nazionale che ha vinto ieri contro la Spagna ha effettuato il riscaldamento prima della semifinale di Euro 2020 contro la Spagna sulle note di "A far l'amore comincia tu", successo mondiale della star, scomparsa nella giornata di lunedì. 

Su esplicita richiesta, presentata alla vigilia dalla Figc, la Uefa ha acconsentito di inserire nella playlist pre-partita un brano dell'artista italiana, applaudita e ballata dai moltissimi tifosi italiani presenti sulle tribune dello stadio londinese.

La città e tutta l'Italia prima le renderà omaggio con un corteo funebre che partirà oggi alle 16 dall'abitazione dell'artista, in via Nemea 21, e toccherà tutti i luoghi professionali della sua lunghissima sua carriera, fermandosi un minuto per un pubblico saluto all'artista. Dall'Auditorium Rai del Foro Italico alla sede Rai di via Teulada 66, dal Teatro delle Vittorie a viale Mazzini 44.

L'ultimo suo post risale al 18 giugno giorno scorso giorno del suo compleanno "Il vostro affetto mi commuove, vi abbraccio e vi auguro un estate con ritorno alla normalità".

La notizia della sua scomparsa è arrivata come un temporale nel pomeriggio degli italiani. A dare il senso di cosa ha rappresentato la Raffa nazionale le parole di Renzo Arbore: "Gli storici parleranno della fine della bella epoque del piccolo schermo. Io provo un grande dolore per aver perso un'amica". Raffaella Carrà è stata probabilmente la soubrette più amata di sempre, con decine di programmi televisivi, canzoni hit nelle classifiche di ascolto, film. Almeno tre generazioni sono cresciute con lei. "Si è spenta - ha annunciato Japino - alle ore 16.20 di oggi, dopo che una malattia da qualche tempo aveva attaccato quel suo corpo minuto eppure così pieno di straripante energia. Le esequie saranno definite a breve".

La notizia della morte di Raffaella Carrà rimbalza in Sudamerica dove la cantante era molto famosa e diventa una delle principali news di molti siti. A cominciare da quelli argentini con El Clarin che titola: 'È morta la cantante italiana Raffaella Carrá, la regina d'Italia innamorata dell'Argentina', un mito del pop italiano con fama mondiale". Il giornale ricorda l'artista che "ha reso popolari successi indimenticabili come 'Hot, Hot' o 'Devi venire al sud'". E anche la testimonianza dell'amico Franco Simone: "Devo confermare con molto dolore che è così, sono devastato". "La regina italiana che negli anni '70 e '80 è entrata a far parte del panorama argentino al suono di '03-03-456', è morta all'età di 78 anni" aggiunge El Clarin, ricordando anche la sua amicizia con Diego Armando Maradona . La notizia è tra quelle di apertura anche de La Nacion che cita le parole dell'annuncio di Japino: "Raffaella ci ha lasciato. È andata in un mondo migliore, dove rimarranno per sempre la sua umanità, la sua risata inconfondibile e il suo talento straordinario", riporta la testata argentina.

"Raffaella Carrà è stata una donna che ha ispirato a varie generazioni felicità, coraggio e impegno. La sua musica ci ha rallegrato il cuore, il suo spirito libero ci ha riempito l'anima". Lo scrive su Twitter il premier spagnolo Pedro Sanchez. "Riposa in pace, cara #RaffaellaCarrà", aggiunge Sanchez.


Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella nell'esprimere il suo cordoglio ha sottolineato come Raffaella Carrà: "Volto televisivo per eccellenza ha trasmesso - con la sua bravura e la sua simpatia - un messaggio di eleganza, gentilezza e ottimismo". Per il presidente del Consiglio Mario Draghi Raffaella Carrà ha portato il nome dell'Italia nel mondo. La sua risata e generosità hanno accompagnato intere generazioni".

E ancora hanno voluto rendergli omaggio il ministro della Cultura Dario Franceschini, il ministro Luigi di Maio, Maria Stella Gelmini, Mara Carfagna, Enrico Letta, Nicola Zingaretti, Giorgia Meloni, Antonio Tajani, il presidente dell'Emilia Romagna Bonaccini, Chiara Appendino, e Virginia Raggi e tantissimi altri. E ancora piangono la grande artista "la più brava di sempre", Vasco Rossi, Cristiano Malgioglio, Gianni Morandi, Laura Pausini, Patty Pravo, Enzo Paolo Turchi, Milly Carlucci a Fabio Fazio. Il Guardian l'aveva 'ritratta' in un pezzo sulla cultura pop la scorsa estate.

Alle parole di Japino si uniscono gli adorati nipoti Federica e Matteo, con Barbara, Paola e Claudia Boncompagni, gli amici di una vita e i collaboratori più stretti. Nelle sue ultime disposizioni, Raffaella ha chiesto una semplice bara di legno grezzo e un'urna per contenere le sue ceneri. Nata a Bologna il 18 giugno 1943 come Raffaella Maria Roberta Pelloni, la ballerina e cantante Raffaella Carrà, dopo gli esordi, giovanissima, nel cinema, L'esordio è con Io, Agata e tu, nel quale lancia il suo nuovo stile di showgirl. Ma è nello stesso anno, con Canzonissima con Corrado, che raggiunge la popolarità.

Sarà un addio lungo tre giorni quello a Raffaella Carrà, morta lunedì a 78 anni a Roma. Una scomparsa accolta da commozione in Italia e all'estero, testimoniata da un fiume di articoli, ritratti, omaggi e ricordi.

Alla valanga, che continua, di messaggi di affetto via web, si aggiungono le richieste da tanti fan, amici e ammiratori, famosi e non, per omaggi che lascino una traccia: da Laura Pausini, che sui social chiede di dedicarle una giornata di lutto nazionale, alla richiesta di intitolarle l'Auditorium Rai del Foro Italico, arrivata sia da Milly Carlucci sia da Giulio Rapetti (Mogol) che in veste di presidente Siae ha scritto a questo proposito al Presidente Marcello Luigi Foa, all'Ad Fabrizio Salini e al Cda della Rai. Intanto i saluti per Raffaella Carrà continuano nelle maniere più originali: fra gli altri, sulla spiaggia di uno stabilimento balneare di Marina di Pietrasanta (Lucca), in Versilia è stata tracciata a caratteri cubitali la scritta "Ciao Raffaella"; in Argentina è diventato virale (ha già oltre mezzo milione di visualizzazioni) un video, rilanciato dal presentatore televisivo e radiofonico Javi Fernandez, in cui sono riprese persone comuni che ballano e cantano al ritmo di 'Fiesta'' e la Figc ha chiesto e ottenuto dalla Uefa di inserire nella playlist utilizzata per il riscaldamento prepartita degli Europei 2021, Italia - Spagna, ieri sera a Wembley, una delle sue canzoni più amate, 'A far l'amore comincia tu'.

Non sono mancati inoltre gli omaggi floreali (consegnati spesso al portiere) lasciati davanti al comprensorio dove abitava da oltre 40 anni la conduttrice: da Paola Saluzzi che ha portato un grande girasole, a due fans quarantenni con un bouquet di rose e fiorellini gialli: "Era il colore che amava -hanno spiegato -.Siamo rimasti sconvolti alla notizia, ci ha accompagnato per tutta la vita con i suoi programmi". E' arrivato anche Massimo Lopez: ""Mi dispiace tantissimo proprio perché i ricordi sono tanti. Abbiamo avuto con lei dei bei trascorsi, come Trio è stata la prima ad ospitarci in una trasmissione televisiva. Ricordo la sua eleganza, la sua classe, l'amicizia, la disponibilità, la gentilezza, mi manca tantissimo -ha spiegato l'attore -. Mancherà un grande punto di riferimento, è un altro modello importante che se ne va. Mancherà a tutti, ai piccoli e grandi alle persone più anziane, a tutto il suo pubblico che l'ha tanto amata". Per Adolfo, il giornalaio di Piazza Giuochi Delfici, che da decenni aveva la conduttrice come cliente ("qui alcuni di noi sapevano che stesse male"), Raffaella Carrà "è per la tv quello che Mina è per la musica o Alberto Sordi per il cinema - ha detto -. Era poi una persona molto gentile, mancherà a tutti".

Un legame profondissimo con il pubblico riflesso anche dal programma ufficiale delle sue esequie: partiranno oggi con un corteo funebre che prenderà il via alle 16 dalla sua abitazione a Roma nord, facendo tappa in quei luoghi simbolo della Rai, dove è stata tante volte protagonista: l' Auditorium del Foro Italico (largo Lauro de Bosis), la sede Rai di di Via Teulada 66, il Teatro delle Vittorie, la sede Rai di Viale Mazzini 14 fino all'arrivo in Campidoglio (Sala Protomoteca). Qui l'apertura della camera ardente sarà alle ore 18 e si protrarrà fino a mezzanotte, per poi proseguire domani dalle ore 8 alle 12 e poi dalle ore 18 a mezzanotte.

La funzione funebre si terrà invece Venerdì 9 alle 12 presso la chiesa di Santa Maria in Ara Coeli, sempre su Piazza del Campidoglio. Per lo stesso giorno e ora, Sergio Iapino, a lungo compagno, amico e collaboratore di Raffaella Carrà, ha chiesto a tutti i suoi fan, in Italia, nel mondo, nelle chiese dei piccoli paesini come in quelle delle grandi città, di darsi appuntamento, per offrire tutti insieme l'ultimo saluto virtuale a Raffaella".

 Il suo talento, l'ombelico di fuori, e i brani per l'epoca trasgressivi per la tv, come il Tuca tuca, la consacrano nelle case degli italiani indimenticabile anche lo schetch con Alberto Sordi nella canzonissima del 1971 che gli sfiorava l'ombelico con garbo ballando. E poi arrivano Ma che musica maestro, A far l'amore comincia tu e Fiesta. Gli anni Ottanta sono quelli di Fantastico con Corrado, Gigi Sabani e Renato Zero: una media di 25 milioni di spettatori ad ascoltare la sua sigla di apertura Ballo ballo. È anche il periodo in cui nasce il sodalizio con Gianni Boncompagni, che la accompagnerà per tutta la sua carriera. Sempre nello stesso periodo arriva Pronto, Raffaella? Dopo un periodo, di due anni, in Fininvest, Raffaella torna a 'casa' in Rai negli anni Novanta dove raccoglie di nuovo successi con Carramba! Che sorpresa, inventato insieme a Japino. Poi ancora tanta tv, non solo in Italia ma anche in Spagna, dove rimane per quattro anni popolarissima con il suo Hola Raffaella. Poi il ritorno in Italia nel 1995 riproponendo con successo in Carramba! Che sorpresa (1995-97 e 2002).

Poi ancora Carramba! Che fortuna (1998-2000 e 2008) e Segreti e bugie (1999), sempre su Rai1. Una volta alla conduzione del Festival di Sanremo, nel 2001, affiancata da Piero Chiambretti. Nel 2004 il programma Sogni, mentre dedicato alle adozioni a distanza è stato Amore del 2006. Nel 2007 è uscito Raffica Carrà, raccolta video musicale delle numerose sigle televisive che ha interpretato. Nel 2013 è tornata sul piccolo schermo su Rai2 coach del talent show The Voice of Italy ed è uscito il suo ultimo album Replay. Nel 2015 ha condotto su Raiuno il talent Forte forte forte e ha interrotto la sua partecipazione a The Voice of Italy, ripresa l'anno successivo. Nel 2017 ha ricevuto il premio Icona Gay Mondiale, nel 2019 è il suo ultimo programma A raccontare comincia tu su Rai3: una serie di interviste a personaggi del mondo dello spettacolo, compresa la grande Sophia Loren "Marlon brando mi corteggiava ma non mi piaceva". Raffaella ha recitato a al cinema giovanissima anche a Hollywood con attori del calibro di Frank Sinatra da ragazzina, e poi con registi come Mario Monicelli, Florestano Vancini. Grande tifosa della Juve oggi il club bianconero ha voluto omaggiarla "ciao Raffaella".

 

Fonti varie agenzie ansa

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