Covid: diffuso il piano della campagna vaccinale nazionale

La Lombardia è da oggi, lunedì 15 marzo, in zona rossa, così come Campania, Emilia-Romagna, Friuli-Venezia Giulia, Lazio, Piemonte, Veneto, Marche, Molise, Puglia, Trento.

"La gente è al limite della sopportazione". Il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, a margine dell'inaugurazione di un punto vaccinale organizzato dall’esercito, il Drive Through allestito al Parco di Trenno a Milano, ha tenuto a sottolineare che per molti la situazione si sta facendo insostenibile per "le continue privazioni della libertà".

Con rabbia e sgomento la leader di Fratelli d'Italia, Giorgia Meloni, posta sui suoi profili social una foto simbolo: una ristoratrice “bastonata” da questa nuova chiusura delle attività. Piegata, in ginocchio, disperato.

“La disperazione di questa ristoratrice è l'emblema di tutte le attività che da ormai un anno sono abbandonate dallo Stato. A Pasqua, come a Natale, il settore della ristorazione resta in ginocchio e provo sdegno perché qualcosa in più si poteva e si doveva fare. Tutto questo è intollerabile”.  

Un anno fa un'altra foto simbolo, quell di un ‘infermiera col volto massacrato dai segni del dispositivo di protezione indossato senza tregua. Due diversi tipi di disperazione che si rinnovano dopo un anno.  E ci angosciano.

Giorgia Meloni aveva scritto chiaramente: “No, non riusciamo a rimanere in silenzio di fronte a questa situazione e non siamo disposti ad accettare che tutto sia inevitabile. Siamo rimasti sempre dalla stessa parte, coerentemente al servizio della Nazione e come unica forza di opposizione continueremo a denunciare tutto ciò che non funziona. Nei momenti più difficili gli italiani hanno sempre dimostrato il loro valore, la loro forza e determinazione. Daremo loro voce”.

Intanto agli ospedali piemontesi. l'Unità di crisi ha dato lo stop e ha disposto immediatamente la sospensione su tutto il territorio regionale della somministrazione del vaccino AstraZeneca, a seguito della morte del docente di Biella, e ha convocato la Commissione sulla farmaco-vigilanza: "Si tratta di un atto di estrema prudenza in attesa di verificare se esista un nesso di causalità tra la vaccinazione e il decesso", aveva spiegato l'assessore alla Sanità della regione Piemonte Luigi Genesio Icardi. Poi, dopo un paio d'ore, è stato individuato e isolato il lotto del quale faceva parte la dose somministrata al docente di Biella e si è deciso per la ripresa delle vaccinazioni AstraZeneca. In serata, poi, l'Aifa è intervenuta per rassicurare circa la somministrazione del vaccino: "I casi di decesso verificatisi dopo la somministrazione del vaccino AstraZeneca hanno un legame solo temporale- si legge in una nota- Nessuna causalità è stata dimostrata tra i due eventi. L'allarme legato alla sicurezza del vaccino AstraZeneca non è giustificato"

Intanto e stato diffuso il piano del Commissario straordinario, generale Francesco Paolo Figliuolo, per l’esecuzione della campagna vaccinale nazionale.

Il documento, elaborato in armonia con il Piano strategico nazionale del Ministero della Salute, fissa le linee operative per completare al più presto la campagna vaccinale. La governance sarà accentrata a fronte di una esecuzione decentrata, con una catena di controllo snella.

I due pilastri per condurre una rapida campagna sono la distribuzione efficace e puntuale dei vaccini e l'incremento delle somministrazioni giornaliere.

L'obiettivo è di raggiungere a regime il numero di 500 mila somministrazioni al giorno su base nazionale, vaccinando almeno l’80% della popolazione entro il mese di settembre, triplicando così il numero giornaliero medio di vaccinazioni delle scorse settimane, pari a circa 170 mila.

Tre sono le linee operative della campagna:

1) Approvvigionamento e distribuzione, attraverso costante contatto della struttura commissariale con tutti gli stakeholder. Ad oggi sono state approvvigionate 7,9 milioni di dosi, che si raddoppieranno entro le prossime tre settimane. Entro la fine di giugno è previsto l'arrivo di altre 52 milioni di dosi circa, mentre ulteriori 84 milioni sono previsti prima dell'autunno.

2) Monitoraggio costante dei fabbisogni con interventi mirati, selettivi e puntiformi sulla base degli scostamenti dalla pianificazione. Verrà costituita una riserva vaccinale pari a circa l’1,5% delle dosi, per poter fronteggiare con immediatezza esigenze impreviste, indirizzando le risorse nelle aree interessate da criticità, prevedendo l'impiego di rinforzi del Dipartimento di Protezione Civile e della Difesa. Si interverrà inoltre anche secondo il principio del punto di accumulo, concentrando le risorse necessarie verso aree cluster e di piccoli dimensioni in stato di particolare necessità. Il monitoraggio comprenderà anche l'analisi coordinata delle disponibilità manifestate da numerose realtà del Sistema Paese, al fine di indirizzare al meglio le risorse.

3) Capillarizzazione della somministrazione, incrementando la platea dei vaccinatori e il numero di punti vaccinali. Verrà dato impulso all’accordo per impiegare medici di medicina generale (fino a 44 mila), odontoiatri (fino a 60 mila), medici specializzandi (fino a 23 mila). Si potrà far ricorso – tramite accordi in via di finalizzazione - anche ai medici della Federazione Medico Sportiva Italiana, ai medici competenti dei siti produttivi e della grande distribuzione, oltre che ai medici convenzionati ambulatoriali e ai farmacisti. Proseguirà, se necessario, l'assunzione di medici e infermieri a chiamata, in aggiunta agli oltre 1700 già operativi. In caso di emergenza scenderanno in campo anche team mobili. Capitolo a parte è quello del potenziamento della rete vaccinale esistente che conta attualmente 1733 punti vaccinali (dato in crescita). Per l’allestimento di nuovi centri potranno eventualmente essere utilizzati siti produttivi, le aree della grande distribuzione, le palestre, le scuole, le strutture di associazioni e della Conferenza Episcopale Italiana.

Verrà inoltre potenziata l’infologistica, con l'adozione in tempi brevi di soluzioni informatiche per l’ampliamento delle funzioni di prenotazione e somministrazione dei vaccini, garantendo la circolarità delle informazioni e dando così impulso alla campagna. A livello operativo è stato istituito un tavolo permanente per verificare quotidianamente l'andamento delle attività sul terreno. Al tavolo, coordinato dalla Struttura Commissariale, partecipano la Protezione Civile, le Regioni e le Province autonome, con l'eventuale partecipazione di altri attori istituzionali e delle associazioni.

 

 

 

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