Intervista al professor Zangrillo

Conferenza stampa virtuale attraverso i nostri canali della stampa estera del Prof. Alberto Zangrillo, primario di anestesia e terapia intensiva dell'ospedale Vita-Salute San Raffaele di Milano medico personale di Silvio Berlusconi. il professore è stato invitato dalla collega Julia Virsta a rispondere alle domande dei colleghi. Le mie domande e risposte del Professore durante la conferenza stampa:

Professore vorrei domandare perché si deve andare in emergenza fino a dicembre se il virus non ha la forza di prima la seguo e concordo con le sue dichiarazioni sulla malattia potrei avere la Sua opinione ?

Allora io credo che prospettarsi in un piano di emergenza nazionale anticipandolo in tempi come e stato fatto dal nostro primo ministro sulla base evidentemente sui suggerimenti del comitato tecnico scientifico debba essere visto come io e tanti altri colleghi hanno affermato in primis rimanendo alle nostre competenze proprio per le ragioni che denuncia il vostro collega Greco che evidentemente mi trovano assolutamente concordo cioè il virus almeno in Italia  sta dimostrando fortunatamente essere contenuto quindi pur continuando ad essere presente non e piu in grado produrre malattia quindi così come noi italiani siamo stati estremamente veloci come primo paese occidentale a cooperare una risposta efficace in termini organizzativi e anche in termini di risposta terapeutica sanitaria organizzata io credo che dobbiamo essere molto veloci nel andare a riaprire rispettando i criteri della prudenza per poter far rinascere una socializzazione che porta alla ripresa dell economia e per vivere sociale comune della Nazione che altrimenti rischia di perdersi e di morire per altre ragioni e sempre più difficilmente potrà rinascere ho letto questa mattina su Nyt,e almeno 5,4 milioni di Cittadini Americani hanno perso il diritto al assistenza assicurativa sanitaria per quale motivo perche hanno perso il lavoro voi tutti sapete che il sistema sanitario americano e basato sulle assicurazioni e quindi e l esempio piu chiaro del rischio che noi tutti possiamo andare a correre al netto delle assicurazioni se non facciamo partire l economia ci sara un impoverimento globale che portera alla poverta cronica che portera alla fame che portera inevitabilmente alla morte di questo paese e di tutti i paesi che non riuscirano invece
a reagire con un piano strategico economico supportato da regole sanitarie che devono essere di visione moderna di coraggio e di prospettiva per il futuro

Ci sono voci che il virus esisteva già da ottobre in italia secondo lei esiste traccia ?  e perché in italia da 80 giorni si muore solo di questa malattia? perche non e stata fatta una giusta statistica dei morti durante il lock down  ?

Il dott. Giorgio Lambrinopulos ha fatto e formulato questa domanda prima di sentire una mia precedente risposta riguardo il fatto che si possono essere delle evidenze della presenza del virus in Italia in tempi molto precoci, non lo si può escludere,si deve studiare dal punto di vista virologica e epidemiologica con molta attenzione e questo probabilmente porterà diciamo ad avere delle riflessioni per il futuro soprattutto per quello che e necessità di avere dei sistemi di rettificazioni come ho detto di un ense potenzialmente molto pericolose in tutto il continente Europeo e in particolar modo in Italia e sicuramente un importante snodo dal punto di vista di business e dal punto di vista delle persone che mi circola per quanto riguarda invece la seconda parte della domanda credo veramente di avere gia risposto ho detto che in italia nessuno muore di covid esplicitamente da almeno due mesi oggi nella mia intervista sul quotidiano il Tempo che lo spiega in modo molto chiaro e evidente che collateralmente la gente continua purtroppo a morire di patologie che sono state trascurate che sono state ignorate in questo momento in pronto soccorso dell'area metropolitana di milano sono pieni di persone affetti da patologie croniche che sono state trascurate per cui purtroppo e frequente il caso che addirittura qualcuno avesse fatto esami ematochimici o di laboratorio o di diagnostica che avevano evidenziato per esempio di tumore adominale sotto diafragmatico in organi particolarmente insidiosi come il pancreas come il fegato e solo ora si puo arrivare ad un aprofondimento da punto di vista diagnostico che purtroppo molte volte risulta ormai tardivo perche noi sapiamo che esistono delle patologie tempo indipendenti,che non lasciano scampo per non parlare di tutte le patologie in pertinenza del mondo cardiovascolare che sono assolutamente tempodipendenti pensate al infarto di miocardio che prevede che la terapia per essere efficace possa avere i tempi  di gestione assolutamente corti assolutamente limitati neccessariamente rispettati nella fase pandemica e quindi hanno prodotto un aumento della mortalita che non e stata ancora qualificata in modo correto

Grazie Professore per le sue risposte


Il Covid-19 "dal punto di vista clinico non esiste più". Ne è convinto il primario del San Raffaele di Milano Alberto Zangrillo, direttore della terapia intensiva. Parole che hanno immediatamente infiammato la polemica tra gli esperti, con espressioni di sconcerto  e di condanna soprattutto da parte degli scienziati che fanno parte del comitato tecnico scientifico.    

Tutto è cominciato durante la trasmissione Mezz'ora in più su Raitre, quando a proposito delle osservazioni sulla situazione della Regione Lombardia, Zangrillo ha detto: "Mi viene veramente da ridere. Oggi è il 31 di maggio e circa un mese fa sentivamo gli epidemiologi dire di temere grandemente una nuova ondata per la fine del mese/inizio di giugno e chissà quanti posti di terapia intensiva ci sarebbero stati da occupare. In realtà il virus, praticamente, dal punto di vista clinico non esiste più".  
Non è un mistero che il professor Zangrillo non ammetta ignoranza né approssimazione sulla interpretazione dei dati, specie per quelli relativi al numero di decessi. Da settimane, infatti, è diventato ''il pomo della discordia'' nelle vicende in orbita Covid. Spesso al centro di polemiche accese, il medico del San Raffaele continua a sostenere che la pandemia sia in fase discendente scongiurando l'eventualità di una seconda ondata. "Dal punto di vista clinico, il Coronavirus non esiste più. Ci metto la firma", ha dichiarato qualche giorno fa. Affermazioni che hanno suscitato le ire degli illustri colleghi virologi, pronti a smentire le sue affermazioni con forza

L'ultima bagarre qualche giorno fa. Zangrillo è stato protagonista con il virologo Andrea Crisanti di un botta e risposta al vetriolo durante la trasmissione Carta Bianca. Il dibattito tra i due medici ha fatto scintille sull’analisi dell'attuale situazione dell'epidemia di coronavirus in Italia. “In questo momento in Italia non ci si sta ammalando, è un'osservazione clinica. - ha detto il professore - L’osservazione virologica ci dice che i tamponi eseguiti sono poverissimi di carica virale. Agli italiani dobbiamo dirlo. Se poi mi dite ‘fermati, Zangrillo perché sei troppo facilone’, mi fermo e mi taccio per sempre. Ma se non dico quello che sto osservando, non faccio un buon servizio”. 

 
Immediata la replica del direttore della Microbiologia e virologia dell’Università di Padova: "Non vorrei che questo messaggio venisse frainteso e tutti capissero ‘è finita, non dobbiamo più preoccuparci’. Questo senso di euforia ci induce ad abbassare la guardia, non vorrei che il professor Zangrillo si pentisse tra 2-3 mesi di aver indotto comportamenti meno sicuri. Il virus c’è ancora".

lo dice uno studio fatto dal virologo e direttore dell'Istituto di virologia, professor Clementi, lo dice, insieme alla Emory University di Atlanta, il professor Silvestri. I tamponi eseguiti negli ultimi 10 giorni hanno una carica virale dal punto di vista quantitativo assolutamente infinitesimale rispetto a quelli eseguiti su pazienti di un mese, due mesi fa. 
 
Lo dico consapevole del dramma che hanno vissuto i pazienti che non ce l'hanno fatta, ma non si può continuare a portare l'attenzione, anche in modo ridicolo, dando la parola non ai clinici, non ai virologi veri, ma a quelli che si auto-proclamano professori: il virus dal punto di vista clinico non esiste più". Lucia Annunziata, la conduttrice della trasmissione, ha replicato: "È una frase molto forte quella che lei dice, professore". E il clinico di rimando: "La firmo".

Secondo il professore, "c'è un solo numero che vale" ed "è l'evidenza: noi in questo Paese abbiamo sentito un mese fa un professore di Boston, che è un epidemiologo-statistico che si chiama Vespignani, condizionare le scelte del governo dicendo che andavano costruiti 151 mila posti di terapia intensiva. 
 
Domani uscirà un editoriale a firma mia e del professore Gattinoni in cui diciamo ufficialmente perché questo non va bene, perché è una frenesia, perché terrorizzare il Paese è qualcosa di cui qualcuno si deve assumere le responsabilità, perché i nostri pronto soccorso e i nostri reparti di terapia intensiva sono vuoti e perché la Mers e la Sars, le due precedenti epidemie, sono scomparse per sempre e quindi è auspicabile che capiti anche per la terza epidemia da coronavirus. Dovremo stare attentissimi, prepararci, ma non ucciderci da soli".

Scheda biografica

Nato il 13 Aprile 1958 a Genova

Laurea in Medicina e Chirurgia presso l'Università degli Studi di Milano nel 1983. Specialità in Anestesia e Rianimazione presso l'Università degli Studi di Milano.

Per la sua formazione professionale ha frequentato i seguenti centri: Queen Charlotte Hospital di Londra, Hospital de la Santa Creu I Sant Pau di Barcellona, Cardiothoracic Centre of Monaco di Montecarlo, Hetzer Deutsches Herzzentrum – Berlin, IRCCS Ospedale San Raffaele di Milano.

 Honors and Positions

Autore di oltre 500 pubblicazioni, di cui oltre 230 su riviste internazionali indicizzate (citate più di 4000 volte, Hindex 27; Hindex ultimi 5 anni 18, IF totale >350) e 23 libri o capitoli di libri. Ha pubblicato studi randomizzati su BMJ e Circulation.
Presidente della Commissione del Ministero della Salute per la Pandemia Influenzale.
Vice Presidente della Commissione Nazionale Ricerca Sanitaria.
Membro della Commissione di Bioetica del Ministero della Salute.
Presidente della II Commissione del Consiglio Superiore di Sanità.
Membro della Commissione Sviluppo Sanità della Regione Lombardia
Editor in Chief della rivista “Heart Lung and Vessels” (indicizzata su pubmed), membro dell’editorial board di “Advances in Medicine” e revisore di grant per donors internazionali (tra cui la Swiss National Science Foundation).
Secondo il database Scopus, è tra i primi 10 medici al mondo per numero di pubblicazioni degli ultimi 2 anni nell’ambito “anesthesia” e tra i primi 20 nell’ambito “intensive care”.

Ha partecipato, spesso in qualità di principal investigator, a 27 protocolli di ricerca randomizzati approvati dal Comitato Etico dell’Ospedale San Raffaele.
Nel periodo 2009-2011 è stato Consulente del Ministro della Salute, Prof. Ferruccio Fazio, e Membro del Comitato Scientifico del CCM (Centro Controllo Malattie Nazionali del Ministero della Salute).

Insignito del titolo di Cavaliere al merito della Repubblica Italiana dal Presidente della Repubblica Azeglio Ciampi , in data 2 giugno 2004.
Insignito del titolo di Commendatore dal Presidente della Repubblica Italiana Giorgio Napolitano , in data 27 dicembre 2010.

Attività di insegnamento

Professore a contratto per le Scuole di Specializzazione in Anestesia e Rianimazione, Chirurgia Vascolare, Chirurgia Toracica, Neurochirurgia e Chirurgia dell’Apparato Digerente.
Docente presso il Corso Post-Graduate di Chirurgia e protesi Odontostomatologica (direttore Prof. Gherlone) dell’Università Vita-Salute San Raffaele.
 Docente nell’ ambito del corso elettivo sulle Moderne procedure di trattamento del paziente nel periodo perioperatorio per studenti del Corso di Laurea in Medicina e Chirurgia.
 Attività didattica tutoriale agli specializzandi di Anestesia e Rianimazione e Cardiologia.
 Attività didattica formativa professionalizzante (APRO) per studenti del Corso di Laurea in Medicina e Chirurgia.
Docente nell’ambito del Corso Integrato sull’Assistenza avanzata al paziente critico con patologia cardiocircolatoria all’interno del Master di I Livello in Assistenza Infermieristica Avanzata al Paziente Critico.
Docente nell’ambito del Corso Integrato di Emergenze Medico Chirurgiche.
Docente nell’ambito del Corso Integrato di Infermieristica Clinica in Area Critica

Ha svolto anche le seguenti attività di insegnamento

Docente nell’ambito del I° Corso Annuale Teorico Pratico di Ecocardiografia Transesofagea.
Docente nell’ambito del Master di Eco-doppler in cardiochirurgia – Insufficienza Mitralica Degenerativa
Docente nell’ambito del Corso di Aggiornamento SIAARTI, La moderna Anestesia Bilanciata Anestesia Generale e Protezione
Direttore e docente del Master di II Livello in Terapia Intensiva Cardiochirurgia, Università Vita-Salute Ospedale San Raffaele.

Attività di ricerca in atto

Supporti avanzati al circolo e alla ventilazione (ECMO, VAD, cuore artificiale); Trattamento dello scompenso cardiaco acuto; Ventilazione non invasiva (in terapia intensiva e ai piani di degenza); Terapie anticoagulanti alternative in terapia intensiva; ottimizzazione emostasi perioperatoria; Cardioprotezione da alogenati; Prevenzione della mortalità perioperatoria e trattamento dell’infarto miocardico acuto perioperatorio (betabloccanti, inotropi, antiaggreganti, clonidina…); Prevenzione e trattamento dell’insufficienza renale acuta perioperatoria e del danno d’organo del paziente critico; Cardiac biomarkers (proBNP, cardiac troponin) and Renal biomarkers (ouabaine); Sepsi in terapia intensiva; Emergenze intra (medical emergency team) ed extra ospedaliere; Management anestesiologico del paziente ad elevatissimo rischio periprocedurale (per esempio sottoposto a procedure di sostituzione valvolare percutanea); Sviluppo di nuove tecnologie; Meta-analisi in ambito cardiovascolare e intensivistico per individuare farmaci o tecniche in grado di migliorare l’outcome in sala operatoria e in terapia intensiva.

Attività Clinico-Assistenziale

Dirigente Medico dal 1986

Primario dell'Unità Operativa di Anestesia e Rianimazione Cardio-Toraco-Vascolare, IRCCS Ospedale San Raffaele dal 2003.

Primario dell'Unità Operativa di Terapia Intensiva e Rianimazione Generale, IRCCS Ospedale San Raffaele e dell'Unità Operativa di Anestesia e Rianimazione San Raffaele Turro dal 2008.

 Finanziamenti/Grants

Vincitore bando ricerca Finalizzata del Ministero della Salute, anno 2009.   “Levosimendan to reduce mortality in high risk cardiac surgery patients. A multicentre randomized controlled trial (Levosimendan in pazienti cardiochirurgici ad alto rischio. Uno studio multicentrico randomizzato controllato)”.
Responsabile Clinico del progetto finanziato dalla Regione Lombardia, anno 2009. “Utilizzo di sistemi di assistenza ventricolare sinistra a flusso continuo in pazienti affetti da insufficienza cardiaca terminale”.
Referente progetto CCM “Supporto extracorporeo cardiorespiratorio con ECMO (extracorporeal membrane oxygenation) in pazienti con scompenso cardiaco: miglioramento dell’outcome e prevenzione delle complicanze”. Anno 2009 – Prot. CNR-iBFM n. 00000175 del 14/04/2009.

Coordinatore Responsabile del Progetto stipulato il 26 novembre 2009 tra il Ministero della Salute, l’Azienda Ospedaliera San Gerardo di Monza e la Fondazione Centro San Raffaele del Monte Tabor per la realizzazione della: “Rete nazionale per la gestione della sindrome da insufficienza respiratoria acuta grave da polmoniti da virus A(H1N1) e l’eventuale utilizzo della terapia ECMO”.
Vincitore bando Ricerca Indipendente della Regione Lombardia, anno 2010. “Attività di coordinamento e gestione domiciliare di pazienti portatori di dispositivi di assistenza ventricolare (VAD) per il trattamento dell'insufficienza cardiaca terminale: il VAD Coordinator”.
 
 

Per favorire una maggiore navigabilità del sito si fa uso di cookie, anche di terze parti. Scrollando, cliccando e navigando il sito si accettano tali cookie. LEGGI