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Salvini : "Questa manovra aiuti l'italia"

Al governo non nascondono più i timori di un assalto finanziario all'Italia. "Sono preoccupato per l'attacco di alcune parti del mondo finanziario che vedono nell'Italia un boccone da mangiarsi", ha dichiarato Matteo Salvini intervenendo ai microfodi di Quarta Repubblica su Retequattro. "Mi viene il dubbio che qualcuno agisca a colpi di spread percomprare pezzi dell'economia italiana", ha aggiunto riferendosi alle dichiarazioni dell'Abi secondo cui lo spread così alto non corrisponde alla realtà dell'economia italiana. Questo qualcuno, secondo il vice premier leghista, di trova "dall'altra parte del mondo". E a lui lancia un messaggio chiaro: "Sappia che c'è un governo che difenderà imprese e banche italiane a qualsiasi costo. E non metteremo mai una patrimoniale sui risparmi degli italiani".

Per Luigi Di Maio, che questa mattina ne ha parlato ai microfoni di Radio Anch'io, il sistema Italia starebbe "pagando il fatto che l'Unione europea si stia comportando da muro di gomma" verso il governo Conte. Pressioni che nei prossimi giorni rischiano di aumentare ulteriormente. Non a caso oggi il presidente dell'Euro gruppo Mario Centeno, intervenendo in commissione Affari economici del Parlamento europeo, ha il premier Giuseppe Conte di aver mandato a Bruxelles un piano di bilancio che non risponde ai rilievi della Commissione europea e che "non ha migliorato la situazione in termini di costi del finanziamento del debito". "E questo - ha chiosato - lo vediamo ogni giorno sui mercati".

Spero che, poiché dobbiamo difendere l'Europa, non si giochi a quello che gli anglosassoni chiamano il "chicken game", cioè correre verso un baratro e vedere chi si ferma prima, con il rischio di cadere tutti di sotto. Questo è quello che, penso, l'Italia certamente vuole evitare e penso che ci siano anche delle componenti ampie degli altri Paesi coscienti che vogliono evitarlo». Lo ha detto il ministro dell'Economia Giovanni Tria, in conferenza stampa a Bruxelles dopo la riunione dell'Eurogruppo.

«Il programmo del governo non cambia ma c'è la volontà di discutere», ha assicurato il ministro dell'Economia. «Penso che uno sforzo debba essere fatto per riportare discussione sulla reale portata del tema», ovvero non solo sul deficit ma la discussione deve «tener presente» che «si conferma un rallentamento dell'economia europea non solo italiana». Anzi, in questo contesto, «l'Italia rallenta meno di altri», ha aggiunto.

Sul deficit «stiamo parlando di scostamenti che non sono grandi, perciò dico che bisogna riportare la discussione alla portata reale. Era necessario aumentare il deficit per fare le cose che il governo riteneva importante, ma certamente non abbiamo sforato i parametri», ha aggiunto il ministro dell'Economia.

«Non vedo pregiudizi anti-italiani ma sulle politiche economiche vedo posizioni di altri Paesi molto rigide», però «bisogna considerare che è un periodo elettorale per tutti i Paesi e molti di loro hanno difficoltà politiche interne molto forti mentre in fondo il Governo italiano ha un largo consenso», ha proseguito il titolare del Tesoro.

L’Europa sembra essersi concentrata sull’Italia come grande “malata” del Vecchio Continente. A sentir parlare Commissione, Stati membri dell’Ue e osservatori di Bruxelles e dintorni, il governo italiano, ma in generale il nostro Paese, sembra sempre quello più problematico. Roma è costantemente sotto la lente d’ingrandimento. Incapace di fare una mossa troppo “azzardata” senza essere colpita dalla scure delle minacce, dei moniti e delle procedure d’infrazione.

E mentre il governo italiano è l’osservato speciale di questa Unione europea, dall’altra parte delle Alpi, Emmanuel Macron si fregia del titolo di campione dell’europeismo e la Francia assume una sorta di aurea di potenza-guida dell’Unione europea e soprattutto del futuro dell’Europa, in una rivisitazione dell’asse franco-tedesco per riprendere quanto perduto in questi mesi di disfatte elettorali e di attacchi internazionali.

Pero quanto sta avvenendo nel territorio francese e quanto sta facendo il presidente Macron , è vero il contrario: Parigi è una vera e propria spina nel fianco dell’Unione europea. Anche se a tutti conviene dire il contrario. Da un punto di vista della situazione sociale, la Francia è un Paese che in molti, come ricorda Carlo Pelanda per La Verità, considerano sull’orlo della guerra civile. È il Paese europeo con più scioperi violenti, manifestazioni estreme, atti vandalici, con la guerriglia urbana che più volte sconvolge le periferie della capitale e anche altre grandi città d’Oltralpe. Una situazione esplosiva in cui, tra mancata integrazione e malcontento serpeggiante in diversi strati della popolazione, si rischia veramente il caos. Anche se viene tutto derubricato a “manifestazioni”.

Il problema è che tutto questo non è semplice protesta. È un malcontento popolare diffuso e strisciante che si innesta su un Paese dove la povertà è in aumento, molte aree rurali sono escluse dal benessere che si concentra molto spesso nelle grandi metropoli (e solo in alcune aree), e su un sentimento abbastanza diffuso di ostilità a qualsiasi cambiamento.

Matteo Salvini rassicura i mercati sulla stabilità del governo e risponde così a chi gli chiede se oggi la Lega è più alleata di Berlusconi o del Movimento Cinque Stelle. "Penso che se portiamo avanti quello che gli italiani ci chiedono non ci sarà nessun problema", ha aggiunto Salvini rispondendo a un'altra domanda sul rischio di implosione nei Cinque Stelle. E ha concluso: "Sono felice di quello che siamo riusciti a fare in questi 173 giorni di governo".

Poco prima aveva ribadito la sua "piena e totale fiducia nel presidente del Consiglio perché siamo qui per risolvere i problemi". "Il contratto di governo va bene così e intendo rispettarlo per i prossimi 5 anni", ha spiegato il ministro dell'Interno, "Per me la sostanza vale più della forma, quindi mi interessa solo che i problemi si risolvano".

Sul rischio spread e sul rapporto con l'Europa, Salvini non ha dubbi. "Noi dialoghiamo con tutti e siamo convinti che questa manovra aiuti l'italia", ha detto, "E se tutti analizzeranno senza pregiudizi le condizioni dell'economia italiana, del sistema bancario del nostro Paese, di una manovra che porta lavoro e crescita, lo spread non può che scendere e io sono convinto che così sarà. 

A meno che non ci sia qualcuno che giochi alla speculazione per danneggiare l'Italia e questo, come governo, non lo permetteremo". A Bruxelles, invece, l'Italia deve "indicare un commissario europeo che si occupi di economia e di lavoro, perchè di questo ha bisogno l'Italia". gli analisti di piazza Affari dietro all'ennesimo innalzamento del differenziale tra Btp e Bund ci sarebbe "la scelta del governo italiano di non modificare la manovra".

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