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Migranti, linea dura di Salvini

Esiste un diritto fondamentale: se entri a casa mia e spacci ti accompagno da dove sei arrivato": ha poi spiegato il ministro in conferenza stampa a Palazzo Chigi. "Se sei condannato in via definitiva è di buon senso toglierti al cittadinanza", ha aggiunto. "Per i richiedenti asilo - ha spiegato il vicepremier - lo stop alla domanda si avrà in caso di pericolosità sociale o condanna in primo grado. Questa è stata una delle mediazioni aggiunti e suggerite".    

L'obiettivo è chiudere tutti i campi rom entro la fine della legislatura", ha detto poi il ministro Salvini.

"In un quadro di assoluta garanzia dei diritti delle persone e dei Trattati, andiamo a operare una revisione per una disciplina più efficace", ha detto il premier, Giuseppe Conte, aggiungendo: "Ci sono norme contro la mafia e il terrorismo". "Non cacciamo nessuno dall'Italia dall'oggi al domani, ma rendiamo più efficace il sistema dei rimpatri".

"Rispetto all'ordinaria formulazione abbiamo unificato in un'unica struttura normativa, più funzionale anche in ragione della complementarietà delle materie, i testi su migranti e sicurezza - ha detto Conte -. L'obiettivo è riorganizzare l'intero sistema di riconoscimento della protezione internazionale per adeguarla agli standard europei. Ci siamo accorti che c'erano disallineamenti significativi rispetto ad altri Paesi europei".

Il consiglio dei ministri lo ha approvato all'unanimità e presto il Parlamento sarà chiamato a trasformare in legge il contenuto dei decreti su cui il Viminale ha lavorato per mesi.

Già nei giorni scorsi erano emersi alcune indiscrezioni sui contenuti dei due documenti, poi accorpati ad uno solo poco prima dell'arrivo in cdm. Ma ecco tutte le novità in tema di sicurezza e immigrazione che tanto fanno esultare il leader della Lega.

Si parte dai permessi di soggiorno per i richiedenti asilo. La Lega lo aveva annunciato e Salvini ripetuto in tutte le salse: il documento per "motivi umanitari" scompare a favore di altri "casi speciali" in cui un migrante, che non ha ottenuto protezione internazionale o lo status di rifugiato, potrà rimanere nel Belpaese. Si tratta dei permessi di soggiorno "temporaneo per esigenze di carattere umanitario". E verranno assegnati per "atti di particolare valore civile, grave sfruttamento lavorativo, violenza domestica, eccezionali calamità naturali, motivi di salute di eccezionale gravità".

Confermato, come previsto alla vigilia, il "prolungamento della durata massima del trattenimento dello straniero" nei centri di rimpatrio. Si passa dai 90 giorni previsti fino ad oggi ai 180, nella speranza che questo possa aumentare i voli charter diretti ai Paesi di provenienza dei clandestini. Nuovi Cpr, inoltre, potranno essere costruiti più rapidamente grazie al ricorso alla procedura negoziata. Inoltre, gli irregolari potranno essere trattenuti anche "in strutture idonee nella disponibilità della pubblica sicurezza in caso di indisponibilità dei CPR": una possibilità prevista fino all'udienza di convalida dell'espulsione e, presso gli uffici di frontiera, anche fino all'effettivo allontanamento.

Per quanto riguarda il trattenimento dei richiedenti asilo negli hotspot, invece, il periodo sarà di 30 giorni, ma prolungabile fino a 180 qualora "sia stato possibile determinarne l’identità". Uno straniero espulso, inoltre, non solo non potrà rientrare in Italia, ma neppure nello spazio Schengen. Dunque l'identificazione dello straniero verrà comunicata anche agli altri Stati membri dell'Ue per impedirne nuovamente l'accesso.

"Noi stato sovrano". «La Francia per finanziare la sua manovra economica farà un deficit del 2,8%. Siamo un Paese sovrano esattamente come la Francia. I soldi ci sono e si possono finalmente spendere a favore dei cittadini. In Italia come in Francia». Lo scrive in un Tweet il vicepremier e ministro Luigi Di Maio

Ci siamo riuniti stamattina per la manovra economica, continueremo nel pomeriggio, stiamo curando tutti i dettagli sino a quando delibereremo la nota aggiuntiva al Def" ha detto il premier, Giuseppe Conte, in conferenza stampa a Palazzo Chigi facendo il punto sulla manovra e annunciando il prosieguo del vertice con i due vicepremier Di Maio e Salvini, i ministri Giovanni Tria, Paolo Savona e il sottosegretario Giancarlo Giorgetti. "Sulla manovra ci sono sempre progressi, mi hanno chiesto se c'è la fumata bianca...E' tutta una fumata bianca che esce dal mio ufficio...". Fonti vicine al governo precisano che "sulla manovra si è arrivati a un punto importante e sono stati fatti passi in avanti decisivi".

"La "manovra del popolo" che "aiuta gli ultimi e fa la guerra ai potenti". Così Luigi Di Maio ribattezza su Instagram la prossima legge di bilancio, annunciando che nel pomeriggio risponderà sul social alle domande dei follower. "Dentro - scrive - ci saranno il reddito di cittadinanza, il superamento della Fornero e i soldi per i truffati delle banche". E ad un follower che gli chiede se ci saranno tagli alla sanità risdponde: "Ti garantisco che non ci saranno tagli ai servizi sanitari. Neppure un taglietto. La salute dei cittadini è la cosa più importante. Dobbiamo allontanare i dirigenti politicizzati, eliminare gli sprechi e fare nuove assunzioni".

Intanto Versace venduta a Michael Kors, sempre più marchi del Made in Italy finiscono in mani straniere Versace sarebbe solo l'ultimo dei marchi dell'abbigliamento di lusso italiani che ha trovato un acquirente fuori dai confini. Mentre già di altri si vocifera un imminente cessione. Come per Ferragamo, la cui vendita è stata smentita dalla famiglia proprietaria, ma che da settimane è al centro di rumor secondo cui sarebbe nel mirino di Lvmh, il colosso francese del lusso di Bernard Arnault

Quali che siano le cause l'elenco delle Maison italiane in mano straniera è lungo. Sono nell'orbita Lvmh Pucci, Fendi, Bulgari e le essenze di Acqua di Parma. L'altro padrone del lusso mondiale, la Kering di Fran‡ois-Henri Pinault, ha in scuderia un campione di peso come Gucci, ma pure Bottega Veneta, Brioni e Pomellato. Da tempo Valentino è saldamente nelle mani del fondo del Qatar Mayhoola, e le voci su una sua possibile quotazione si rincorrono da anni. Il marchio Krizia è stato comperato quattro anni fa dai cinesi di Marisfrolg. E la lista continua ad allungarsi. Solo a febbraio la lingerie di lusso de La Perla è passata nelle mani degli olandesi di Sapinda. Anche la moda 4.0 è emigrata, da quando Federico Marchetti ha venduto la sua piattaforma di vendite on line Yoox-net-à-porter agli svizzeri di Richemont.

In mani italiane restano marchi come Tod's, Moncler e soprattutto Armani e Prada. E se il primo ha da tempo messo le basi attraverso la sua Fondazione per evitare che una futura successione renda l'icona dello stile italiano una preda, su Prada ha fatto chiarezza Patrizio Bertelli. Lorenzo, il figlio nato dalla unione con Miuccia Prada, si sta preparando a guidare la azienda, ha detto. E per quanto riguarda la proprietà «io non ho intenzione di vendere, io non ho mai venduto niente in vita mia». 

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