Diciotti in arrivo a Trapani, Salvini: 'Voglio i nomi'

Nessuno "scontro" nel governo sull'accoglienza, assicura il ministro e vicepremier Matteo Salvini. "Parlano i numeri. Il governo lavora in maniera compatta" dice Salvini lasciando palazzo Chigi a chi gli chiede un commento sule parole del ministro Elisabetta Trenta che sostiene che non si possa risolvere la questione con i respingimenti. Quanto agli altri componenti del governo, a partire dal ministro dei Trasporti, "sento più Toninelli e Di Maio dei miei genitori. Leggo sui giornali cose divertenti ma, ripeto, parlano i numeri" conclude.

Arriverà a Trapani la nave Diciotti della Guardia Costiera con a bordo i 67 migranti salvati dal rimorchiatore italiano Vos Thalassa davanti alla Libia. L'approdo, a quanto si apprende, è previsto nel primo pomeriggio di oggi. "Prima di concedere qualsiasi autorizzazione - ha detto Matteo Salvini - attendo di sapere nomi, cognomi e nazionalità dei violenti dirottatori che dovranno scendere dalla Diciotti in manette". 

E sullo sbarco dei migranti soccorsi ieri dalla nave Diciotti della Guardia Costiera il ministro dell'Interno precisa: "Se su quella nave c'è gente che ha minacciato ed aggredito non saranno persone che finiranno in albergo ma in galera: quindi non darò autorizzazione allo sbarco fino a che non avrò garanzia che delinquenti, perché non sono profughi, che hanno dirottato una nave con violenza, finiscano per qualche tempo in galera e poi riportati nel loro paese". E sui tempi ha precisato: "conto di andare a Innsbruck questa sera avendo risolto il problema" .

Nel mirino del governo, Toninelli in testa, ci sono due migranti "facinorosi" che hanno fatto scattare la rivolta sulla Vos Thalassa facendole cambiare la rotta.
Ed è proprio su quanto successo a bordo del rimorchiatore italiano che si concentra ora l'attenzione politica. Nella mattinata di ieri Salvini aveva annunciato l'intenzione di chiudere i porti anche all'imbarcazione della Marina italiana e alla Vos Thalassa perché "avrebbe dovuto consegnare gli immigrati alle motovedette libiche che erano state allertate". Da Toninelli era invece arrivata una indicazione differente, autorizzando il trasbordo sulla Diciotti. 

Il motivo ufficiale, appunto, è stata la richiesta di aiuto da parte del comandante della Thalassa. In due mail inviate alle autorità nostrane dal rimorchiatore hanno richiesto l'intervento della nostra Marina. La nave in un primo momento stava facendo rotta verso Sud per incontrarsi con i libici e consegnare loro gli immigrati (come già accaduto in passato). Alcuni "naufraghi" se ne sono accorti e hanno fatto scattare la protesta. "I migranti - si legge nelle mail - hanno accerchiato a questo punto l'ufficiale chiedendo spiegazioni e manifestando un forte disappunto, spintonando lo stesso e minacciandolo". Non solo. Secondo quanto scrive Libero, gli immigrati avrebbero usato parole dure: "Se non ci fai sbarcare in Italia, ti ammazziamo". Da qui la decisione di Toninelli di far intervenire la Diciotti in una operazione di "polizia giudiziaria" per stanare i "facinorosi", garantire la sicurezza dell'equipaggio italiano di Vos Thallassa e arrestare, una volta a terra, i responsabili della rivolta.

Non mancano, ovviamente, le polemiche. Salvini ieri ha ribadito che il suo obiettivo è quello di fermare il traffico di esseri umani, impedendo a tutte le navi che transitano nel Mediterraneo di "aiuitare" indirettamente i trafficanti. Prima è stato il turno delle Ong, poi delle navi militari Ue. Ora nel mirino ci sono i mercantili che operano al largo della Libia. Anche perché, ha fatto notare ieri il ministro dell'Interno, dei 67 immigrati ora sulla Diciotti 23 persone vengono del Pakistan, dodici dal Sudan, dieci dalla Libia, sette dalla Palestina, quattro dall'Algeria, quattro dal Marocco, due dall'Egitto, und dal Bangladesh, uno dal Ciad, uno dal Ghana, uno dal Nepal e uno dallo Yemen. La domanda è: "In quale di questi Paesi c'è la guerra?". Ecco perché, per ora, il Viminale non ha ancora indicato un porto di sbarco alla nave della Marina italiana.

E' quanto sarebbe emerso, secondo fonti di governo, in occasione dell'incontro tra il presidente del Consiglio Giuseppe Conte e il vicepremier e ministro degli Interni Matteo Salvini. Nell'incontro Conte avrebbe aggiornato Salvini sugli esiti della riunione sull'immigrazione di ieri in vista anche del vertice di Innsbruck. Cioè, la fase attuativa dopo le conclusioni del consiglio europeo.

Intanto al suo arrivo al vertice Nato a Bruxelles il premier Giuseppe Conte è intervenuto sul tema migranti: 'Le minacce sul fronte Sud - ha detto - per quanto riguarda il terrorismo sono molto significative". Conte ha sottolinenando l'importanza del rafforzamento dell'hub Nato di Napoli. 

La Germania è prigioniera della Russia sull'energia e poi noi dovremmo proteggerla dalla Russia, ce lo spieghi". Così il presidente americano Donald Trump al bilaterale con il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg al quartiere generale dell'Alleanza atlantica poco prima dell'inizio del vertice Nato. "Ci sono paesi come la Polonia che invece non accetterebbero il gas russo perché sarebbero prigionieri della Russia", ha proseguito Trump.  

"Il presidente Usa Donald Trump ha usato un linguaggio diretto sulle spese della difesa, ma tutti gli alleati sono d'accordo". Lo ha detto il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg. "Gli alleati si sono impegnati nell'aumentare le spese della difesa" al 2% entro il 2024 "e ci stiamo muovendo sulla giusta direzione", ha aggiunto il segretario generale della Nato precisando che il summit che inizia oggi "è molto importante" e si discuteranno diversi temi tra cui le "strutture di comando in Usa e Germania e gli sforzi per combattere il terrorismo".

"Sono grato all'Italia non solo perché ospita il comando sud della Nato" a Napoli "ma anche per il ruolo che svolge" a sud. Così il segretario generale Jens Stoltenberg a chi gli chiedeva di commentare lo stato dei lavori dell'hub per il sud del comando congiunto. "L'hub sarà dichiarato pienamente operativo - ha aggiunto - ed è importante per valutare, analizzare, seguire ed affrontare le minacce che provengono da sud"

"Dalla stessa immigrazione - ha detto - potrebbero arrivare rischi e pericoli di foreign fighter". "L'incontro con Salvini" di stamattina "è andato molto bene, ci siamo aggiornati. A breve assumeremo iniziative italiane per dare continuità alle conclusioni del vertice Ue di giugno" precisa Conte.

A questo proposito, Matteo Salvini porterà a Innsbruck un documento sui migranti condiviso da tutto il governo italiano. Lo ha riferito il titolare della Farnesina Enzo Moavero Milanesi rispondendo "sì" ad una domanda in merito dei giornalisti al suo arrivo al vertice della Nato con il premier Giuseppe Conte.

Oggi c'è stato il vertice tra il premier, Giusepe Conte, e il ministro degli Interni, Matteo Salvini prima del vertice Naro "Con Conte c'è una linea comune: rafforzare la sicurezza dei cittadini cittadini italiani ponendo al centro del Vertice il fatto che non possiamo essere lasciati soli", ha detto Salvini al termine della riunione.  

"Grazie al lavoro fatto, da quando sono ministro, ci sono dati buoni sugli sbarchi: 21 mila in meno rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Ma non mi accontento, voglio fare ancora meglio",  ha aggiunto Salvini. 

 

 

 

 

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