Si inaugura ambasciata Usa: Gaza, 37 morti e 1200 feriti

E' cominciata a Gerusalemme la cerimonia di apertura della nuova ambasciata Usa. Al suo arrivo il premier Benyamin Netanyahu è stata accolto dagli applausi. In prima fila Ivanka Trump, Jared Kushner, l'ambasciatore Usa David Friedman e il vice segretario di Stato Usa John Sullivan insieme al segretario al Tesoro David Mnuchin. Presente anche il presidente di Israele Reuven Rivlin. Suonato l'inno nazionale Usa.

Israele si appresta - dunque - a festeggiare l'apertura dell'ambasciata Usa a Gerusalemme, prevista per le 16 di oggi ora locale nel quartiere di Arnona, nella zona ovest. Tra misure di sicurezza imponenti, oggi la decisione di Donald Trump dello scorso dicembre diventerà realtà, nonostante la forte opposizione del mondo arabo, dei palestinesi, dell'Onu e di gran parte della comunità internazionale, Ue compresa, tutti preoccupati che questo passaggio segni la fine della soluzione a 2 Stati. 

È la cronaca di una protesta annunciata quella che arriva da Gaza nel giorno in cui gli Stati Uniti trasferiscono ufficialmente la lora ambasciata da Tel Aviv a Gerusalemme, in un gesto che ha un significato chiaro e di fatto sancisce il riconoscimento della città come capitale d'Israele da parte dell'amministrazione Trump

Alta tensione in Medio Oriente, con scontri fra manifestanti ed esercito israeliano a Gaza e in Cisgiordania, nel giorno in cui si inaugura l'ambasciata americana a Gerusalemme e si celebrano i 70 anni della nascita dello stato d'Israele. L'agenzia ufficiale palestinese Wafa riporta fonti mediche secondo le quali sono 37 i manifestanti palestinesi uccisi, e oltre 1200 i feriti.

E' salito a 37 il bilancio dei manifestanti palestinesi uccisi nei violenti scontri con l'esercito israeliano lungo la barriera difensiva tra Gaza e lo stato ebraico. Lo dice il ministero della sanità della Striscia citato dalla Wafa. I feriti sono oltre 1200. Gli ospedali di Gaza stanno intanto lanciando appelli alla popolazione affinché giunga in massa per donare sangue.

 L'esercito israeliano afferma - inoltre - di aver sventato un attentato presso Rafah, nel sud della Striscia. ''Un commando di tre terroristi armati - ha detto un portavoce - stava cercando di deporre un ordigno. Le nostre forze hanno reagito e i tre sono morti''. Secondo i media, i militari hanno fatto ricorso ad un carro armato. Il portavoce ha aggiunto che velivoli israeliani hanno colpito anche un obiettivo di Hamas a Jabalya, dopo che da esso erano partiti spari.

L'esercito - afferma il portavoce militare - si sta misurando lungo il confine con Gaza con "diecimila dimostranti violenti, e altre migliaia sono disposti nelle loro immediate vicinanze, in dieci punti di attrito". Hamas, prosegue il portavoce israeliano, "sta guidando un'operazione terroristica, mascherata da mobilitazione popolare. Cercherà di compiere attentati e di realizzare infiltrazioni di massa in Israele". Di conseguenza l'area limitrofa a Gaza è stata proclamata "zona militare chiusa".

Un grande giorno per Israele!", ha scritto su Twitter il presidente americano, Donald Trump. Molto più fredda, per non dire distaccata, la posizione del Vecchio Continente: nell’Unione Europea "non c’è un cambio di posizione", ha detto una portavoce della Commissione, Maja Kocijancic. La Russia teme un peggioramento della situazione in Medio Oriente: "Abbiamo delle preoccupazioni" a riguardo, ha detto il portavoce del Cremlino, Dmitri Peskov.

La Lega araba mercoledì terrà una riunione straordinaria per discutere del trasferimento dell’ambasciata americana. Lo ha riferito l’agenzia di stampa Mena, specificando che all’incontro parteciperanno i rappresentanti permanenti per "contrastare la decisione illegale presa dagli Usa".

"Con i suoi ultimi passi l'America ha scelto di essere parte del problema, non una soluzione, e ha perso il suo ruolo di mediatore nel processo di pace in Medioriente", ha detto il presidente della Turchia, Recep Tayyip Erdogan, parlando a Londra. "Respingiamo questa decisione, che viola il diritto internazionale e le risoluzioni delle Nazioni unite", ha detto ancora Erdogan riferendosi al trasferimento dell'ambasciata Usa.

Quattro nazioni delle 28 dell'Ue - Austria, Ungheria, Romania e Repubblica Ceca - hanno risposto all'invito del ministero degli Esteri israeliano e invieranno loro rappresentanti all'inaugurazione nel quartiere di Arnona, nella parte ovest della città. Una scelta che sarà seguita, almeno per due di loro (Repubblica Ceca e Romania), dalla decisione di spostare, anche se con tempi e modalità diverse, la propria ambasciata da Tel Aviv a Gerusalemme.

Ayman al-Zawahiri, il medico egiziano che ha preso le redini di al-Qaida dopo la morte di Osama Bin Laden, in un messaggio rivolto ai jihadisti  chiede di impugnare le armi contro un Trump che "è stato chiaro ed esplicito e ha svelato il vero volto della Crociata moderna" e con cui non può funzionare "la riconciliazione, ma solo la resistenza, tramite il jihad".

È chiaro il messaggio del leader qaidista, che non si scaglia soltanto contro l'America, ma in un video che è titolato "Tel Aviv è anche terra musulmana" accusa i leader dell'Autorità nazionale palestinese di avere "venduto la Palestina" e i Paesi islamici di non agire più nell'interesse dei propri cittadini, rimanendo legati alle Nazioni Unite, che riconoscono lo Stato d'Israele, mettendo da parte invece i precetti della Sharia.

Oggi Israele celebra il 70esimo anno dalla sua fondazione mentre si inaugura la nuova ambasciata statunitense. Domani per il mondo arabo ricorre invece la "Nakba", il giorno che commemora la "catastrofe", la nascita dello Stato ebraico.

 

 

 

 

 

 

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