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L'Italicum è legge

La Camera ha approvato, con un voto a scutinio segreto il provvedimento con 334 sì. Le opposizioni unite sono uscite dall'Aula al momento del voto. Diversi esponenti della minoranza Pd hanno votato no. "Il dissenso - ha detto Pier Luigi Bersani dopo il voto - è stato abbastanza ampio. Ora cosa fatta capo A...ma il dato politico sia sull'approvazione della legge sia sulle dimensioni del dissenso è non poco rilevante".

Proprio il voto segreto - richiesto da Forza Italia -, tra l'altro, permetterebbe alla minoranza Pd, Forza Italia di contarsi: con le opposizioni fuori dall'Aula, infatti, Renzi incasserebbe comunque il sì, ma la fronda interna al partito potrebbe rivelarsi ben superiore ai 38 "dissidenti" che non hanno votato le tre fiducie

Ma la strada è tutt'altro che in discesa: le opposizioni sono in fermento e annunciano l'Aventino e anche la minoranza Pd non starà certo a guardare.

La nuova legge elettorale "ha un grande elemento di chiarezza: per cinque anni sarà chiaro il governo, chi vince. Ci sarà un sistema nel quale il nostro Paese potrà finalmente essere punto di riferimento per stabilità politica, che è precondizione per l'innovazione economica". Lo dice il premier Matteo Renzi alla Borsa Italiana. "Penso e spero che sarà approvata dal Parlamento italiano stasera", aggiunge il premier. "Stiamo dando corso e concretizzazione alle riforme dopo decenni di parole in libertà. Questa prima parte di riforme è molto corposa ma anche doverosa. E' l'abc per ristabilire le regole come dovrebbero essere: stiamo facendo la legge elettorale per dire che chi arriva primo vince le elezioni. Non sono cose particolarmente geniali", dice Renzi.

M5S, FI, Sel, Lega e Fdi sono usciti in Transatlantico, durante la dichiarazione di voto del vicesegretario del Pd, Lorenzo Guerini.

Presidio "anti-Italicum" di esponenti della sinistra davanti alla Camera dei deputati. Vi partecipano una quarantina di persone che espongono striscioni contro la nuova legge elettorale ed il premier Matteo Renzi. "Noi non ci arrenziamo. La Costituzione non si tocca, no alla legge truffa", si legge su un piccolo manifesto esposto da uno dei partecipanti. Tra le bandiere, oltre a quelle rosse, ci sono quelle di Sel, dell'Altra Europa con Tsipras ed una del M5S. Presenti, tra gli altri, i "Giuristi democratici", "Libera cittadinanza" ed i "Comitati Unitari per la Costituzione". "Renzi è autoritario. Figuriamoci se uno di questi zerbini di benito Renzi esce dal palazzo", esclama uno dei partecipanti.

Brunetta ha definito questa giornata "una violenza che Renzi e il suo governo, la sua maggioranza infliggono al Parlamento e all'intero paese". "Si approvano, tentano di approvare, una riforma elettorale senza partecipazione alcuna da parte del resto del Parlamento. Lo fanno con colpi di maggioranza tra l'altro dichiarata incostituzionale dalla corte. Ricordiamo i 130 deputati del Pd dichiarati incostituzionali dalla sentenza della Corte di un anno e mezzo fa. Lo fanno grazie ai voti di fiducia, che hanno imposto la cancellazione di tutti gli emendamenti, insomma una violenza continua al Parlamento e alle regole del gioco della democrazia. Per questo noi non parteciperemo a questa giornata che consideriamo infausta e lasciamo al Partito democratico tutte le sue contraddizione, di chi è a favore, di chi è contro, di chi si astiene, di chi partecipa, di chi non partecipa".

"Cosa farà la Lega sull'Italicum. Deciderà il gruppo della Lega. Io so che il Pd sta occupando il Parlamento con questa menata della legge elettorale che per me è schifosa". Così Matteo Salvini in conferenza stampa dove aggiunge: "Speriamo che la smettano, che si salvino la poltrona e che si inizi a parlare dei problemi di questo Paese". "I miei sogni non sono interrotti dall'Italicum", ha aggiunto.

"Non stiamo qui a schiacciare il pulsante rosso. Siamo obbligati a uscire dal voto segreto. Così vedremo come se la cava il presidente del Consiglio con i numeri". Lo dice nell'Aula della Camera Danilo Toninelli di M5S annunciando che il suo gruppo lascerà l'Aula al voto finale sulla legge elettorale. Alla fine dell'intervento tutti i deputati M5S hanno abbandonato l'Emiciclo.

"Secondo me questa è l'ultima lavoltabuona. Ciao, Maria Elena". E' il messaggio che il ministro delle Riforme Maria Elena Boschi invia su Twitter a un giornalista che ironizza sull'iter della legge elettorale, sostenendo che quella che si apre oggi è "la 105esima 'settimana decisiva' per la riforma elettorale". Il ministro sottolinea che questa settimana, che si apre con il voto finale alla Camera dell'Italicum, è anche "l'ultima", perché il testo è alla lettura finale.

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