Un fondamentalista islamico è stato arrestato a Parigi con un arsenale di armi da guerra: pianificava attentati contro una o due chiese ritenuti imminenti dagli investigatori. Si tratta di uno studente di informatica algerino, di 23 anni, già noto ai servizi per attività vicine all'islam radicale. I ministro dell'Interno, Bernard Cazeneuve ha reso noto che l'arresto è avvenuto domenica scorsa.
Il giovane è sospettato di aver ucciso domenica una istruttrice di fitness trovata morta nella sua auto a Villejuif, banlieue di Parigi. Le armi in suo possesso e il progetto di attentati sarebbero stati scoperti dopo il fermo, avvenuto per caso.
Le indagini condotte su di lui domenica, la sua ferita alla gamba, hanno spinto gli inquirenti a sospettarlo dell'omicidio dell'istruttrice di fitness arrivata per uno stage di pilates a Parigi nel week-end. Era stata trovata uccisa da tre proiettili, adagiata sul sedile accanto a quello di guida nella sua auto. La polizia sospetta Sid Ahmed Ghlam di aver tentato di rubare la sua auto. Nell'azione, l'algerino si sarebbe sparato per errore alla gamba.
L'uomo ha 23 anni ed è già conosciuto ai servizi di informazione per attività vicine all'Islam radicale e per la sua volontà di andare a combattere in Siria. Il giovane è sospettato di aver ucciso domenica una istruttrice di fitness, Aurelie Chatelain, 32 anni, ritrovata morta nella sua auto a Villejuif, banlieue di Parigi. Le armi in suo possesso e il progetto di attentati sarebbero stati scoperti dopo il fermo, avvenuto per caso nel corso delle indagini per la morte della donna. Ora la polizia cerca possibili complici.
Il ministro dell'Interno Cazeneuve ha aggiunto che i servizi tenevano d'occhio il ragazzo dall'anno scorso, quando aveva manifestato il desiderio di unirsi alla jihad in Siria. La sua connessione Internet era sotto controllo, come il suo telefono. Quest'anno sarebbe sparito una settimana per andare in Turchia e al suo ritorno sarebbe stato posto in stato di fermo, poi rilasciato.Intanto :
Lo Stato islamico è arrivato anche in Italia. Mentre il ministro dell'Interno Angelino Alfano continua a minimizzare i rischi del terrorismo islamico, a Ravenna la Digos ha bloccato uno straniero fortemente indiziato di essere un foreign fighter.
Da tempo era controllato dai servizi italiani, ma non è ancora noto se stesse per arruolarsi nelle milizie del califfo Abu Bakr al Baghdadi o se abbia avuto già un ruolo attivo nei conflitti in corso in Africa e Medio Oriente.