L'Italia, che sostiene la tesi della competenza della giustizia italiana, ha presentato una nuova memoria con cui "insiste sull'immunità funzionale di cui godevano i marò", ha detto alle Agenzie di stampa, il direttore centrale per l'Asia della Farnesina, Andrea Perugini che si trova a Trivandrum dove sono detenuti Massimiliano Latorre e Salvatore Girone. Per i due sono stati intanto disposti oggi altri 14 giorni di carcerazione giudiziaria, mentre sono ancora attesi i risultati dei test balistici realizzati tre settimane fa. Nuovo rinvio di un giorno, infine, anche per la sentenza sul definitivo rilascio della petroliera Enrica Lexie (a bordo della quale i due marò erano in servizio anti-pirateria e ferma da febbraio nelle acque di Kochi) dopo il ricorso all'Alta Corte del Kerala dei familiari dei due pescatori morti.
La giustizia indiana "è molto equa, molto aperta e molto indipendente", ha sottolineato Chandy. Il primo ministro ha poi aggiunto che non cambierà posizione anche se vi saranno pressioni da Nuova Delhi per motivi diplomatici. Il governo italiano sostiene che i due marò, Massimiliano Latorre e Salvatore Girone, devono essere giudicati in Italia. Il sottosegretario agli Esteri Staffan De Mistura è giunto oggi a Nuova Delhi per seguire da vicino la vicenda. "Se confermate", ha detto De Mistura ai giornalisti, le dichiarazioni del primo ministro del Kerala "sono preoccupanti". Mi auguro che queste dichiarazioni "non siano vere- ha proseguito de Mistura- perché dimostrerebbero il contrario di quello che ha detto finora, ovvero che la giustizia locale non è influenzata dalla politica locale, e invece indicherebbero che la politica locale ha già deciso ciò che i giudici debbono annunciare". Arrivato oggi a nuova Delhi, De Mistura si recherà domani in Kerala dove incontrerà ,"formalmente e informalmente", "tutte le personalità coinvolte nella vicenda". Vedrà anche nuovamente i due marò, Massimiliano Latorre e Salvatore Girone, ai quali porterà messaggi e pensieri dei familiari e il messaggio da parte degli italiani "che non li abbandoneremo mai".
I due marò sono stati arrestati lo scorso 15 febbraio con l'accusa di aver ucciso due pescatori indiani del Kerala, scambiandoli per pirati, mentre erano in servizio sulla nave italiana Enrica Lexie.