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Legittima difesa in Aula il 5 marzo: Scontro Salvini-Anm

"Sono tutte follie -dice- non solo perché non ne parliamo, ma perché sarebbe sbagliato fare questo dal punto di vista della politica economica. Perché si deve fare una manovra per mettere più in difficoltà le imprese italiane?".Lo ha detto nel corso della trasmissione Quarta Repubblica ad una domanda sulle ipotesi di aumento 'selettivo' dell'Iva.

"Questa storia della manovra correttiva è quasi una fissazione, non la capisco. Noi siamo tra la stagnazione e la recessione, cosa si intende per manovra correttiva? Più tasse e meno spesa. Mi chiedo, in una situazione come quella dell'Italia e dell'Europea è utile? Non bisogna essere keynesiani per capire che non è il momento". Lo ha detto il ministro dell'Economia, Giovanni Tria, nel corso della trasmissione Quarta Repubblica. Il deficit, ha assicurato, "viene tenuto sotto controllo".                                                                                                                                                                                                                       
Intanto l'Aula della Camera esaminerà la pdl sulla legittima difesa il prossimo 5 marzo. Lo ha deciso la conferenza dei Capigruppo di Montecitorio. L'esame del testo era inizialmente previsto per la settimana in corso ma ieri un voto dell'Aula lo ha fatto slittare. Già il ministro dell'Interno aveva anticipato che sarebbe stata calendarizzata martedì. 

Il presidente dell'Associazione nazionale magistrati Francesco Minisci a Radio anch'io ha espresso la sua felicità per il rinvio della discussione in Parlamento della riforma della legittima difesa. "È una buona notizia, è una riforma di cui non abbiamo bisogno. È un istituto questo sufficientemente regolamentato nel nostro sistema. Quello schema alla francese, quella tutela rafforzata che si cerca di raggiungere attraverso questa riforma, in Italia già l'abbiamo, è stata introdotta nel 2006. Quindi questa è una riforma di cui non ne abbiamo bisogno e che presenta grossi profili di incostituzionalità".

E ancora: "Si sta cercando di lanciare messaggi sbagliati ai cittadini, che se succede un fatto astrattamente rientrante nella legittima difesa non si deve fare nessun accertamento. Questo non è possibile. Gli automatismi non sono possibili. Se un soggetto muore in un determinato contesto, il pubblico ministero, le forze dell'ordine devono fare le indagini. Se diciamo il contrario, diciamo una cosa sbagliata ai cittadini. Però nessuno dei proponenti lo ha detto. Occorre fare chiarezza".

Parole giudicate di una "gravità assoluta" le dichiarazioni dell'Anm: "Non spetta a un magistrato - afferma il vicepremier - dire quale legge bisogna fare e non fare. Si mettano l'anima in pace, sia in redazione al Corriere della Sera che i magistrati di sinistra: la legittima difesa sarà legge entro marzo".    

Per contraddire le affermazioni del presidente dell'Anm è intervenuto il ministro della Pubblica amministrazione, Giulia Bongiorno. Che ha specificato: "Smentisco in modo categorico che si impedirebbe ai magistrati di fare le indagini, auspico che le critiche siano fatte leggendo la norma. Temo che il presidente dell'Anm non abbia avuto modo di approfondire il testo: smentisco che si impedirebbe di fare le indagini, il testo non lo prevede. È ovvio che quando ci sono dei casi in cui c'è un morto la magistratura deve intervenire e indagare. Voglio tranquillizzare quelli che credono che abbiamo messo i magistrati fuori dalla possibilità di indagare".

l'Anm aveva evidenziato che il rinvio della discussione in Parlamento della riforma sulla legittima difesa "è una buona notizia, speriamo che sia sine die", aveva commentato in mattinata il Presidente dell'Associazione Nazionale magistrati Francesco Minisci intervistato da Radio anch'io, evidenziando che la riforma presenta" gravi profili di incostituzionalità".

La legge sulla legittima difesa "andrà in porto", afferma il ministro della Pubblica amministrazione, Giulia Bongiorno parlando a Radio anch'io sottolineando che il rinvio alla Camera è legato a questioni "tecniche". "La legge si limiterà alla tutela dell'aggredito" - ha spiegato. Non c'è nessun dissidio con i Cinquestelle, ha aggiunto, "c'è volontà di andare avanti".  

"Noi vogliamo che la riforma non si faccia - ha detto Minisci- Non ce n'è bisogno perché l'istituto della legittima difesa è sufficientemente regolamentato. La tutela rafforzata della legittima difesa nel domicilio e nel negozio è già stata introdotta nel 2006". Oltretutto con questa riforma, ha aggiunto, "si lancia il messaggio sbagliato che se succede un fatto astrattamente riconducibile alla legittima difesa non si deve fare nessun accertamento. Questo non è possibile perché se un soggetto muore le indagini il PM le deve fare". I profili di incostituzionalità sono invece legati al fatto che la riforma "fa differenza tra la legittima difesa e le altre scriminanti, che hanno invece tutte la stessa dignità".

Intanto nuovo botta e risposta nel governo sulla Tav. 'Nessuno investe in Italia - dice il ministro dell'Economia Giovanni Tria - se il governo cambia i patti'. "Non mi interessa l'analisi costi-benefici. Il problema non è la Tav, il problema è che nessuno verrà mai a investire in Italia se il Paese mostra che un governo che cambia non sta ai patti, cambia i contratti, cambia le leggi e le fa retroattive. Questo è il problema, non la Tav" ha detto Giovanni Tria, nel corso della trasmissione Quarta Repubblica. "Bisogna portare avanti l'economia italiana", ha aggiunto. "Tria - è la replica del ministro delle Infrastrutture Danilo Toninelli a Zapping - ha dimenticato che c'è un contratto di governo, lui dovrebbe ricordarlo". "Tria si atterrà a quello che c'è scritto nel contratto", ha sottolineato Toninelli.

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