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Grillo a difesa della post-verità e contro la stampa

Grillo a difesa della post-verità e contro la stampa. "Tutti contro Internet. Prima Renzi, Gentiloni, Napolitano e Pitruzzella, poi il ministro della Giustizia Orlando e infine il Presidente Mattarella nel suo discorso di fine anno. Tutti puntano il dito sulle balle che girano sul web, sull'esigenza di ristabilire la verità tramite il nuovo tribunale dell'inquisizione proposto dal presidente dell'Antitrust. Così il governo decide cosa è vero e cosa è falso su internet". Lo scrive Beppe Grillo sul suo Blog. 

"Propongo, non un tribunale governativo, ma una giuria popolare che determini la veridicità delle notizie pubblicate dai media". E' quanto scrive Beppe Grillo chiedendo che a formare questa giuria siano "cittadini scelti a sorte a cui vengono sottoposti gli articoli dei giornali e i servizi dei telegiornali. Se una notizia viene dichiarata falsa il direttore della testata, a capo chino, deve fare pubbliche scuse e riportare la versione corretta dandole la massima evidenza in apertura del telegiornale o in prima pagina se cartaceo".

"In attesa della giuria popolare chiedo a Grillo di trovarsi intanto un avvocato. Fabbricatori di notizie false è un'offesa non sanabile a tutti i lavoratori del Tg che dirigo, e a me che ne ho la responsabilità di legge. Ne risponderà in sede penale e civile". Lo scrive sul suo profilo facebook il direttore del tg di La7 Enrico Mentana commentando il post del comico genovese in cui accusa "i giornali e i tg sono i primi fabbricatori di notizie false nel Paese con lo scopo di far mantenere il potere a chi lo detiene".

In attesa della giuria popolare chiedo a Grillo di trovarsi intanto un avvocato. Fabbricatori di notizie false è un'offesa non sanabile a tutti i lavoratori del tg che dirigo, e a me che ne ho la responsabilità di legge. Ne risponderà in sede penale e civile

Intanto e' partita alle 10 la votazione online per la ratifica del codice etico del Movimento 5 Stelle, con le norme relative ai casi di coinvolgimento in vicende giudiziarie. Urne aperte fino alle 19 (si vota anche sul programma energia) e potranno votare solo gli iscritti entro il primo luglio 2016 con documento certificato. Con le nuove regole, pubblicate ieri sul blog di Beppe Grillo, non scatta automaticamente la sanzione per l'eletto M5s coinvolto in un'indagine. In caso di avviso di garanzia, si dovrà avvertire il gestore del sito, Davide Casaleggio, e a decidere saranno il garante del movimento, Beppe Grillo, e il collegio dei Probiviri. L'eletto ha la facoltà di autospendersi. Gli iscritti M5S sono chiamati a votare anche sul programma Energia del MoVimento 5 Stelle con il quesito: "Sei d'accordo con lo stop di importazione dell'energia nucleare durante l'arco della legislatura di governo del M5S?".

"I portavoce , quando ne hanno notizia, hanno l'obbligo di informare immediatamente e senza indugio il gestore del sito, dell'esistenza di procedimenti penali in corso nei quali assumono la qualità di indagato o imputato nonché di qualsiasi sentenza di condanna". E' quanto prevede il punto 5 del "decalogo" di comportamento del Movimento 5 Stelle (da domani in votazione). Se un eletto M5s riceve un avviso di garanzia ciò "non comporta alcuna automatica valutazione di gravità" da parte del garante Beppe Grillo e dei probiviri. Tuttavia Grillo, nella sua veste di garante può sempre valutare la gravità dei comportamenti degli esponenti cinque stelle, anche "a prescindere dall'esistenza di un procedimento penale". Secondo il decalogo M5s, la condanna in un procedimento penale per reati commessi con dolo (salvo i reati d'opinione) è automaticamente considerata "grave e incompatibile con la permanenza di una carica elettiva".

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