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La Grecia fra un po' fuori da Schengen

I leader europei stanno valutando l'ipotesi di bloccare il passaggio in Macedonia, Paese che non fa parte dell'Unione. Una mossa che di fatto isolerebbe la Grecia.

Secondo un'indiscrezione del Financial Times, la Commissione europea e, in particolar modo, la Germania sono pronti ad appoggiare la proposta avanzata dalla Slovenia. L'ipotesi sta provocando serie preoccupazioni in Grecia, "alimentando i timori che decine di migliaia di migranti rimarranno bloccati" nel Paese. L'ipotesi di "recingere" la Grecia prende corpo in quanto crescono i timori che il piano europeo di ottenere dalla Turchia un argine agli immigrati in cambio di 3 miliardi di euro di aiuti non dia i risultati sperati. Il nuovo piano è stato discusso a livello di rappresentanti permanenti a Bruxelles dopo che il premier sloveno Miroslav Cerar ha scritto una lettera ai suoi colleghi europei chiedendo ai partner "una assistenza diretta" per la Macedonia.

Un incontro sulla crisi dei flussi migratori sulla rotta dei Balcani occidentali si terrà lunedì a margine dell'informale dei ministri dell'Interno Ue, proprio su iniziativa della Slovenia. Cerar propone di introdurre "assistenza diretta aggiuntiva" al governo della Macedonia, con l'invio di polizia, mezzi ed equipaggiamento, per "rafforzare i controlli alle sue frontiere con la Grecia in modo da evitare gli attraversamenti di irregolari""alleviare in modo significativo il peso sui Balcani occidentali in pochi giorni". Secondo Cerar l'iniziativa è stata accolta "in modo positivo" da Croazia, Serbia, Macedonia e dai quattro Paesi Visegrad (Repubblica Ceca, Ungheria, Polonia, Slovacchia). "Segnali positivi sono arrivati anche da Bruxelles e da alcuni altri governi".

Ma la Grecia purtroppo non ha gli strumenti politici, finanziari e gestionali per fare da cuscinetto all'esodo biblico dei migranti.

E la notizia apparsa anche sul Associated Press di un'Unione europea pronta ad espellere già oggi la Grecia dalla zona di Schengen lo conferma. A causa della sua «inefficienza» nel proteggere i confini dai flussi di profughi, il termine di tre mesi fatto circolare dai media nelle ultime settimane potrebbe scendere a pochi giorni, come chiesto esplicitamente dal nuovo ministro degli Esteri austriaco Sebastian Kurti, in occasione della conferenza sulla sicurezza a Monaco di Baviera. I documenti citati dalla AP indicano che le istituzioni competenti dell'Ue si stanno già preparando al termine di emergenza, limitando i viaggi senza passaporto a uno o più paesi. Per il momento non vi è stata alcuna reazione ufficiale da parte del governo greco, alle prese con la protesta degli agricoltori e con la traballante maggioranza appesa a soli due voti in vista della valutazione della troika, attesa il prossimo 22 febbraio ad Atene. Oggi, tuttavia, in teoria è iniziato il conto alla rovescia di tre mesi per adottare le misure necessarie ad evitare l'espulsione temporanea da Schengen

Intanto la Turchia rischia di aprirsi un nuovo scontro diplomatico dopo quello aperto con la Russia ma stavolta con la Grecia,membro della NATO

Atene ha infatti denunciato nella giornata di ieri che almeno sei caccia turchi avrebbero violato lo spazio aereo greco. Secondo l'agenzia ellenica Ana solo ieri gli sconfinamenti sarebbero stati almeno 20, tutti sopra le isole greche dell'Egeo. Due degli aerei turchi erano armati.

Secondo le fonti greche, l'aviazione ellenica avrebbe subito fatto decollare due aeromobili per intercettare i caccia turchi, ma non sarebbe stato esploso alcun colpo. L'incidente ricorda quello occorso il 24 novembre scorso, quando due caccia turchi abbatterono un jet russo che aveva sconfinato per 17 secondi nello spazio aereo anatolico, a pochissima distanza dal confine siriano.

L'incidente fra Grecia e Turchia è accaduto proprio nei giorni in cui il mare Egeo è teatro delle nuove operazioni, coordinate dalla Ue e dalla Nato, per tentare di arginare il flusso di migranti che dalla Turchia si riversa in Grecia.

Curioso notare come proprio ieri il premier greco Alexis Tsipras avesse incontrato il leader d'opposizione turco Selahattin Demirtaş, presidente del Partito Democratico del Popolo - formazione filocurda e di sinistra.Un altro incidente tra Grecia e Turchia e successo giorni fa quando Tsipras andava in Iran,la Turchia non ha permesso al primo Ministro Greco di atterrare a Rodi terra Greca per rifornimento con la scusa che l aereo che lo portava in Iran era Militare,cosa succedera nel futuro e difficile prevedere ...

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