I greci tornano in piazza, ma stavolta contro Alexis Tsipras

I greci tornano in piazza ma stavolta contro Alexis Tsipras, il premier che li aveva convinti a lottare insieme per dire no all'austerità dell'Europa (con un referendum) prima di cedere alle richieste di Bruxelles.

Migliaia di persone hanno manifestato ad Atene e nelle maggiori città della Grecia per lo sciopero generale contro la riforma del sistema pensionistico proposta dal governo.
Le proteste sono state accompagnate da uno sciopero generale, il terzo negli ultimi quattro mesi, che ha coinvolto diverse categorie di lavoratori.
“Alexis, facci vedere le tue mani: hanno mai lavorato la terra ?” E’lo slogan con cui migliaia di agricoltori hanno protestato contro la riforma della previdenza sociale che il governo Syriza-Anel si appresta a portare in Parlamento potendo contare su soli due voti in più del minimo.
Transenne, polizia, fumogeni e bandierine: in Piazza Syntagma ad Atene tornano a riecheggiare proteste e scioperi, sembrano i giorni della mobilitazione contro l’Europa e il governo dei creditori. Ma questa volta il bersaglio non è la troika bensì il primo premier di sinistra della storia repubblicana ellenica.
Le manifestazioni del popolo greco, che ieri hanno visto scendere in piazza decine di migliaia di persone, ricordano al mondo che i problemi della Grecia sono tutt'altro che risolti
Un esecutivo in difficoltà, mentre conduce un difficile negoziato con i creditori internazionali, che chiedono che Atene rispetti gli obiettivi di risparmio promessi, e dall'altra parte viene preso di mira da vasti settori del mondo del lavoro ellenico che si scagliano contro la riforma.
Tra l'incudine e il martello si trova il governo Tsipras, che deve trovare un punto di mediazione ed evitare sorprese in Parlamento, dove la sua maggioranza è assai esile.
Secondo gli organizzatori l'aumento dei contributi che è stato ipotizzato dal governo, insieme all’aumento delle tasse, “finirà per prelevare oltre il 75 per cento del reddito dei lavoratori”.
Lo stesso premier che li aveva convinti con un referendum a lottare insieme contro all'austerità dell'Europa, per poi cedere comunque alle richieste di Bruxelles.Cosi :

Ad Atene ci sono stati scontri tra alcuni manifestanti e le forze dell’ordine, che hanno risposto al lancio di pietre e bombe molotov con lacrimogeni e granate stordenti. È stata la più grande mobilitazione contro il governo Tsipras, che ha proposto la riforma per soddisfare le richieste dei creditori internazionali.

Paese paralizzato per 24 ore dalla mobilitazione più massiccia da quando Alexis Tsipras è al governo. I sindacati: con questa riforma contributi pensionistici fino al 75% del reddito. Grecia bloccata per 24 ore dal terzo e più imponente sciopero generale da quando Alexis Tsipras ha formato il suo terzo esecutivo nel settembre del 2015.

Intorno a mezzogiorno lavoratori dipendenti, liberi professionisti, agricoltori e pensionati hanno cominciato la mobilitazione al centro di Atene, per poi puntare sul Parlamento. Molte categorie protestano per l'aumento dei contributi ipotizzato dal governo che unito ad aumenti delle tasse - dicono i sindacati - finirà per prelevare il 75-80% del reddito di queste categorie.

Oggi sono dunque fermi i trasporti pubblici urbani ed extraurbani, mentre sono in agitazione anche gli aderenti al sindacato dei Professionisti, artigiani e commercianti (Gsevee), ed ha aderito alla protesta anche la Confederazione del Commercio e dell'Impresa (Esee). In piazza scenderanno anche avvocati, notai, camionisti, benzinai, medici.

In diversi punti di Atene sono avvenuti scontri tra polizia e gruppi di anarchici con il volto coperto. Secondo i media greci, i dimostranti hanno lanciato pietre e bottiglie molotov contro gli agenti, che hanno risposto con gas lacrimogeni e proiettili di gomma. La polizia ha arrestato due persone. Poco prima un giornalista di radio Athina, Dimitris Perros, era stato aggredito da uomini incappucciati. Ha riportato ferite alla testa ed è stato trasportato in ospedale.

Lo sciopero generale, a cui hanno partecipato gran parte delle categorie, dai dipendenti ai liberi professionisti, fino ad arrivare agli agricoltori, è stato organizzato dai sindacati del settore pubblico Adedy, da quello privato Gsee e dal sindacato comunista Pame.

Non sono mancati momenti di forte tensione. Alcuni manifestanti anarchici, infatti, durante il tragitto che puntava ad arrivare a piazza Syntagma, dove c'è il parlamento, hanno attaccato la polizia con lancio di pietre e bottiglie incendiarie. Gli agenti delle forze dell’ordine in tenuta antisommossa hanno risposto con cariche, lacrimogeni e proiettili di gomma. Il bilancio della guerriglia di ieri è stato di due arresti e diversi feriti. Alcuni scontri si sono registrati anche durante le manifestazioni che si sono svolte a Salonicco, Patrasso e Larissa.

 

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