Migliaia di persone hanno manifestato ad Atene e nelle maggiori città della Grecia per lo sciopero generale contro la riforma del sistema pensionistico proposta dal governo.
Ad Atene ci sono stati scontri tra alcuni manifestanti e le forze dell’ordine, che hanno risposto al lancio di pietre e bombe molotov con lacrimogeni e granate stordenti. È stata la più grande mobilitazione contro il governo Tsipras, che ha proposto la riforma per soddisfare le richieste dei creditori internazionali.
Paese paralizzato per 24 ore dalla mobilitazione più massiccia da quando Alexis Tsipras è al governo. I sindacati: con questa riforma contributi pensionistici fino al 75% del reddito. Grecia bloccata per 24 ore dal terzo e più imponente sciopero generale da quando Alexis Tsipras ha formato il suo terzo esecutivo nel settembre del 2015.
Intorno a mezzogiorno lavoratori dipendenti, liberi professionisti, agricoltori e pensionati hanno cominciato la mobilitazione al centro di Atene, per poi puntare sul Parlamento. Molte categorie protestano per l'aumento dei contributi ipotizzato dal governo che unito ad aumenti delle tasse - dicono i sindacati - finirà per prelevare il 75-80% del reddito di queste categorie.
Oggi sono dunque fermi i trasporti pubblici urbani ed extraurbani, mentre sono in agitazione anche gli aderenti al sindacato dei Professionisti, artigiani e commercianti (Gsevee), ed ha aderito alla protesta anche la Confederazione del Commercio e dell'Impresa (Esee). In piazza scenderanno anche avvocati, notai, camionisti, benzinai, medici.
In diversi punti di Atene sono avvenuti scontri tra polizia e gruppi di anarchici con il volto coperto. Secondo i media greci, i dimostranti hanno lanciato pietre e bottiglie molotov contro gli agenti, che hanno risposto con gas lacrimogeni e proiettili di gomma. La polizia ha arrestato due persone. Poco prima un giornalista di radio Athina, Dimitris Perros, era stato aggredito da uomini incappucciati. Ha riportato ferite alla testa ed è stato trasportato in ospedale.
Non sono mancati momenti di forte tensione. Alcuni manifestanti anarchici, infatti, durante il tragitto che puntava ad arrivare a piazza Syntagma, dove c'è il parlamento, hanno attaccato la polizia con lancio di pietre e bottiglie incendiarie. Gli agenti delle forze dell’ordine in tenuta antisommossa hanno risposto con cariche, lacrimogeni e proiettili di gomma. Il bilancio della guerriglia di ieri è stato di due arresti e diversi feriti. Alcuni scontri si sono registrati anche durante le manifestazioni che si sono svolte a Salonicco, Patrasso e Larissa.