Corte di Strasburgo, SOS ragazzi: “Un’offensiva senza precedenti”

“Quella in atto è un’offensiva senza precedenti, che sta tentando di imporre in Italia la distruzione dell’istituto familiare in tutti i mezzi: per via legislativa, giudiziaria, mediatica, attraverso pressioni come quelle degli organi europei”. È il commento di Andrea Lavelli, responsabile di SOS Ragazzi, alla sentenza con la quale la Corte europea dei diritti dell’uomo ha condannato l’Italia a risarcire tre coppie omosessuali per presunte violazioni del diritto al rispetto della vita privata e familiare.

“Per questo l'Italia,” si legge nella sentenza, “e gli Stati firmatari della Corte devono rispettare il loro diritto fondamentale ad ottenere forme di riconoscimento che sono sostanzialmente allineate con il matrimonio. […] L'Italia è tenuta a introdurre le unioni civili”.

Secondo Lavelli “si tratta di affermazioni inaccettabili, per di più provenienti della Corte di Strasburgo che è un organo esterno all’Unione europea e non potrà quindi essere usato per forzare il ddl Cirinnà sulle unioni civili al solito grido di ‘Ce lo chiede l’Europa’”. Tra l’altro, nota il responsabile di SOS Ragazzi, si tratta di una sentenza che “arriva con un tempismo curioso, ovvero poco dopo il rinvio del ddl Cirinnà a questo autunno grazie anche alla grande manifestazione di Piazza san Giovanni a difesa della famiglia, incarnando l’ultima di una lunga serie di pressioni da parte di organi Ue ed extra Ue verso l’apertura a unioni e adozioni omosessuali”.

SOS Ragazzi, garantisce Lavelli, “si opporrà a qualsiasi tentativo di ridefinire la famiglia”. Tra le iniziative intraprese a questo scopo, la campagna attivata per chiedere agli eurodeputati italiani di prendere posizioni coraggiose a difesa della famiglia nell’ambito delle votazioni dell’Europarlamento.

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