Merkel e Tsipras lavorano per evitare il default della Grecia

La Grecia deve trovare fra i 350 e i 400 milioni di euro per poter pagare stipendi e pensioni a fine aprile: lo ha detto il viceministro delle Finanze Dimitris Mardas in un'intervista a Mega Tv. Mardas ha spiegato che i trasferimenti della liquidità in eccesso nel settore pubblico alla banca centrale dovrebbero portare 2,5 miliardi nelle casse del governo.

Ma intanto l'ex Troika chiede ad Atene di approvare le riforme lacrime e sangue previste dal vecchio memorandum, austerity inclusa, e l'esecutivo che chiede un programma di crescita per non mettere k.o definitivamente il paese. Il premier tra l'altro deve fare i conti con un consenso interno che non è più quello bulgaro delle giornate successive alle elezioni: il 45,5% dei greci secondo l'ultimo sondaggio dell'Università di Macedonia sono favorevoli alla strategia negoziale del governo. Tanti ma molti meno del 72% di marzo.

La Banca centrale europea non ha preso "alcuna decisione" sulle garanzie offerte dalle banche greche in cambio della liquidità d'emergenza. Lo riferisce una fonte vicina al dossier, di fatto smentendo quanto riportato da New York Times secondo cui la Bce avrebbe applicato un margine di garanzia del 50%, dando un forte giro di vite alle disponibilità liquide di Atene.

Intanto l'America, e preoccupata dalla luna di miele tra il presidente del Consiglio e Vladimir Putin ieri Tsipras ha incontrato il numero uno di Gazprom ha iniziato a usare il bastone e la carota. Obama è tornato a chiedere a Bruxelles una soluzione ragionevole ma il suo ambasciatore nella capitale ellenica ha duramente protestato con il governo per la nuova legge che dispone la scarcerazione di reclusi in cattive condizioni di salute. Un provvedimento che aprirà le porte del carcere a Christodoulos Xiros, del gruppo 17 novembre che Washington ha inserito ieri nella sua lista di terroristi.

Non siamo per niente soddisfatti di come sono messe le cose - ha ammesso ieri il presidente della Commissione Ue Jean Claude Juncker -. Atene deve fare molto di più". Le parti restano ancora molto lontane su temi chiave come lavoro, pensioni e privatizzazioni e i due leader cercheranno di smussare gli angoli per accelerare il cammino verso una soluzione. Il tempo non è una variabile indipendente. E la situazione rischia di precipitare già il 12 maggio quando è previsto il rimborso di 800 milioni di prestiti del Fondo Monetario. E anche se "i trattati non prevedono l'uscita di un paese dall'euro", come ha ricordato a tutti Mario Draghi, i mercati tengono acceso l'allarme rosso: il rendimento sui titoli a tre anni balla ormai attorno al 30% mentre le Borsa del Partenone ha lasciato sul terreno un altro 3,3%.

Nel negoziato fra la Grecia e i partner europei "restano differenze sostanziali" nonostante i "tangibili progressi fatti". A dirlo, in un'intervista a Kathimerini, è il consigliere esecutivo Bce Benoit Coeuré, dopo che ieri il ministro delle Finanze greco Yanis Varoufakis aveva parlato invece di una "chiara convergenza". Interpellato sull'ipotesi che la Grecia debba imporre controlli sui movimenti di capitali, per impedire una fuga di depositi dalle banche, Coeuré ha detto che "non è una base su cui lavorare".

Alexis Tsipras e Angela Merkel tornano in campo per provare a sbloccare i negoziati tra Grecia e creditori. La Cancelliera e il premier ellenico hanno messo in calendario un vertice a due a margine del Consiglio europeo straordinario di domani sull'immigrazione per fare il punto della situazione. La no-stop di trattative di Parigi degli ultimi due giorni non ha fatto fare passi avanti significativi al dossier. Atene nel frattempo va a caccia dei soldi per riuscire a pagare gli stipendi e le pensioni di aprile. La confisca della liquidità degli enti locali non basta.

Cosa potranno fare Merkel e Tsipras : Forse accordarsi per una soluzione intermedia che anche senza un'intesa a 360 gradi dia un po' d'ossigeno ad Atene. Di fronte alla dimostrazione di buona volontà dei creditori, i due potrebbe accordarsi per dare l'ok allo sblocco degli 1,9 miliardi di profitti sui bond ellenici ancora parcheggiati nelle casse di Eurotower. A quel punto il vero termine per trovare una soluzione finale potrebbe slittare al 20 luglio quando la Grecia dovrà restituire 3,5 miliardi alla Bce. A quel punto, senza una soluzione, evitare il default sarà impossibile

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