La Merkel vuole isolare Tsipras

Angela Merkel, la cancelliera tedesca, vuole evitare un confronto diretto col premier greco Alexis Tsipras ed è dunque improbabile che ci possa essere un incontro bilaterale fra i due la prossima settimana al Consiglio europeo del 12 febbraio, a Bruxelles. Lo ha detto a Bloomberg un funzionario del governo tedesco. Secondo le fonti, l'obiettivo della Cancelliera è dimostrare a Tsipras di essere isolato in Europa. Inoltre, Merkel non vede molti margini di manovra per Atene ed è scettica sul piano di Tsipras di poter aumentare le entrate solo tagliando la corruzione ed alzando le tasse sui ricchi.

Il governo greco ha dichiarato, attraverso un suo portavoce, che Atene "desidera collaborare con tutti i governi dell'eurozona e con le istituzioni europee", sottolineando che "nello stesso contesto desidera avere contatti ed una collaborazione col governo tedesco e siamo sicuri che c'e' la stessa volontà anche da parte loro", ossia di Berlino.

Il nuovo governo di sinistra ellenico farà "pieno uso del mandato ricevuto per negoziare con i partner europei ma esclude di rivolgersi alla Russia per ricevere aiuti". Lo ha detto stamani il premier greco Alexis Tsipras parlando a Nicosia dove si trova nella sua prima visita all'estero in qualità di capo del governo. "Stiamo conducendo importanti negoziati con i nostri partner in Europa e con i nostri creditori. Abbiamo obblighi nei loro confronti", ha aggiunto Tsipras nel corso di una conferenza stampa rispondendo alla domanda se la Grecia è disposta a ricevere aiuti dalla Russia. "In questo momento, non abbiamo altre idee sul tavolo". Tsipras ha detto inoltre di aver discusso stamani con il presidente cipriota Nicos Anastasiades la necessità di una presa di posizione coordinata per realizzare un "ponte di pace e di cooperazione tra Europa e Russia". Il premier greco ha anche escluso che il suo Paese lasci l'euro ed ha affermato che saranno smentiti coloro che pensano che piccoli Stati dell eurozona come la Grecia e Cipro non siano essenziali nel blocco. "Senza la Grecia e Cipro - ha detto - l'Unione europea e l'eurozona sarebbero stati smembrati lungo il fianco sud-orientale".

Jean Claude Juncker ha già detto che la troika non ha futuro e che pensa ad un meccanismo di controllo parlamentare sugli accordi, ma qualsiasi ipotesi di cambiamento non sarà comunicata prima di averne discusso mercoledì prossimo direttamente con il premier Alexis Tsipras ha sottolineato il portavoce della Commissione europea, Margaritis Schinas.Intanto

Il primo ministro greco Alexis Tsipras è giunto stamani in visita ufficiale a Cipro su invito del presidente della Repubblica cipriota Nicos Anastasiades. 

Nel corso della giornata in cui resterà a Nicosia, Tsipras avrà colloqui con il capo dello Stato e un pranzo di lavoro con il ministro degli esteri cipriota Yianni Cassoulides. Quindi incontrerà nel pomeriggio l'arcivescovo Chrysostomos, leader dell'influente Chiesa ortodossa locale e i leader di tutti i partiti politici presenti in Parlamento. Quello odierno è il primo viaggio di Tsipras all'estero in qualità di primo ministro. Tsipras ripartirà dall'isola domani alla volta di Roma dove ha in programma un incontro con il collega italiano Matteo Renzi.

Al termine della cerimonia di benvenuto al palazzo presidenziale a Nicosia e prima dell'inizio dei colloqui ufficiali con il capo di Stato cipriota Nicos Anastasiades, Tsipras ha detto:
«Cipro è nei nostri cuori e nelle nostre menti e, per il nuovo governo greco, la nostra prima visita di Stato a Cipro simboleggia il nostro sostegno per il vostro sforzo di trovare una soluzione praticabile alla riunificazione dell'isola. Il fatto che Cipro sia la mia prima tappa all'estero non è un caso. Cipro è sempre stata particolarmente simbolica per i greci».

Il presidente cipriota ha risposto: «Accolgo con piacere l'arrivo di un primo ministro che ha ricevuto un mandato così forte. Spero che i nostri colloqui confermeranno ancora una volta lo spirito di stretta collaborazione che è da sempre presente nei rapporti fra i nostri Paesi».

Credo che sarebbe uno sviluppo maturo e necessario per l'Europa". ha detto il premier greco Alexis Tsipras, tornando a chiedere, da Cipro, la sostituzione del meccanismo della troika costituita dagli ispettori della Commissione Ue, della Banca Centrale Europea e del Fmi che sorvegliano le finanze dei Paesi in crisi

Una riforma della troika o un cambiamento del meccanismo di valutazione dei programmi di salvataggio "non è in programma". Così il portavoce di Angela Merkel e Schaeuble, rispondendo a una domanda sulle richieste di Atene, che non vuole la troika e sottolineando che il meccanismo di controllo non può essere cambiato "da una sola parte".

Il governo italiano attende «con grande interesse» la visita di Tsipras ha detto ieri, in un'intervista all'agenzia ellenica Ana-Mpa, Sandro Gozi, sottosegretario alla presidenza del Consiglio con delega agli Affari europei.

Gozi ha aggiunto che il cambio di governo che «c'è stato ad Atene è particolarmente importante e noi siamo pronti ad ascoltare con interesse e sincerità le richieste e le proposte del governo greco». Il sottosegretario ha aggiunto che l'Italia ritiene che «le elezioni nazionali non siano soltanto una parentesi democratica: un Paese deve continuare a seguire la linea tracciata dal precedente governo. È chiaro che comprendiamo il valore delle ultime elezioni e quindi siamo particolarmente interessati a vedere quello che proporranno sia Alexis Tsipras sia il ministro delle Finanze Yanis Varoufakis sulle relazioni fra Grecia ed Europa, in particolare in termini del nuovo, grande processo per la 'governancè politica dell'euro».

Gozi ha detto inoltre che è necessario stabilire se la strada giusta per un'alternativa sia quella di tenere un vertice sul debito, tanto più che molti in Europa sono contro questa soluzione che ha bisogno di essere approvata da almeno 19 Paesi. Il governo italiano, ha aggiunto Gozi, «vuole capire in dettaglio ciò che quello greco propone come alternativa alla troika dei suoi creditori e come l'Italia e gli altri creditori possono aiutare». «È evidente che le ricette adottate negli ultimi anni sono state insufficienti. Altrimenti il debito pubblico della Grecia sarebbe diminuito invece di aumentare, come è avvenuto, mentre noi dobbiamo avere una realtà sociale produttiva. Ma non è quello che è successo», ha detto.

L'Italia «è uno dei creditori della Grecia, ma vuole adottare una posizione logica e non strangolare il proprio debitore», ha sottolineato ancora Gozi affermando che «Tsipras e (il premier italiano) Matteo Renzi, anche se affrontano le cose in maniera diversa, costituiscono i più forti messaggi di cambiamento e innovazione politica che l'Europa ha espresso da un anno a questa parte».

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