Nel 2014 il Pil in termini reali secondo l ansa salirà dello 0,6%, mentre nel 2015 è prevista una crescita dell'1,0%. Lo stima l'Istat nella nuove prospettive dell'economia italiana. Il governo nelle ultime stime ufficiali indicava +0,8% per il 2014 e +1,3% per il 2015.
Gli 80 euro in più in busta paga produrranno un ''effetto minimo positivo'' sui consumi delle famiglie nel 2014, previsti in ripresa dello 0,2%, dopo tre anni di riduzione.
Nel 2015 si prevede un ulteriore miglioramento con una crescita dei consumi delle famiglie pari allo 0,5%.
Il tasso di disoccupazione aumenterà al 12,7% nel 2014 (5 decimi in più rispetto al 2013). Un lieve miglioramento dell'indicatore è atteso per la seconda metà dell'anno in corso, con il tasso che nel 2015 è previsto al 12,4%.
"Le misure richiedono tempo", ma "la direzione è giusta e le misure sono giuste, i tempi sappiamo tutti, sia a Roma che a Bruxelles, che non sono immediati ma questo non indebolisce l'importanza delle misure".
La Commissione Ue ha dato un pareggio strutturale "diverso dalla previsione che abbiamo avanzato", e "la ragione è che non tiene conto delle politiche intraprese". Il ministro ha quindi spiegato di non sentirsi preoccupato, e ha aggiunto che "altri Paesi hanno posizione di aggiustamento peggiore della nostra".
Il Governo, come la Ue, aveva detto "da tempo che il debito quest'anno sarebbe aumentato e il prossimo sceso", e inoltre "visto il surplus primario e la crescita in aumento, il costo del debito in riduzione, tutto aritmeticamente indica che questa riduzione ci sarà forse più rapidamente di quanto pensiamo, ha sottolineato Padoan.