M5S Guerre stellari, il sogno a 5 Stelle diventa un incubo

Il sogno a 5 Stelle diventa un incubo. Passano le ore, e il Movimento continua a perdere pezzi. Dopo l'espulsione - certificata dal popolo del web e sponsorizzata da Beppe Grillo - dei quattro senatori Lorenzo Battista, Fabrizio Bocchino, Francesco Campanella e Luis Orellana, anche due deputati hanno annunciato il loro abbandono.

"Caro Federico, ti comunico la mia decisione di lasciare da oggi il gruppo parlamentare del Movimento 5 stelle. Resto a disposizione per ogni eventuale chiarimento. Riguardo al post pubblicato ieri sera su Facebook da Luigi Di Maio su di me, ti pregherei di procedere ad una smentita visto che si tratta di un vergognoso insieme di inesattezze e falsità.

Infatti, come ben ricorderai, ieri io e te non abbiamo avuto modo di parlarci né tantomeno ho mai ricevuto da te una richiesta di restituzione di qualsivoglia somma di denaro indebitamente trattenuta.
Come sai ho sempre rendicontato e restituito quanto dovuto, tanto che mai alcuna procedura di infrazione è partita a mio carico per questa né per altre ragioni. In assenza di tale presa di posizione da parte tua, dovrò concludere (e questa volta con assoluta certezza) che anche il Movimento 5 stelle fa uso della cosiddetta "macchina del fango" contro chi esprime opinioni o attua scelte sgradite allo stesso Movimento", ha tuonato Alessio Tacconi in una lettera inviata al suo ormai ex capogruppo D'Incà

Volano gli stracci in casa Cinque Stelle. Dopo l'espulsione dei 4 senatori 'ribelli' si sta accelerando verso lo strappo nel Movimento, con Catalano e Tacconi che lasciano il gruppo alla Camera e una decina di senatori che stanno rassegnando le dimissioni. I leader 'ortodossi' del M5s però festeggiano: 'Ora via tutti i parassiti'.

"Definire dissidente e arrivare ad espellere chi pensa con la propria testa e ha il coraggio delle proprie idee è una mossa suicida, a ciò si aggiunge la rabbia e la violenza che ho visto usare verso i nostri colleghi. Non voglio essere complice di questa specie di linciaggio". E' quanto si legge nella lettera con cui il senatore M5S dissidente, Maurizio Romani, ha rassegnato le dimissioni nelle mani del presidente Grasso. "Di mia personale iniziativa mi dimetto dalla carica di senatore della Repubblica. Lo faccio con dolore ma con convinzione, per rimanere coerente con i miei valori e con l'impegno preso con gli elettori" scrive. "Il questo modo - continua - il Movimento non guadagna coesione, come dice Beppe Grillo, invece perde alcune delle sue forze migliori ed alcuni dei suoi rappresentanti più credibili".

Ti comunico la decisione di lasciare da oggi il gruppo parlamentare del M5S". Lo scrive Alessio Tacconi, deputato M5S, in una mail al capogruppo D'Incà. E gli chiede di smentire sue presunte irregolarità nella restituzione dello stipendio, altrimenti sarà vero "che anche il M5S usa la macchina del fango contro chi esprime opinioni sgradite". E anche Ivan Catalano, a quanto risulta, dovrebbe lasciare il gruppo. "Guarda caso erano coloro che non avevano restituito i soldi (basta vedere il sito 'tirendiconto')" scrive su Facebook un loro collega del Movimento, Andrea Colletti.

M5S a rischio scissione, dopo il verdetto dei militanti sul web favorevoli alla 'cacciata' dei quattro 'ribelli': Francesco Campanella, Lorenzo Battista, Luis Orellana e Francesco Bocchino. A favore dell'espulsione hanno votato 29.883 utenti web, contro 13.485.
In totale i votanti sono stati 43.368. L'annuncio arriva direttamente da Beppe Grillo: in quasi 30 mila hanno votato per ratificare la delibera di espulsione dei 4 senatori M5s. In poco più di 13 mila hanno votato contro. Nel dettaglio "29.883 hanno votato per ratificare la delibera di espulsione. 13.485 hanno votato contro" annuncia il leader del Movimento che ringrazia "tutti coloro che hanno partecipato" al sondaggio in rete sulla decisione dei gruppi parlamentari espellere i senatori Luis Orellana, Francesco Campanella, Lorenzo Battista e Fabrizio Bocchino. Hanno partecipato alla votazione 43.368 iscritti certificati.

Battista, Bocchino, Campanella e Orellana  "si vedevano poco e male" e "non sono più in sintonia con il MoVimento". "Si terranno tutto lo stipendio, 20.000 euro al mese fanno comodo, capisco anche quello - afferma. - Non capisco le motivazioni ideologiche: 'Grillo non si fa mai vedere, Grillo dall'alto, il blog di Casaleggio'. Queste sono cazzate, non sono motivazioni ideologiche".

6 senatori ufficializzano dimissioni Sono 6 i senatori del M5s che hanno presentato ufficialmente la richiesta di dimissioni da parlamentare alla presidenza del Senato. Tra loro solo un senatore è tra quelli espulsi, Luis Orellana. Gli altri senatori Cinque Stelle che, secondo quanto si apprende, hanno presentato la richiesta di dimissione sono Maria Mussini, Monica Casaletto, Maurizio Romani, Alessandra Bencini e Laura Bignami. Ora la conferenza dei capigruppo dovrò riunirsi per calendarizzare la discussione della richiesta in Aula.Intanto...

il telefono Rosa manifesta con "convinzione la propria solidarietà" alla Presidente della Camera, Laura Boldrini, querelata da una delle deputate di M5S. "Le parole della Presidente Boldrini, pronunciate durante la trasmissione di Fazio, indicavano un atteggiamento di violenza verbale nei suoi confronti. Nessuno più di noi sa - dichiara la presidente di Telefono Rosa Maria Gabriella Moscatelli - che, spesso, proprio questo linguaggio è uno dei primi segnali dell' irrefrenabilità della violenza degli uomini contro le donne. Irrefrenabilità che, tristemente, può diventare stupro, violenza psicologica, se non femminicidio nei casi più drammatici". "Del tutto pretestuosa, quindi, ci pare l'azione legale di M5S a danno della Presidente Boldrini: una denuncia che crediamo produca un clima distruttivo che potrebbe alimentare un conflitto sociale nel nostro Paese. Riteniamo che, in ogni caso, la violenza verbale sia sempre da condannare e, a maggior ragione, in un momento così delicato come quello che il nostro Paese sta attraversando. I nostri Rappresentanti istituzionali dovrebbero dedicarsi in maniera costruttiva e propositiva a risolvere i problemi delle persone stremate dalla disoccupazione, dalla crisi economica e dall'assenza di servizi. Ancor più ci stupisce come giovani parlamentari che ci rappresentano nelle Istituzioni non riflettano su quanto male possa essere fatto ai bambini e agli adolescenti nel vedere atteggiamenti così irrispettosi verso le stesse autorità". Moscatelli invita "tutti coloro che vogliono lavorare proficuamente per una società migliore a fare
volontariato nei Centri Antiviolenza per le donne, dove molte vittime si rifugiano poiché sono state oggetto non solo di violenza verbale ma anche fisica ed economica all'interno di una relazione che sarebbe dovuta essere d'amore; questo potrebbe far comprendere quanto sia nocivo un atteggiamento violento"

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