Antonella Nonino, regina della grappa si schiera: I forconi hanno ragione

La protesta pacifica comincia dal Papa". E' quanto scrive sulla propria pagina Facebook Mariano Ferro, uno dei leader dei Forconi che si sono dissociati dall'ala più dura di Danilo Calvani. "La data è domenica 22 - comunica -. Poi resteremo a Roma. Chiederemo una piazza alla questura di Roma per una protesta in forma statica. E' molto probabile che passeremo il Natale a Roma - aggiunge Ferro - sto lavorando per concordare con il questore di Roma la piazza da comunicare". Prosegue intanto il presidio dei Forconi a Roma a piazzale dei Partigiani, in attesa della manifestazione di domani in piazza del Popolo. Anche oggi alcuni gruppi di manifestanti si spostano per la città e le stazioni distribuendo volantini. A piazzale dei Partigiani resta un gazebo, alcune tende ed un camper, simboli del presidio che dura ormai da una decina di giorni. Varie persone si alternano ai microfoni aggiornando tutti, ora dopo ora, sulle vicende della mobilitazione nel resto del il Paese. Il luogo è costantemente monitorato dalle forze dell'ordine.

Le proteste che hanno caratterizzato le ultime settimane "sono il segnale di un malessere economico, sociale, di vita che ben conosciamo e che non può essere ignorato". Lo dice Piero Grasso che dice "no" allo "sfascismo del 'Tutti a casa, tutti illegittimi'. Il presidente del Senato mette in guardia "chi cerca di cavalcare queste proteste per tornaconto politico o per strumentalizzazioni di altra natura. E' un gioco pericoloso. Che sfrutta il malessere sociale per le proprie finalità e che rischia di far esplodere una situazione già critica. Trovo pericoloso l'atteggiamento di chiunque cerchi di portare alle estreme conseguenze queste tensioni', così come la demagogia, il populismo, lo 'sfascismo' del 'Tutti a casa, tutti illegittimi', Parlamento, Governo, Corte Costituzionale. Slogan che per loro stessa natura non entrano nel merito degli argomenti che affrontano. Entrare nel merito è pero' il compito di chi ricopre cariche istituzionali e di chi, come i giornalisti, e' chiamato a dare, anzi a fare, informazione", ha concluso Grasso.

Il movimento dei Forconi è "anche ampiamente giustificato, perché negli ultimi tempi non ci siamo molto concentrati a fare le cose necessarie per ritrovare la crescita". Così il presidente di Confindustria, Giorgio Squinzi, che sottolinea che "il malessere, purtroppo, è molto diffuso". Il presidente di Confindustria Giorgio Squinzi aggiunge che ''la situazione dell'economia reale è in molti casi drammatica. Questi movimenti cominciano ad essere un'esternazione visibile di una situazione che resta molto molto difficile'', conclude....intanto...

Antonella Nonino è tornata ancora una volta a far sentire la sua voce di imprenditrice e a tuonare contro l'indifferenza dei politici e del governo nei confronti della gente e dei bisogni primari degli italiani.

E così anche lei, l'imprenditrice tosta e di successo, l'imprenditrice conosciuta in tutto il mondo per la sua professionalità, per il suo attaccamento all'Italia e al mondo lavoro, alzò il suo forcone.

E furono bacchettate. Pubbliche bacchettate a destra e a sinistra. Senza andare troppo per il sottile. Schietta, come la grappa che la sua famiglia produce da anni

Tiene testa con disinvoltura, ribatte colpo su colpo, Antonella Nonino al ministro Quagliarello che è lì, di fronte a lei, nella stessa «Arena». «Io posso parlare di vita vissuta, quotidianamente, sul campo - fa notare al ministro - Troppa gente non ce la fa più e le risposte che sento dare dai politici dimostrano che i politici non hanno ancora capito che la gente è stanca. Perché mentre le tasse continuano ad aumentare, non si vedono le risorse né tantomeno i tagli promessi. È dal 2006 che si parla di spending review, ma nel frattempo il debito pubblico è aumentato. Mettiamoci dalla parte della gente normale che produce, e fra questi mi ci metto anch'io, con la mia azienda: vede solo aumentare le tasse e da parte dei politici sente il solito bla bla. Allora io dico: cominciate a fare qualcosa di concreto offrite alla gente degli esempi di rigore, cominciando proprio da voi, perché la gente come si vede da questa protesta non è stupida. Vede dove sta andando il Paese?».

Messo all'angolo il ministro, Antonella Nonino lancia il suo affondo: «Si sta portando la nostra Italia straordinaria, piena di gente straordinaria, alla deriva. I ragazzi, i nostri giovani che hanno una gran voglia di fare, hanno il diritto di fare e il governo deve creare le condizioni per garantire un lavoro. Invece che cosa sta facendo? Il 53 per cento della pressione fiscale un'azienda arriverebbe a sopportarlo volentieri se vedesse una contropartita seria, provvedimenti seri e innovativi da parte di chi ci governa. Al contrario operai, disoccupati, impiegati, imprenditori sentiamo solo chiacchiere. E così questa rabbia appartiene a tutti, mobilita tutti».

E lo ha fatto, Antonella Nonino, davanti a una platea non proprio ristretta, diciamo qualche milione di persone, nella domenica pomeriggio di Raiuno, entrando, avant'ieri, nell'«Arena» di Massimo Giletti. Ascoltiamola dunque: «Fermo restando che non posso fare a meno di condannare quella frangia estremista che sta cercando di manipolare la protesta, io debbo dire che quella del cosiddetto movimento dei forconi è una protesta della società civile. Quella società che non ce la fa più ad andare avanti. E lo posso ben dire io, a ragion veduta perché all'interno della nostra azienda, che è un'azienda sana, che sta sforzandosi di resistere, di tenere duro, l'ottanta per cento della gente è con il popolo dei forconi. Perché lo sappiamo solo noi, piccoli e medi imprenditori, quanto dobbiamo faticare per correre all'estero e difendere il lavoro di generazioni».

 

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