Berlusconi: Se mi mettono in galera ci sara una rivoluzione in Italia

Silvio Berlusconi, parlando alla radio francese Europe 1, torna ancora una volta a ribadire il suo pensiero e non molla. In Italia "non c’è stato un solo colpo di stato ma quattro, il colpo di stato c’è ogni volta che un paese non può essere governato dagli uomini eletti dal popolo", ha detto il Cavaliere.
Sono in campagna elettorale, stiamo cercando di convincere quei 24 milioni di italiani che non hanno ancora deciso di votare per la sinistra. Il governo non è più eletto dal popolo, il 24 maggio è il giorno in cui si voterà per l’Europa, chiediamo di avere la possibilità di avere lo stesso giorno elezioni per l’Italia". Che poi ha aggiunto :
Possono controllarmi il telefono, mi hanno tolto il passaporto e possono arrestarmi quando vogliono
Ma non ho paura, se lo fanno, ci sarà una rivoluzione in Italia
Non si può mettere in galera qualcuno che sta facendo campagna elettorale contro chi ha utilizzato il suo braccio giudiziario per impedirgli di fare politica", ha affermato Berlusconi. "Non ho paura che mi mandino in prigione. Ma sarà difficile che lo facciano, poiché avrei immediatamente con me la grande maggioranza del paese alle prossime elezioni", ha spiegato il leader di Forza Italia.
Ovviamente, ha spiegato l'ex presidente del Consiglio, "io non sarò candidabile - anche se voglio riuscire a ottenere una revisione di questa sentenza politica, assolutamente ingiusta - ma sarò ancora presidente del mio partito". Quanto al governo Letta, per l'ex premier, "non ha mantenuto le sue promesse". Angela Merkel ? "Fa i suoi interessi, questa Europa ha voluto una politica che crea depressione e non sviluppo".
E' la risposta di Berlusconi a una domanda sulla cancelliera tedesca. Quando gli hanno chiesto cosa pensasse dell'ex presidente francese Nicolas Sarkozy, Berlusconi ha risposto ironicamente: "qual è la prossima domanda?". "Sì, (Vladimir) Putin è stato a cena da me due giorni prima della decisione del Senato" sulla decadenza. Berlusconi ha aggiunto che il presidente russo "è un ottimo amico. Lo conosco dal 2001".

'Lascerà l'Italia? "Amo il mio paese - ha risposto Berlusconi - non posso terminare la mia avventura umana e di patriota scappando dall'Italia". "Il governo di Enrico Letta non ha mantenuto le promesse fatte alla gente". Quanto alla "instabilità" dell'Italia che comporterebbe una caduta del governo, Berlusconi ha sottolineato: "la stabilità è qualcosa che hanno voluto mettere sul tavolo ma che non esiste. Nei precedenti 50 anni, i governi cambiavano in media ogni 11 mesi. Io sono l'italiano che è stato più tempo al governo".
Lo stessa affermazione che ha fatto alla radio  franceseEurope 1 sui colpi di Stato in Italia l aveva analizzata alla kermesse di Fi :
La magistratura da ordine dello stato in un contropotere che tiene sotto di se il potere esecutivo e decisionale. Da noi non dipendono da nessuno, sono incontrollabili e irresponsabili nemmeno di ciò che commettono per colpe gravi e dolo e si giudicano tra di loro". Lo afferma Silvio Berlusconi alla kermesse di Fi.

'Ancora oggi siamo in pericolo, siamo in un regime, non si sono visti nelle strade militari e carri armati ma egualmente ci soni stati quattro colpi di stato" ha continuato "Nel 92-93 la democrazia fu sospesa. Nel 1964 una corrente di sinistra diede vita a Magistratura Democratica che poi si divise nel '68 e una parte si unì alle forze extraparlamentari tanto che l'Unità nel '78 li accusò di essere andati oltre. Questa magistratura fu istruita da Gramsci" ha aggiunto "La magistratura parte da un assioma: il Popolo ha diritto alla democrazia ma la democrazia il popolo è sicuro di averla solo se c'è la sinistra al potere: quando il popolo non riesce a darsi un governo è compito della magistratura intraprendere la via giudiziaria al socialismo contro il capitalismo borghese e questo si deve fare interpretando la legge non in modo imparziale ma in modo alternativo.

L'interpretazione imparziale arriva a dei punti impensabili" ha sottolineato il Cavaliere. "Grazie di essere venuti. Sono i giovani che devono prendere la bandiera e andare avanti, siamo ancora qui come allora per batterci per il nostro paese per batterci per la nostra libertà". "Siamo tornati a Fi perchè speravamo con il Pdl di unire i moderati poi qualcuno ha tradito, qualcuno se n'è andato, quando ho visto che Pdl si reggeva con quelli che erano di Fi ho preso la decisione che era il momento di tornare Forza Italia" ha rilevato Berlusconi. Quando l'ex premier ha parlato di 'traditori' dalla platea partono i fischi.

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